sagra gorgonzola

Tra degustazioni e celebrazioni di un’eccellenza: la Sagra Nazionale del Gorgonzola

Roberto Caravaggi
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    La Sagra Nazionale del Gorgonzola è un evento che, nell’omonima cittadina della provincia milanese, celebra ogni anno storia e tradizione di uno dei prodotti di punta dell’enogastronomia italiana. Stiamo parlando del gorgonzola, il formaggio erborinato per eccellenza, che prende il nome proprio da questo comune dell’est milanese e che vanta estimatori in tutto il mondo. E la sagra, giunta quest’anno alla sua 21° edizione, è cresciuta al punto da essere ormai un evento di caratura internazionale.

    mezza forma zola cremoso

    Sagra del Gorgonzola: il valore della tradizione

    L’idea della sagra nasce nel 1998 con l’intento di valorizzare la storia del comune di Gorgonzola. Una storia caratterizzata dalla natura agricola del territorio in cui sorge. Agricoltura e allevamento sono infatti le due attività intorno alle quali questo piccolo centro è nato, si è sviluppato ed è cresciuto nel tempo. Da queste tradizioni deriva l’arte casearia legata alla produzione dello stracchino e, appunto, del gorgonzola. C’è, in proposito, una testimonianza storica risalente al periodo della dominazione austriaca sull’allora Ducato di Milano (1714-1797). Una delle grida emanate all’imperatrice Maria Teresa d’Austria disponeva, infatti, che le aree agricole a est di Milano dovevano continuare nella coltivazione delle cosiddette “marcite”, ovvero i terreni da cui si ottiene il foraggio. Foraggio che era elemento essenziale per l’alimentazione di quelle vacche da latte da cui poi si produceva il formaggio.

    mantecatura risotto

    Un’impronta storica importante, che suggerisce alla Pro Loco cittadina di fare qualcosa per non disperderla e che si concretizza nella Sagra Nazionale del Gorgonzola. Realizzata per la prima volta nel 1999, è oggi un appuntamento che si ripete intorno al terzo fine settimana di settembre e che coinvolge l’intero paese. Dall’amministrazione comunale a tutto il tessuto associazionistico locale, impegnato nell’allestire le numerose attività d’intrattenimento collaterali, fino a ristoranti e locali, che per l’occasione propongono degustazioni e menù a tema.

    Gorgonzola, storia e caratteristiche di un formaggio unico

    gorgonzola artigianale

    Formaggio dalla storia antica, nonostante non ci siano testimonianze certe sulle sue origini, il gorgonzola viene prodotto dal latte pastorizzato, cui si aggiungono fermenti lattici e muffe selezionate. È proprio l’azione delle muffe a formare le venature verdi-bluastre che ne caratterizzano l’aspetto. Questo contribuisce, inoltre, a conferire al gorgonzola un retrogusto erborinato, che rappresenta il suo tratto distintivo. Il gusto poi può essere più o meno deciso, a seconda soprattutto della stagionatura.

    Esiste, in questo senso, una distinzione fondamentale tra gorgonzola dolce e piccante. Il primo presenta una pasta color bianco chiaro e tendenzialmente cremosa. Il secondo, invece, è di un bianco tendente al paglierino, con una consistenza più compatta e pasta più asciutta e granulosa. Se per il gorgonzola dolce la stagionatura è compresa tra i 50 e i 150 giorni, per il piccante si va dagli 80 ai 270 giorni. La maggior stagionatura esalta il grado di piccantezza e conferisce al formaggio un sentore più deciso. A tutelare il rispetto delle modalità e dei tempi di produzione è il Consorzio del Gorgonzola, costituitosi ufficialmente nel 1970. Ad oggi sono 39 le aziende produttrici che vi aderiscono, tutte comprese nell’area definita dalla DOP (ottenuta nel 1996) e che include sedici province divise tra Lombardia e Piemonte.

