Spaghetti meatballs

Storia e ricetta degli Spaghetti Meatballs

Francesca Di Cesare
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    È il piatto condiviso da Lilly e Vagabondo durante una cena romantica sotto il cielo stellato, ma anche la ricetta che “sa di casa” illustrata in una delle scene più famose del film Il Padrino. Avete capito di cosa sto parlando? Proprio così: degli spaghetti con le polpette! Anche chiamati spaghetti meatballs per la loro ampia diffusione in territorio americano, ma le sue origini sono ancora oggi piuttosto confuse. Se in tutto il mondo si tende ad associare la pasta direttamente all’Italia, infatti, la stessa cosa non si può dire quando viene condita con sugo di pomodoro e polpette. In questo caso le cose si complicano un po’, e le origini del piatto cambiano a seconda del paese e del modo in cui viene preparato.

    In questo articolo vi porto alla scoperta della ricetta di uno dei piatti italo-americani più famosi della storia: gli spaghetti meatballs. Prima, però, vediamo insieme qualche accenno sulla loro storia e le loro origini! 

    Spaghetti Meatballs: quando la pasta è un “semplice” contorno 

    Sapevate che, in origine, la pasta veniva servita come contorno? Non solo in Inghilterra o negli Stati Uniti, dove ancora oggi si tende a cucinarla più del dovuto e ad abbinarla a qualsiasi cibo, ma anche in Italia. Testimone la “Tria genovese”, prima ricetta di pasta pubblicata nel nostro paese ai tempi del Medioevo, che prevedeva di “servirla con capponi, uova e qualunque tipo di carne”. Questo era il modo tradizionale in cui per molti secoli si è mangiata la pasta, sia in Italia che nel resto del mondo. 

    E passando dagli hamburger, al pollo, agli stufati, presto si è arrivati anche alle polpette. In particolare, il primo a parlare di questo piatto fu il cuoco inglese di origini italiane e formazione francese Charles Elmé Francatelli (al servizio della regina Vittoria dal 1840 al 1842), che inserì nel suo ricettario The Cook’s Guide and Housekeeper’s & Butler’s Assistant (1861) la sua ricetta di “Italian Polpetti”, fatta da polpette fritte e un contorno di maccheroni al formaggio. Sembrerebbe quindi trattarsi di un piatto italiano, anche se la sua rapida diffusione negli Stati Uniti ha finito per confondere un po’ le idee. Cerchiamo allora di fare un po’ di chiarezza: qual è la nazionalità della pasta con le polpette?

    Inglesi, americani, spagnoli o italiani: chi ha inventato la pasta con le polpette?

    Circa un ventennio più tardi, grazie alla ricetta di Juliet Corson le polpette iniziarono a diffondersi anche in America. La famosa chef americana di fine Ottocento suggeriva di far lessare i maccheroni nel brodo di maiale insieme a dei pomodori e poi servirli insieme alle polpette fritte. Questo, secondo lei, era il tipico modo di servire i maccheroni secondo la tradizione spagnola. Ma quindi, chi ha inventato la pasta con le polpette? Gli italiani, gli americani, gli inglesi o gli spagnoli? 

    Se pensiamo che la pasta all’uovo iniziò a diffondersi negli Stati Uniti grazie ai tedeschi (in America le tagliatelle si chiamano “noodle”, che deriva direttamente dal tedesco “nudeln”), l’origine della pasta secca è invece da sempre attribuita agli italiani e lo stesso varrebbe anche per le polpette. Così farebbe intendere il divo di Hollywood Rodolfo Valentino in un’intervista del 1922, dove dichiara che uno dei suoi piatti preferiti erano proprio gli spaghetti al sugo con le polpette fritte. Ma sarebbe stato Jack Cusimano, primo autore di cucina italiana negli Stati Uniti, nel suo Economical Italian Cook Book del 1917 il primo a parlare dei “Pulpetti a la Italienne”: una classica ricetta di polpette fritte aromatizzate con cipolla, prezzemolo e pecorino e poi cotte nel sugo per condire la pasta.

