Prosciutti D’ Osvaldo

Adriana Angelieri
martino con lorenzo d'osvaldodi Giuditta Lagonigro.Non è San Daniele, non è Sauris… è D’Osvaldo!
Parliamo di prosciutti naturalmente e quello D’Osvaldo è un marchio che si è aggiunto ai più blasonati.
Località d’origine: Cormons, terra di sontuosi vini bianchi che, per mano di una sorte buongustaia ha dato i natali anche ad un grande companatico…

lorenzo d'osvaldoSiamo alla terza generazione di una famiglia che è nel settore da più di sessanta anni. Dal bisnonno commerciante di bestiame e dal nonno macellaio Lorenzo eredita passione ed esperienza.
Insieme con sua moglie Lucia, con l’aiuto dei due figli e, soprattutto in collaborazione con la natura, Lorenzo raggiunge risultati davvero sorprendenti per i palati raffinati.

 

alloro e rosmarino a seccareIl gusto inimitabile dei prosciutti D’Osvaldo è il frutto della lavorazione, rigorosamente artigianale, di animali autoctoni, di un’affumicatura che avviene bruciando legno di ciliegio profumato con rami di alloro e rosmarino, sul quale viene posto un pentolone con acqua contenente erbe aromatiche raccolte nei boschi circostanti.
Il clima di questa terra generosa, ai piedi del Monte Quarin fa il resto. Infatti, la stagionatura che dura da uno a due anni, si effettua seguendo gli “umori” del tempo, richiedendo la massima attenzione nel “dosare” la giusta temperatura e l’umidità.

prosciutti appesiPer la sua compattezza, dovuta a una pressatura effettuata sulla “coscia” durante la lavorazione, il prosciutto D’Osvaldo va tagliato a mano, da persona esperta. Dolce, gustoso, appagante ma… quasi introvabile!
Lo potrete acquistare, infatti, presso casa D’Osvaldo solo su prenotazione, nelle migliori gastronomie o in ristoranti che hanno avuto modo di conoscere e quindi di offrire il prodotto. Comunque degna di attenzione è anche la gustosissima pancetta di casa D’Osvaldo.
Non può mancare, in abbinamento al pregiato prosciutto, un buon calice di Friulano (ex Tocai), che ne esalterà tutte le qualità organolettiche.

Siciliana trasferita a Bologna per i tortellini e per il lavoro. Per Il Giornale del Cibo revisiona e crea contenuti. Il suo piatto preferito può essere un qualunque risotto, purché sia fatto bene! In cucina non devono mancare: basilico e olio buono.

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