La Compagnia Del Cibo Sincero: Il Manifesto

Adriana Angelieri

‘…non v’è godimento più bello di quando la gioia pervade tutta la gente i convitati ascoltano nella sala il cantore seduti con ordine, le tavole accanto sono piene di pani e carni, dal cratere attinge il vino il coppiere, lo porta e nelle coppe lo versa: questo mi sembra nell’animo una cosa bellissima… (Ulisse ad Alcinoo, Re dei Feaci) • Un gruppo di amici, coinvolti a vario titolo nella redazione del portale web Il Giornale del Cibo appassionati della buona cucina e sempre sedotti dalla ricca socialità che si crea a tavola, ha fondato una Compagnia che vuole promuovere un approccio razionale ai temi della gastronomia, della ristorazione, della produzione agroalimentare, dell’ambiente, delle tradizioni e delle identità locali. • Nè fast, nè slow: cerchiamo e promuoviamo un cibo buono e conveniente. E questo cibo lo abbiamo chiamato cibo sincero. • Apprezziamo i prodotti di qualità e la capacità di trasformarli in piatti superbi; apprezziamo i ristoranti vicini alla nostra tradizione con ambienti a misura d’uomo e servizio amichevole e personalizzato; apprezziamo il rispetto dell’ambiente, le produzioni biologiche, la difesa dei prodotti tipici; apprezziamo il ritorno ai consumi stagionali; apprezziamo la difesa delle biodiversità; apprezziamo il concetto di filiera corta, di vicinanza, di rifiuto di inutili sprechi e viaggi di prodotti solo per garantire, ad esempio, decine di marche di acqua minerale. Ma, tutto questo, troppe volte si accompagna a prezzi esagerati per la maggior parte delle persone e si traduce di fatto in un insopportabile elitarismo. • Apprezziamo, quindi, i prezzi ragionevoli; apprezziamo la capacità di coniugare prodotti naturali, rispettosi dell’ambiente, la buona cucina con prezzi abbordabili da tutti e la salute individuale. Apprezziamo chi riesce a realizzare questo miracolo rispettando tutte le leggi, senza scappatoie nel nero. In una parola: apprezziamo il cibo sincero. • Negli ultimi cinquanta anni la popolazione mondiale è più che raddoppiata. Ci sono quasi 4 miliardi di persone in più sulla terra. è un dato quantitativo ma questa quantità cambia la qualità di molti problemi. In primis il cibo. La Compagnia del cibo sincero apprezza le politiche che tendono a soddisfare anche i bisogni delle grandi masse e non solo quelli dei raffi nati gourmet. • La cucina deriva da due fonti: una fonte popolare e una fonte dotta. ‘la prima ha caratteristica di essere legata alla regione, di sfruttare i prodotti locali e stagionali, in stretto accordo con la natura la seconda si basa invece sulla invenzione, sul rinnovamento, sulla sperimentazione la storia della gastronomia è una serie di scambi, di conflitti, di bisticci e di riconciliazioni tra la cucina popolare e l’arte della cucina’ (J.F.Revel). La Compagnia del cibo sincero non è chiusa all’evoluzione della cucina, alla ricerca in campo gastronomico, all’attenzione per la sperimentazione e le novità; si impegna a diffondere modelli alimentari, educativi, di ristorazione, di consumo rispettosi dell’ambiente, della salute, del gusto, delle tradizioni, della legalità, del reddito delle persone; sviluppa ricerche e analisi che aiutino a coniugare la buona cucina con un costo ragionevole e alla portata di tutti; pubblica guide di locali di ristorazione e di negozi di generi alimentari sostenibili anche per il portafogli degli avventori; organizza iniziative ed eventi che promuovano il cibo sincero. • Non appena sarà raggiunto un numero sufficiente di aderenti verrà costituita una Associazione senza fini di lucro con uno Statuto che regolerà la vita interna della Compagnia. I primi cento aderenti saranno Promotori: considerati ‘fondatori’ della Compagnia. Promotori: Sandro Bottazzi, Daniela Fabbi, Giuliano Gallini, Maria Elena Manzini (cassiera), Martino Ragusa, Patrizio Roversi, Silvia Salomoni Proponi integrazioni e variazioni del manifesto in questo forum!

Siciliana trasferita a Bologna per i tortellini e per il lavoro. Per Il Giornale del Cibo revisiona e crea contenuti. Il suo piatto preferito può essere un qualunque risotto, purché sia fatto bene! In cucina non devono mancare: basilico e olio buono.

Lascia un commento