     

    Da “Lilly e il Vagabondo” a “Il Padrino”: così gli spaghetti meatballs arrivano sui grandi schermi

    Forchettata di spaghetti al sugo con poletta

    KP Suwannasuk/shutterstock

    Non tutti sanno che gli spaghetti con le polpette, oltre ad essere diventati un vero e proprio piatto “cult”, sono anche i protagonisti di due capolavori del grande schermo americano: il cartone animato della Disney “Lilli e il Vagabondo” (uscito in America nel 1955) e “Il Padrino”, famoso film diretto da Francis Ford Coppola e uscito nelle sale nel 1972. Chi non ha mai visto la famosa scena in cui i due cagnolini si dividono un piatto di spaghetti con le polpette sotto il cielo stellato? O il momento in cui il capofamiglia Peter Clemenza, mescolando il sugo, spiega a Michael Corleone passo per passo il procedimento per preparare questo piatto “italiano”? 

    Soprattutto a partire dagli anni ’50, non ci sono più dubbi, gli spaghetti con le polpette in America vengono considerati a tutti gli effetti una ricetta italiana. Proprio in questi anni si iniziarono a tradurre anche alcuni ricettari italiani come il famoso “Talismano della felicità” di Ada Boni, dove compariva una ricetta degli “Spaghetti with Meatballs”. Ma se gli americani sono convinti che questo piatto sia italiano, lo stesso non si può dire dei nostri connazionali, che ancora si chiedono dove sia nata questa specialità diventata così popolare negli Stati Uniti. 

     

    Spaghetti con le polpette: la ricetta di Peter Clemenza 

    Spaghetti meatballs in tegame

    Elena Veselova/shutterstock

    In conclusione, gli spaghetti con le polpette non sono un piatto né del tutto italiano né del tutto americano, ma più propriamente italo-americano. Anche se le origini vengono infatti attribuite all’Italia, è negli Stati Uniti che questo piatto ha trovato il suo campo di maggiore diffusione tanto nel cinema, quanto nella letteratura e nella cultura gastronomica. Non è un caso, infatti, se la maggior parte degli italiani ha passato anni della propria vita senza averlo mai preparato nemmeno una volta, spesso giudicandolo “un’americanata”. Ecco perché ho deciso di concludere questo articolo con la ricetta, ma non una qualsiasi: quella illustrata da Peter Clemenza nel film “Il Padrino”. Pronti per cucinare come delle vere star del cinema?

    Ingredienti per 4 persone 

     

    Per il sugo 

    • 2 lattine di pomodori pelati 
    • 1 spicchio d’aglio 
    • q.b. di vino rosso
    • q.b. di sale 
    • q.b. di olio d’oliva
    • 1 cucchiaino scarso di zucchero

     

    Per le polpette 

    • 200 g di carne macinata 
    • 1 uovo 
    • q.b. di pangrattato 
    • q.b. di prezzemolo
    • q.b. di parmigiano reggiano grattugiato 
    • q.b. di sale 
    • q.b. di pepe

     

    Per la pasta 

    • 360 gr di spaghetti 

    Procedimento 

    1. Iniziate dalle polpette. In una ciotola unite la carne macinata, l’uovo, il sale, il pepe, il formaggio grattugiato e del prezzemolo tritato finemente. 
    2. Impastate e, nel caso dovesse risultare troppo morbido, aggiungete ancora pangrattato.
    3. Formate delle palline, cuocetele per 10 minuti in padella con un po’ d’olio e mettetele da parte. 
    4. Procedete quindi con il sugo. Fate soffriggere in una pentola capiente uno spicchio d’aglio insieme a un filo d’olio per qualche secondo. 
    5. Aggiungete la salsiccia e fate cuocere per qualche minuto.
    6. Sfumate con del vino rosso e, una volta che l’alcol sarà evaporato, aggiungete i pomodori pelati. Salate e aggiungete lo zucchero: servirà a regolare l’acidità dei pomodori. 
    7. Aggiungete anche le polpette e lasciate cuocere il sugo per circa una mezz’ora
    8. Mentre il sugo termina la cottura, mettete a bollire l’acqua per la pasta. 
    9. Quando bolle, salatela e cuocete gli spaghetti per il tempo indicato. Quindi scolatela, incorporatela al sugo e procedete con la cottura per un paio di minuti, in modo da far insaporire bene la pasta. Gli spaghetti meatballs sono pronti! 

    E voi conoscevate la storia degli spaghetti con le polpette? Sareste curiosi di provare a prepararli?

     

    È nata e vive in provincia di Verona, dove si è laureata in Lingue per l’editoria. Ha una passione per la pasticceria e il mondo del vino e attualmente sta terminando gli studi per diventare insegnante di yoga. Ama i sapori delicati ma decisi, come quello delle nocciole in un crumble di mele profumato alla cannella. In cucina non devono mancare: amore e un buon dessert.

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