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Il miele: proprietà, caratteristiche e consigli per il consumo

Angela Caporale
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    Il miele è un alimento versatile e molto prezioso per via dei molteplici usi in cucina, ma anche in virtù delle sue proprietà, note sin dall’antichità. Ne esistono molte varietà, consistenza e colore possono essere molto diverse. Proprio per conoscere più a fondo le caratteristiche del miele e le sue proprietà abbiamo intervistato la dottoressa Francesca Evangelisti, biologa nutrizionista che ci conduce alla scoperta di questo alimento che, a maggior ragione in questa fase di profonda crisi in Italia, andrebbe preservato.

    Come distinguere le varietà di miele?

    miele usi

    pil76/shutterstock.com

    Il miele è una sostanza alimentare zuccherina che le api operaie producono dal nettare dei fiori, mescolandolo con i propri enzimi. Come abbiamo anticipato, consistenza, colore e sapore possono essere variabili: “in genere, – spiega la dottoressa Evangelisti, – il miele giovane è liquido e trasparente, mentre diventa opaco e granuloso col tempo, a causa della cristallizzazione del glucosio. Il miele in commercio, molto filante, si ottiene con una cristallizzazione artificiale.” Una differenza è costituita anche sulla base dell’origine del nettare o della melata, ovvero una sostanza prodotta dal metabolismo di piccoli insetti che succhiano la linfa dalle foglie delle piante che viene, in seguito, elaborata e trasformata in miele dalle api.

    È utile aggiungere che il miele di nettare può essere unifloreale, ossia proveniente da un’unica specie di fiori – “di agrumi, di acacia, di lavanda, più delicati; di castagno, di corbezzolo e di timo, più forti e amari” – o polifloreale, detto anche millefiori, ossia derivante da più specie floreali come erba medica, trifoglio, castagno, tiglio e molte altre che crescono spontaneamente nei boschi e campi incolti. Il miele di melata, invece, è solitamente molto scuro, a volte tendente al nero, ha una consistenza molto densa e non cristallizza.

    Inoltre la biologa nutrizionista spiega come questo prezioso nettare possa essere raccolto dai favi in tre modi diversi:

    1. per scolatura: le cellette contenenti il miele e  ricoperte da un opercolo di cera, vengono disopercolate e lasciate sgocciolare;
    2. per centrifugazione: i telai disopercolati vengono posti in smielatori che fanno uscire il miele per centrifuga;
    3. per pressatura: le cellette vengono schiacciate da una pressa, ma il prodotto finale è ricco impurità dovute al fatto che restano i frammenti di cera.

    Miele: proprietà e composizione

    Dal punto di vista nutrizionale, è bene specificare che la composizione è piuttosto semplice: “principalmente – spiega l’intervistata – troviamo zuccheri, in particolare fruttosio e glucosio, insieme all’acqua. Sono poi presenti in minore quantità altri zuccheri, acidi organici, sali minerali (potassio, sodio, calcio, fosforo, magnesio), enzimi e aromi. Assenti fibra, grassi e le proteine, mentre le vitamine sono carenti, per cui non è un alimento completo.”

    Nutritivo ed energetico: perché il miele fa bene?

    Il miele, genericamente, è uno di quei “rimedi della nonna” che in tutte le famiglie si tramanda con ardore, ma quali sono dal punto di vista nutrizionale le proprietà di questo prezioso alimento? “Innanzitutto – spiega la dottoressa Evangelisti – è altamente nutritivo ed energetico, facilmente assimilabile e digeribile, in quanto composto prevalentemente da zuccheri semplici: il glucosio fornisce energia a uso immediato, mentre il fruttosio viene metabolizzato a livello epatico e costituisce una riserva energetica.”

