Menu vegetariano a Montallegro

Adriana Angelieri

martino alla cena vegetariana

Diamo alle verdure l’importanza che meritano!

di Caterina Maddi

Ottima riuscita, sabato 24 marzo, per l’evento organizzato dalla compagnia del cibo sincero di Ribera “Alta cucina vegetariana? È possibile!”, un incontro volto a dimostrare che si può realizzare un menù vegetariano degno delle più squisite prelibatezze a base di carne e di pesce. La cena si è svolta  presso il Relais Briuccia, ristorante Capitolo Primo di Montallegro, un piccolo gioiello nel paesino in provincia di Agrigento.

Bomba di pasta di patate alla fonduta di bietoline e tuma su bouquet  di insalatine novelle all’aranciaSul tema del vegetarianismo si è discusso e si discute tanto oggi giorno. Scelta salutare? Così pare da quanto dicono gli esperti che consigliano di limitare il consumo di carni, soprattutto rosse. Anche se molti sono ancora scettici sul fatto che le proteine della carne possano essere sostituite da quelle contenute in altri alimenti. Cannelloni di ricotta e pinoli e finocchietto selvatico su vellutata di fave secche all’olio extra vergine e pepe neroScelta etica? Di sicuro, se guardando la cosa con occhio animalista, si vogliono evitare le stragi animali. Scelta difficile? Dipende dal grado di radicalità che la decisione comporta: si può scegliere di diventare vegetariani, pescetariani o vegani. Scelta coraggiosa? Certamente, per quanti non riescono ad immaginare una vita senza i “piaceri della carne”.

Verza riccia imbottita alla contadina su crema di patate alla salvia e fondo di cottura ridotto al nero d’avolaSenza ombra di dubbio la Sicilia vanta la lunga tradizione di una cucina che sa valorizzare i tesori dell’orto, rendendo le verdure vere protagoniste della tavola. Una cucina che sfata il mito delle verdure quali pietanze di contorno, utilizzate unicamente per accompagnare cibi di carne o di pesce.
Questi i punti chiave del discorso introduttivo dimartino e damiano ferraroMartino Ragusa al quale è seguita la cena creativa studiata per l’occasione dallo chef Damiano Ferraro. I soci della compagnia hanno potuto gustare sei squisite portate accompagnate da una deliziosa scelta di vini, sia bianchi che rossi. Lasagnetta di pasta fresca al battuto di cavolfiori stile PaolinaUn menù di grande raffinatezza, splendido equilibrio tra sapori delicati e gusti decisi. Patate, verza, bietole, cavolfiori, finocchietti selvatici e formaggi vari i grandi protagonisti della serata. E poi pasta e pane, immancabili in una cena vegetariana. Fondente al cioccolato e crema ghiacciata di arance mandorle e mieleOdori speziati e appetitosi: salvia e rosmarino, arance, cioccolato e miele. Il tutto sempre con una presentazione del piatto molto curata. Piccole sculture di cibo che si era quasi combattuti nel mangiarle, indecisi se fruirne oltre che con l’occhio e col naso anche col palato. E si è dovuto ricredere chi pensava che non sarebbe stato abbastanza sazio al termine di una cena senza portate di carne o di pesce.

Crocchetta di primo sale imbottita e mille foglie di patate alla polvere di rosmarino con ristretto di verdurine e polpettine di paneUn incontro che ha certamente permesso di appurare che quegli ingredienti ritenuti importanti e soprattutto indispensabili per un menù di alta cucina, in realtà non necessariamente lo sono. E infine un salutare invito a portare quotidianamente sulle nostre tavole più verdure e meno carne, magari con modi meno elaborati, ma pur tuttavia efficaci.

 

Adriana è Responsabile di Redazione e Social Media Manager per Il Giornale del Cibo dal 2016. Siciliana di origine, si è trasferita a Bologna per i tortellini e per la sua carriera. Unendo la sua grande passione per l'alimentazione alle competenze nei progetti editoriali, si dedica alla guida del team redazionale e alla creazione di contenuti che garantiscano ai lettori un'informazione chiara, utile e accurata. Oltre che per i tortellini, il suo cuore batte per i risotti, di ogni tipo, purché fatti bene! Il profumo del basilico e l'olio buono sono gli ingredienti che non possono mai mancare nella sua cucina.

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