I French Toast sono davvero francesi? Scopriamone le origini e le varianti!

Francesca Di Cesare
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    Alzi la mano chi non ha mai assaggiato il french toast! Evoluzione americana del classico pane tostato, viene inzuppato nell’uovo e poi passato in padella con un filo di burro, prima di essere guarnito con miele, frutta, cioccolato oppure formaggio. Si può gustare infatti sia nella versione dolce sia in quella salata, ed è diventato così famoso da essere preparato in tutto il mondo. Oggi ne esistono numerosissime versioni, dalle più semplici con il latte alle più particolari con la salsa di soia e in questo articolo ve ne faccio scoprire alcune. Prima, però, vediamo qualche accenno sulla sua storia e scopriamo le origini del suo nome!

    Storia, origini e leggende legate al French toast

    Abbiamo già visto nell’articolo sulle ricette del french toast che le origini di questo piatto affondano le proprie radici in epoca romana. Se ne parla infatti nel De Re Coquinaria, documento scritto da Marco Gavio e risalente all’epoca dell’Imperatore Tito, dove vengono descritte le modalità di preparazione di quello che oggi tutti conoscono con il nome di french toast. Dice il testo: “Affettare il pane a pezzi grossi rimuovendo la crosta, intingerlo in una mistura di latte e uova sbattute, friggere in olio bollente, ricoprire con miele e servire”.
    Tra il XIV e il XV secolo la ricetta romana si diffuse poi in Francia, dove ebbe un successo tale da essere menzionata anche nel ricettario di Taillevent, cuoco di corte della famiglia dei Valois.

    Esiste però anche una leggenda legata al nome di questa preparazione, secondo la quale l’appellativo farebbe riferimento a un tale Joseph French, che inventò al ricetta nel 1724 decidendo di attribuirgli il proprio nome: “French’s Toast” e cioè “”il toast di French”. Ma facciamo un passo indietro, e vediamo tutti i modi con cui era chiamata questa preparazione prima di arrivare a quello con cui la conosciamo oggi.

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    Da pain à la romaine a pain perdu: tutti i nomi del French toast nei secoli

    Inizialmente il french toast si chiamava pain à la romaine, perché – come abbiamo visto – si preparava già nell’antica Roma. Dopo essersi diffuso in Francia, però, il suo nome è mutato in tostées dorées e infine in pain perdu, che rispettivamente significato “pane dorato” e “pane perduto” a indicare il fatto che per realizzarlo si utilizzava il pane avanzato. Da questo momento si diffuse come una specialità al 100% francese, e questo è dovuto al considerevole numero di migranti europei che, espatriando verso l’America, hanno presentato questo dolce come una pietanza inventata proprio dai francesi. È qui che avrebbe assunto il termine con cui lo conosciamo oggi, french toast, anche se sono diversi i nomi con cui viene chiamato in giro per il mondo: Pain Dorè in Canada, Pan Francés in Messico, Kizartma Ekmek in Turchia e Poor Knights in Inghilterra, come derivazione di una ricetta tedesca che nel XIV secolo lo aveva rinominato Arme Ritter, che significa appunto “poveri cavalieri”.

    È diventato così famoso che in America viene celebrato il 28 novembre con il French Toast Day, oltre a essere interpretato in numerosissime varianti. Pronti per scoprirne alcune? 

    Le varianti più particolari del French toast

    Ammettiamolo, all’aroma che sprigiona una fetta di french toast è davvero difficile resistere, soprattutto se ricoperto da miele o di crema al cioccolato. Sapevate che in Spagna ne esiste una versione alla cannella chiamata torrija? E che in Giappone il pane viene inzuppato nella salsa di soia? Una cosa è certa: che si tratti di un dolce o di una preparazione salata, la parte croccante di un piatto è sempre l’elemento che gli dà quella marcia in più. E allora preparate il palato, è il momento di scoprire come viene preparato il French toast nel mondo!  

    La torrija

    n.tati.m/shutterstock.com

    In Spagna esiste una versione molto simile al french toast che si chiama torrija. È una specialità dolciaria tipica della Settimana Santa, ma con il tempo è diventata così popolare che oggi si può trovare in qualsiasi periodo dell’anno. La differenza con il classico french toast è che in questo caso le fette di pane vengono inzuppate nel latte anziché nelle uova, e invece di essere passate in padella con il burro vengono fritte nell’olio di oliva. Poi, una volta pronte, sono cosparse da granelli di zucchero e cannella e conservate in frigorifero fino a oltre una settimana

    Dirò la verità, alla vista non si tratta di un dolce particolarmente invitante, e se non mi avessero detto quanto fosse buono probabilmente condizionata dal suo aspetto non l’avrei mai assaggiato. Ma in alcuni casi l’unico modo per farsi sorprendere è lasciare da parte l’apparenza, ed è stato proprio assaporando una fetta di pane inzuppato nel latte che mi sono resa conto che i sapori di quando eravamo bambini sono quelli più semplici, ma anche quelli più buoni. 

    La versione di Hong Kong  

    Dalla Spagna ci spostiamo ora in Cina, dove il french toast viene preparato in un modo davvero molto particolare. Qui le fette di pane sono farcite con il burro d’arachidi come se si trattasse di un sandwich e successivamente immerse nelle uova sbattute. Fritte in olio di semi e infine servite con una noce di burro e latte condensato, miele o sciroppo d’acero, spesso sono accompagnate da una pallina di gelato alla vaniglia che rende il piatto ancora più goloso. 

    La versione Giapponese 

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    E in Giappone? Patria indiscussa del sushi e del sashimi, qui il french toast si può trovare in due versioni: quella dolce con il kuromitsu (uno sciroppo di zucchero giapponese ottenuto dal kurozato, anche conosciuto come “zucchero nero”), oppure quella salata ricoperta di salsa di soia. C’è anche chi li prepara ripieni di kinako, la tipica farina di fagioli di soia tostata, ma a prescindere dalle diverse guarnizioni la principale differenza rispetto al classico french toast è racchiusa nella scelta del pane. Per la versione giapponese si usa infatti il shokupan, una tipologia di pane al latte davvero sofficissimo che ha la caratteristica di assorbire molto bene i liquidi. Spesso, invece delle uova, viene immerso direttamente in una crema pasticcera fatta con uova, panna o latte e zucchero per una versione ancora più ricca. 

    La versione turca

    Terminiamo con la Turchia, dove il french toast viene preparato friggendo il pane nell’olio e senza inzupparlo nel latte, ma nell’uovo. Si chiama Kizartma Ekmek ed è molto frequente trovarlo con marmellate di ogni tipo, oppure con il formaggio in aggiunta al composto di uova per renderlo ancora più saporito. 

    E voi conoscevate queste varianti del french toast? Sareste curiosi di provarne alcune? 


    Immagine in evidenza di: nelea33/shutterstock.com

    È nata e vive in provincia di Verona, dove si è laureata in Lingue per l’editoria. Ha una passione per la pasticceria e il mondo del vino e attualmente sta terminando gli studi per diventare insegnante di yoga. Ama i sapori delicati ma decisi, come quello delle nocciole in un crumble di mele profumato alla cannella. In cucina non devono mancare: amore e un buon dessert.

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