La bufala del tonno radioattivo

Adriana Angelieri

Ogni tanto la nostra serenità alimentare viene turbata da allarmi più che giustificati: mucca pazza, frutti di bosco, virus dell’epatite, mozzarelle blu, salmonelle varie, sono tristi esempi di tentativi di intossicarci perpetrati dall’industria alimentare. Poi ci sono le bufale, che sono inventate non si sa bene da chi e non si sa bene perché, che vengono a turbare ingiustificatamente la nostra quotidianità producendo contemporaneamente danni a produttori corretti.  Gran parte della responsabilità dei falsi allarmi va alla rete che per la sua capacità di diffondere notizie in tempi strettissimi e per l’intervento di “operatori dell’informazione” non professionisti quindi non allenati  all’etica professionale, impone il controllo più rigoroso possibile della veridicità di quanto comunicato, poiché ciò da luogo a spiacevolissimi episodi di allarmismo ingiustificato. Ultima vittima è il tonno Coop presunto radioattivo, accusato di essere pescato nelle acque vicine a Fukushima. Notizia che non corrisponde al vero come è dimostrato in un bell’articolo pubblicato sul sito www.ilfattoalimentare.it cui va il nostro plauso e… quello del tonno Coop.

Siciliana trasferita a Bologna per i tortellini e per il lavoro. Per Il Giornale del Cibo revisiona e crea contenuti. Il suo piatto preferito può essere un qualunque risotto, purché sia fatto bene! In cucina non devono mancare: basilico e olio buono.

Lascia un commento