fresh direct nigeria

La Food Innovation che può aiutare l’Africa

Angela Caporale
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    L’innovazione nel campo dell’alimentazione risponde a problemi reali ed esigenze concrete su scala globale. Tra questi, anche la difficoltà di pieno accesso al cibo salutare e acqua potabile in alcune aree del mondo. Sono sempre di più, infatti, i progetti di sviluppo ad alto tasso tecnologico che si pongono come obiettivo nutrire il pianeta, coerentemente con gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell’Agenda 2030.

    Zero fame, sostenibilità ambientale e dei modelli di consumo, accesso all’acqua potabile (come nel caso del progetto portato avanti da SEAS con HumaCoo) sono solo alcuni di questi che non possono essere raggiunti senza un investimento concreto anche dal punto di vista della ricerca tecnologica. Fresh Direct Nigeria è, per esempio, un’impresa sociale eco-compatibile che, direttamente nel paese africano, produce prodotti biologici di alta qualità utilizzando tecniche innovative e adatte al territorio. Vediamo perché questo progetto rappresenta una speranza per i giovani nigeriani in agricoltura e come funziona.

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    Agricoltura, una speranza per i giovani nigeriani?

    L’economia nigeriana si basa primariamente sulle esportazioni petrolifere, settore che risente in maniera sensibile delle oscillazioni del prezzo del greggio e che dunque non garantisce stabilità e crescita. Negli ultimi anni, sono stati diversi gli sforzi promossi sia dal governo che dalle organizzazioni sovranazionali e dalle ong per promuovere la diversificazione dell’economia nigeriana. Inoltre, sono stati promossi dei fondi specifici per supportare l’inserimento dei giovani nel tessuto economico e, in particolare, in agricoltura. Si tratta di sforzi promossi anche nell’ottica di ridurre l’impatto dell’emigrazione dal paese: sono molti i giovani che lasciano la Nigeria per cercare fortuna e sicurezza altrove. Nel 2017, infatti, 1,3 milioni di nigeriani ha lasciato il paese e rappresentano la comunità sub-sahariana più rappresentata in Italia.

    Le stime suggeriscono che entro il 2050, la popolazione nigeriana supererà le 250 mila unità, pari a circa la metà dell’intero continente europeo. L’età media è di soli 18 anni e il 40% della popolazione ha meno di 14 anni. I dati demografici, uniti all’instabilità economica e all’iniquità della distribuzione degli utili dell’industria petrolifera, sottolineano quanto sia urgente e rilevante la crescita di programmi di sviluppo lavorativo e inclusione professionale che coinvolgano proprio i più giovani e che valorizzino risorse differenti rispetto al petrolio.

    Da questo punto di vista, l’agricoltura e in particolare l’innovazione tecnologica applicata a questo settore rappresenta un’opportunità da cogliere. Attualmente, infatti, la produzione agricola copre solamente due terzi del fabbisogno nazionale ed è concentrata su alcune colture come il mais e il sorgo. Inoltre, permane un forte pregiudizio rispetto al mondo agricolo, percepito dai più giovani come distante e ancorato al passato.

    Lo sforzo, secondo quanto riporta anche eFarms Blog un’importante piattaforma dedicata all’agricoltura dell’Africa Sub-sahariana, è quello di valorizzare l’innovazione in campo agricolo realizzando così un cambiamento culturale e mostrando ai giovani nigeriani che questa è un’opportunità di lavoro redditizia e stimolante. Sono molte le forze impegnate in questa missione: dalla FAO all’Organizzazione delle Nazioni Unite per lo Sviluppo Industriale fino ad alcuni progetti che sono nati proprio dal basso in Nigeria. È il caso, per esempio, di Fresh Direct Nigeria.

    Fresh Direct Nigeria: biologico, idroponica e lavoro

    coltivazioni fresh direct nigeria

    Angel Oluwaymika Adelaja è la CEO e Founder di Fresh Direct Nigeria e il suo obiettivo era sviluppare un progetto che, coniugando tecnologia e agricoltura urbana, stimolasse un cambiamento concreto nel modo in cui l’agricoltura è percepita in Nigeria. Free Direct, infatti, è un’impresa sociale eco-compatibile che si sviluppa su più divisioni: produzione, innovazione tecnologica, distribuzione e consulenza.

    Il progetto nasce dalle difficoltà incontrate da Angel Adelaja nell’avvio di una sua impresa agricola tradizionale. In un’intervista a The Nation, ha spiegato: “ho deciso di investire in agricoltura quando ho realizzato quanto fosse difficile entrare in un settore che dovrebbe essere così accessibile. E se anche per me fosse possibile affrontare queste sfide, lo sarebbe anche per gli altri giovani? Sono stata spinta, allora, dall’esigenza di rendere la vita più semplice agli altri e la mia passione è cresciuta mano a mano che ho iniziato a sfruttare ricerca, innovazione e business per migliorare la sostenibilità del settore”.

    Fresh Direct Nigeria, dunque, si pone l’obiettivo di rendere l’agricoltura semplice e divertente per i giovani, stimolando lo sviluppo di nuove comunità di agricoltori direttamente sul campo e anche in città. L’idea di Adelaja, infatti, è stata quella di puntare sullo urban farming sfruttare tecniche all’avanguardia come l’idroponica.

    Agricoltura fuori suolo nei container

    idroponicaLa produzione di Fresh Direct Nigeria, 100% biologica, si realizza all’interno di alcuni container che si trasformano in piccoli “campi” adatti a produrre vari tipi di ortaggi. Ciascuno di essi è, infatti, una serra portatile ad alto tasso tecnologico (oltre all’idroponica viene utilizzata anche l’agricoltura verticale) adatta a sviluppare la coltivazione direttamente nelle aree urbane, vicino al potenziale consumatore. Questo aspetto in particolare porta a una riduzione dei costi economici e ambientali tradizionalmente associati all’agricoltura come, per esempio, quelli legati al trasporto del cibo.

    L’innovazione per semplificare l’agricoltura

    Oltre a occuparsi della produzione a km0 di prodotti agricoli biologici, Fresh Direct Nigeria sta sviluppando e gestendo alcuni Urban Farm Campus con l’obiettivo di coinvolgere altri giovani agricoltori nigeriani e far conoscere gli strumenti da loro sviluppati. Creano, infatti, tecnologie economiche a basso costo distribuite e vendute direttamente in Nigeria. Secondo i piani della CEO, saranno 10.000 i giovani che potrebbero essere inclusi in questo programma di divulgazione agricola attraverso la tecnologia.

     

    È in particolare la divisione Fresh Direct Technologies ad occuparsi della progettazione di nuove tecnologie che impieghino materiali che si trovano in loco e riciclati. “Noi portiamo una modalità di produzione agricola sostenibile in Nigeria quando temi come la food security, la povertà e l’emigrazione sono all’ordine del giorno”. Unendo, dunque, in un solo progetto l’aspetto di sostenibilità ambientale, economica e sociale i promotori di Fresh Direct vogliono far crescere una rete di giovani agricoltori, garantendo la diffusione di tecnologie sostenibili ed efficaci.

    Foto: facebook.com/FreshDirectNG

    Passaporto friulano e cuore bolognese, Angela vive a Udine dove lavora come giornalista freelance. Per Il Giornale del Cibo scrive di attualità, sociale e food innovation. Il suo piatto preferito sono i tortelloni burro, salvia e una sana spolverata di parmigiano: comfort food per eccellenza, ha imparato a fare la sfoglia per poterli mangiare e condividere ogni volta che ne sente il bisogno.

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