Il niente del nome fa riferimento al numero esiguo di ingredienti, ma non ad una eventuale povertà del dolce: si tratta infatti di una preparazione che utilizza ingredienti un tempo preziosi (la farina bianca, lo zucchero). I dolci poveri della tradizione veneta erano altri: pinza, nicolòta, macafame, torta putàna, a base (a seconda della ricetta)
E’ possibile sostituire i mirtilli con le fragoline di bosco se qualche ospite non gradisce i primi, lo yogurt con la ricotta per dare un sapore più deciso, il liquore con del succo di arancia se a mangiarlo sono anche dei bambini. Ma è consigliabile provare prima questo dolce nella sua versione originale per scoprire
Questa è la base per una pasta frolla da usare come crostata o biscotti che qui a Verona vengono mangiati nel periodo di S. Lucia (13 dicembre) oppure buonissima con la nutella
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