Una passeggiata tra i mercati gastronomici di Parigi che meritano una visita

Giulia Ubaldi
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    Non so per voi, ma per me l’essenza più autentica di un paese o una città si esprime soprattutto nei mercati. Per questo non sento di aver mai conosciuto davvero un posto finché non sono andata nel “suo” mercato, perché un mercato ci vuole, sempre. Questo succede un po’ ovunque, ma è ancor più evidente nelle grandi città, come Parigi, dove questi luoghi diventano caratterizzanti di un quartiere, diventandone specchio. Perché è qui che la dimensione del quotidiano diventa quasi naturalmente una rappresentazione teatrale. Così oggi abbiamo deciso di raccontarvi i mercati gastronomici di Parigi, quelli che per noi sono imperdibili e che valgono davvero una visita. 

    Mercati gastronomici di Parigi: i più belli da visitare

    Foto di Giulia Ubaldi

    Per quanto Parigi sia una città meravigliosa, piena di monumenti, piazze, musei, cose da vedere e bistrot da scoprire (come Au Petit Bar di cui vi avevamo già parlato), preferisco continuare a guardarla attraverso i suoi mercati. Non è questa la sede, ma sarà bene almeno accennarvi che sempre qui ci sono anche i migliori mercati delle pulci del mondo, dove trovate davvero di tutto. La cosiddetta “brocante” è una vera e propria arte, che negli anni ha caratterizzato questa città: dal mercato di Vanves a quello di Montreuil fino a St.Ouen, conosciuto ovunque per la sua immensità. Ma non da meno sono i mercati alimentari, quelli di cui vi parleremo oggi, che abbiamo visitato e selezionato per voi. 

    Marché Monge 

    Foto di Giulia Ubaldi

    Iniziamo dal mio mercato preferito, per vari motivi. Innanzitutto è rimasto il “vero” mercato di quartiere, molto frequentato soprattutto da chi abita in zona, ovvero nel cuore del Quartiere Latino, nel 5° arrondissement. In secondo luogo qui, nella piccola piazzetta Monge, vengono ancora direttamente i produttori (e non i rivenditori) a proporre, spiegare e far assaggiare i loro prodotti prima di venderli, mantenendo così vivo l’autentico senso del mercato di un tempo. Cosa si può trovare? Di tutto, dal pesce alla carne, dalla frutta e verdura di stagione fino ai piatti già pronti, quali soufflé, piatti senegalesi come il ceebu jen, quiche di ogni tipo, endives au jambon (involtini di indivia e prosciutto) o il tipico patè en croute (tradotto paté in crosta, che è un delizioso involucro di pasta sfoglia croccante con all’interno un ripieno di carne di lonza o filetto di maiale, fegatini di pollo, pancetta affumicata e prosciutto cotto, anche se gli ingredienti possono variare sempre). Insomma, in questo mercato si respira un’atmosfera estremamente familiare, soprattutto di domenica: infatti, vi consigliamo di andarci proprio questo giorno per vivere un’esperienza ancora più “colorata”, ma in realtà il mercato è presente anche in settimana, di mercoledì e venerdì, sicuramente più tranquillo. 

    Marché d’Aligre e marché couvert Beauvau

    Questo mercato è una vera e propria meraviglia. Si tratta di uno dei più antichi di Parigi, ed è composto da due parti: al centro della place d’Aligre si trova il mercato coperto, il marché couvert Beauvau, con una bellissima architettura che risale alla seconda metà del Settecento. È aperto tutti i giorni dalla mattina alla sera (tranne il lunedì) con una serie di bancarelle che vendono carne, pesce, formaggi, salumi, vini, pane, frutta e verdura, il tutto accompagnato da varie foto d’epoca del quartiere appese. Poi, intorno alla piazza, tutte le mattine (sempre ad eccezione del lunedì) si riempie di bancarelle che non vendono però solo cibo: ci sono infatti sì frutta, verdura, fiori, mazzetti di lavanda (mi sono rimasti particolarmente impressi per come vengono venduti), pesce, prodotti biologici, ma anche tantissimi oggetti d’epoca e di antiquariato, CD musicali, vestiti usati e vintage. Noi vi consigliamo di andarci nel weekend, perché il mercato di anima grazie anche ai vari musicisti, contribuendo così a rendere la sua atmosfera ancora più unica e speciale. Non da meno sono tutti i locali che si trovano nei dintorni, come lo storico Baron Rouge dove fermarvi per una pausa o per un ottimo aperitivo, vista la sua ottima selezione di vini. 

    Marché de Barbès

    Se siete alla ricerca di un mercato veramente popolare e poco turistico, il marché de Barbès è quello che fa per voi. Qui è racchiuso tutto il fascino del 18° arrondissement (dove si trovano anche Montmartre e Sacre Coeur), quando dall’alba di mercoledì al sabato mattina, Boulevard de la Chapelle, sotto la metro, viene allestita con un’infinità di bancarelle di ogni tipo. A rendere unico questo mercato, oltre ai prezzi più bassi, è la possibilità di trovare prodotti da tutto il mondo, come spezie rare, frutta e verdura esotiche. Insomma, più che un giro al mercato, questo è un vero e proprio viaggio multiculturale nella Parigi che cantava Manu Chao in Fou de toi. 

    Marché Bastille

    Foto di Giulia Ubaldi

    Giovedì e domenica mattina da place de la Bastille tutto Boulevard Richard-Lenoir si riempie di bancarelle con uno dei mercati più grandi, animati, conosciuti e frequentati della città. Qui c’è davvero di tutto: ottimo pesce fresco, frutta e verdura di stagione, polli allo spiedo, salumi e formaggi come quelli dall’Auvergne, ma anche provenienti da tutto il resto della Francia. Ma la tappa imperdibile è quella con vino e ostriche che trovate a circa metà percorso, davvero di ottima qualità! 