    Il protagonista indiscusso, il gorgonzola

    Nonostante nasca con l’intento di mantenere saldo e vivo il legame della città con le sue origini agricole, il protagonista indiscusso della sagra è lui, il gorgonzola. I numerosi stand allestiti e gestiti direttamente dalla Pro Loco lo propongono in tutte le salse. Dagli sfizi della panineria, alla risotteria, col riso al gorgonzola dolce che viene cotto direttamente in strada nella super padella. C’è poi la lasagneria, lo spazio osteria con gli accattivanti spatzli verdi allo zola, oltre all’immancabile polenteria, dove la polenta è preparata nei tradizionali grandi paioli di rame e mantecata con il gorgonzola dolce. E ancora, degustazioni di vino e zola a cura di SlowFood e, novità dell’edizione 2019, la gnocchieria, che proporrà gnocchi alla crema di gorgonzola.

    Ristoranti e osterie cittadine, inoltre, prevedono menù a tema e persino altre attività, come panetterie e pasticcerie, sorprendono per creatività. Chi l’ha detto, infatti, che il gorgonzola si presta solo a piatti di base salati? La sagra diventa allora occasione unica per provare piccoli sfizi d’arte pasticcera al gorgonzola (da Pasticceria Oriana) oppure i gelati e i cannoli (sempre allo zola, naturalmente) di Dolci Tentazioni. Insomma, ce n’è davvero per tutti i gusti. E se tanta scelta può mettere in difficoltà, una valida soluzione è la Gorgo Card. Al costo di 10 euro si ha diritto di degustare due piatti a scelta tra quelli proposti negli stand della Pro Loco e di acquistare il Gorgonzola DOP ufficiale della sagra a un prezzo scontato.

    gelato pere grappa zola

    Facebook.com/sagradelgorgonzola

    Una sagra dalla dimensione internazionale

    Non è raro, nei giorni della sagra, che nelle strade cittadine si sentano parlare lingue diverse dall’italiano. L’evento, infatti, è cresciuto talmente tanto nel tempo da attirare visitatori anche dall’estero. Gorgonzola, del resto, è un nome di grande richiamo per tanti buongustai sparsi in tutto il mondo. Sentir parlare di una cittadina che porta lo stesso nome di una specialità così nota e così golosa non può che incuriosire. Sapere poi che c’è una sagra dedicata proprio all’omonimo formaggio diventa attrazione fatale.

    Oggi l’evento si articola in due intere giornate (sabato e domenica), durante le quali vie e piazze di Gorgonzola diventano una fiera con espositori di artigianato di qualità, soprattutto in ambito enogastronomico. Dai formaggi al miele, dal vino alle birre artigianali, ma anche specialità regionali come taralli pugliesi, nocciole piemontesi, strudel e brezel dal Trentino Alto Adige, solo per citare alcuni esempi.

    Non mancano numerosi stand dedicati a street food e degustazioni. Oltre ai già citati spazi gestiti direttamente dalla Pro Loco e alle proposte di osterie e ristoranti locali, si spazia dagli hamburger alla farinata di ceci ligure, dagli arrosticini abruzzesi alla pizza cotta in forno a legna. In tutto questo non mancano eventi di intrattenimento, come mostre fotografiche, raduni d’auto d’epoca, show cooking e musica e balli sui palchi allestiti in vari punti del paese. Iniziative a 360° per onorare una storia e una tradizione secolare, che vedono una città e un’eccellenza del patrimonio enogastronomico italiano confluire idealmente in un solo nome: Gorgonzola. Non serve davvero aggiungere altro.

     

    Foto in evidenza: gorgonzola.com

    Nato a Milano, vive da sempre a Locate di Triulzi, nella provincia sud del capoluogo lombardo. Oltre a collaborare con alcune testate giornalistiche locali è food blogger per storiedifood.com, dove racconta soprattutto di specialità e piccole realtà artigianali. Il suo piatto preferito è la piadina romagnola perché, nella sua semplicità, sa appagare come poche altre cose.

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