    Grazie al fruttosio, inoltre, il miele ha un potere dolcificante superiore rispetto allo zucchero comune (saccarosio): caratteristica che lo rende uno dei migliori dolcificanti naturali da inserire nella propria dieta quotidiana. “I benefici non finiscono qui: ha un effetto blandamente lassativo, è ricostituente, rimineralizzante, antianemico e rilassante, stimola l’appetito e calma la tosse. Ed è inoltre in grado di inibire l’azione di alcuni batteri intestinali che causano diarrea e colite.” Tutti i tipi di miele hanno azione antibatterica, grazie alla presenza di perossido di idrogeno, e azione disinfettante.

    Ad ogni tipo di miele le sue proprietà

    tipologie di miele

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    La dottoressa Evangelisti aggiunge che queste sono caratteristiche comuni a tutti i tipi di miele; entrando nello specifico delle differenti varietà, emergono poi delle peculiarità specifiche che possono orientarci nella scelta.

    • Il miele di acacia è indicato per dolcificare le pappe dei lattanti.
    • Il miele di biancospino è indicato in caso di ipertensione, arteriosclerosi e palpitazioni.
    • Il miele di erica in caso di cistite e prostatite, come diuretico e disinfettante intestinale.
    • Il miele di castagno aiuta a migliorare la circolazione sanguigna ed è utile in caso di anemia e stanchezza psico-fisica.
    • Il miele di corbezzolo è indicato come diuretico.
    • Il miele di fiori di arancio è consigliato in caso di ansia, insonnia o emicrania.
    • Il miele di lavanda può essere applicato esternamente su bruciature, punture di insetto, piaghe e ferite.
    • Il millefiori, se estratto da fiori di montagna, è indicato soprattutto per le affezioni dell’apparato respiratorio e di quello intestinale.
    • Il miele di rosmarino è indicato in caso di disturbi e malattie del fegato e aiuta a combattere flatulenza e colite.
    • Il miele di tiglio calma il sistema nervoso mentre quello di timo è un potente antisettico generale, indicato soprattutto in caso di malattie infettive dell’apparato respiratorio, dell’intestino e delle vie urinarie; calma la tosse e combatte flatulenza e cattiva digestione.

    Dolcificante naturale e non solo: l’uso del miele

    abbinamenti miele

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    Prima di dedicarci alla sperimentazione in cucina, con le ricette con il miele tratte dal nostro ricettario, ricordiamo insieme alla dottoressa Evangelisti quali sono gli usi più comuni e salutari di questo alimento. Innanzitutto c’è, appunto, la funzione di dolcificante naturale, utile nella preparazione di liquori come l’idromele, ma anche per preparazioni salate, come marinature di arrosti, petto d’anatra, radicchio in forno e arrosto di maiale.

    “Molto noto il suo straordinario abbinamento con la ricotta e i formaggi, sia freschi, sia a pasta dura e molto stagionati, ma in tal caso – suggerisce la biologa nutrizionista – è preferibile scegliere un prodotto raccolto in montagna, dove l’inquinamento è ridotto o comunque in zone dove non vengono usati pesticidi.” Un altro suggerimento della dottoressa, valido in qualsiasi caso, è di controllare sempre che sia indicata la data di scadenza e evitare il miele pastorizzato, perché “si tratta di un prodotto che è stato riscaldato per favorirne la conservazione, ma che risulta impoverito di vitamine ed enzimi.” All’acquisto sarebbe meglio evitare anche miele che presenta schiuma in superficie così come una separazione tra parte inferiore cristallizzata e parte superiore liquida, che fermenta più facilmente. Il miele, infine, va conservato ben chiuso in luogo fresco e asciutto e al riparo dalla luce. In questo modo mantiene intatte tutte le sue proprietà per almeno 2 anni.

     

    Seguendo queste regole, siamo pronti a sperimentare con il miele, consapevoli delle sue proprietà specifiche. Le conoscevate?

    Passaporto friulano e cuore bolognese, Angela vive a Udine dove lavora come giornalista freelance. Per Il Giornale del Cibo scrive di attualità, sociale e food innovation. Il suo piatto preferito sono i tortelloni burro, salvia e una sana spolverata di parmigiano: comfort food per eccellenza, ha imparato a fare la sfoglia per poterli mangiare e condividere ogni volta che ne sente il bisogno.

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