    Marché Belleville

    Foto di Giulia Ubaldi

    Sono particolarmente legata a questo mercato perché, quando ho fatto l’erasmus a Parigi, abitavo proprio qui, in boulevard Ménilmontant e ogni martedì o venerdì andavo proprio al marché Belleville a fare la spesa. Lunghissimo e frequentatissimo, è un altro dei mercati più grandi di Parigi, che si estende tra le due stazioni metro di Belleville e Ménilmontant, uno dei quartieri che negli ultimi anni ha riscosso più successo in città. Come anticipato, ne è uno specchio proprio il suo mercato, dove si respira un’atmosfera viva e popolare. Ma qui c’è una particolarità: rispetto agli altri mercati, ha il migliore rapporto qualità-prezzo della città. Mi raccomando, non perdetevi le bancarelle con i vari tipi di olive, sono una più buona dell’altra! 

    Marché des Enfants Rouge

    Foto di Giulia Ubaldi

    Veniamo ora al mercato più antico di tutta Parigi, che esiste ben dal 1629, per questo parte dei monumenti storici della città. Il nome deriva dal colore della divisa dei bambini dell’Hospice des Enfants-Rouges, un orfanotrofio che si trovava proprio lì nei dintorni. Ma a renderlo unico è anche la sua offerta: a differenza di altri mercati, infatti, dove sono venduti più che altro prodotti alimentari, qui è possibile assaggiare piatti preparati al momento delle cucine di tutto il mondo, come un insieme di tanti piccoli ristoranti. Quindi ce n’è davvero per tutti i gusti: dal cous cous marocchino alla cucina libanese, fino alla selezione di vini abbinati alle ostriche, o ancora fino ai piatti delle Antille o ai bento giapponesi. Dunque, per quanto sia ritenuto un po’ bobo (che in Francia è il corrispondente dei nostri radical chic), questo mercato merita in assoluto una tappa. Ma attenzione: non di lunedì, che è il giorno di chiusura. 

    Marché couvert Saint Martin 

    Foto di Giulia Ubaldi

    Mercato coperto aperto tutti i giorni tranne il lunedì, ideale per quando inizia a fare più freddo. Anche qui trovate un po’ di tutto, ma a differenza di altri si distingue per avere i prezzi un po’ più bassi. Inoltre, in periodo natalizio, c’è un’altra unicità: all’interno si trova un negozio di prodotti tedeschi che vanno da un’ampia selezione di birre dalla Germania a una serie di idee regalo come calendari dell’avvento o cioccolati in varie forme. E poi ovviamente non manca mai il brezel fresco appeso di fianco alla cassa! 

    Marché Vincent Auriol 

    Simile a quello di Barbès, anch’esso sotto un passaggio ferroviario, il marché Vincent Auriol è un altro di quei mercati vivi, autentici e popolari, per niente turistico e tra i più economici di Parigi. È situato nel 13° arrondissement, di fronte a una serie di murales meravigliosi sui grandi palazzi che caratterizzano questo quartiere e che vi consigliamo di visitare con tempo e attenzione, come un museo a cielo aperto. Tutte le mattine di mercoledì e sabato

    Marché Maubert

    Siamo in place Maubert, di fronte alla Maison d’Isabelle, la boulangerie che anno dopo anno continua a vincere premi per il miglior croissant della città. Qui, ogni martedì, giovedì e sabato mattina trovate circa una ventina di bancarelle che vendono di tutto: dal pesce fresco, formaggi e prodotti a base di foie gras fino alle locandine di film, ai vestiti e agli oggetti di antiquariato. Ma su tutto, al Marché Maubert, vi consigliamo di acquistare  frutta e verdura di stagione, di cui trovate tantissime alternative e varietà proposte direttamente dai coltivatori.  

    Marché Baudoyer

    Foto di Giulia Ubaldi

    Infine, concludiamo con questo mercato situato nel cuore centrale di Parigi, nella piccola piazzetta di Baudoyer, di fianco all’Hotel de Ville, nel quartiere Marais. Anche in questo caso, i frequentatori sono gli abitanti della zona, ma trovandosi così in centro ci sono spesso anche molti turisti, che spesso ci passano per caso. Oltre a pesce fresco, frutta e verdure di ottima qualità, qui è possibile acquistare anche un ottimo pane con farine francesi, polli allo spiedo ruspanti e vari piatti già pronti come il cous cous marocchino, la boeuf bourguignon o la choucroute alsacienne, di cui vi avevamo già parlato a proposito della Brasserie de l’Île Saint-Louis. Inoltre, a differenza di molti mercati che sono aperti solo di mattina, il Marché Baudoyer c’è anche il mercoledì pomeriggio (oltre che la mattina) fino alle otto e mezza di sera, soprattutto per i lavoratori che escono a un orario di ufficio, in modo che possano godere anche loro del piacere di fare la spesa al mercato. Altrimenti, c’è anche di sabato mattina

    Vi abbiamo fatto venire voglia di visitare Parigi in una maniera diversa, andando  alla scoperta dei suoi più bei mercati gastronomici?

    Antropologa del cibo, vive tra Parigi e Milano, dove è nata e dove ha fondato il Laboratorio di Antropologia del Cibo. Scrive per varie testate e il suo piatto preferito sono gli spaghetti alle vongole, perché per lei sono diventati un'idea platonica: "qualsiasi loro manifestazione nella realtà sarà sempre una pallida copia di quella nell'iperuranio". Nella sua cucina non mancano mai pistilli di zafferano, che prima coltivava!

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