Filiera della carne: nasce l’e-commerce che garantisce la tracciabilità

Angela Caporale
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    Parola d’ordine: tracciabilità, anche e soprattutto nella filiera della carne. È riconosciuto, infatti, come il sistema degli allevamenti intensivi sia responsabile di inquinamento e consumo d’acqua. Un impatto che produce esternalità negative pagate dai consumatori anche in termine di salute, come denunciato dal giornalista Stefano Liberti nel documentario “Soyalism”. Non tutta la carne, però, presenta lo stesso conto al pianeta, lo ha sottolineato lo stesso Liberti: riprendere a dare il giusto prezzo e il giusto valore a questo alimento è una scelta che ciascun consumatore può compiere. Come riconoscere, però, un prodotto sostenibile o coerente con le proprie scelte etiche? Questa è la domanda a cui vuole rispondere Mattia Assanelli, allevatore e ingegnere elettronico che, collaborando con l’azienda di famiglia, ha deciso di realizzare una piattaforma di e-commerce che si chiama Bovì – Carne Genuina. Qui il consumatore può conoscere i produttori, i metodi di allevamento e fare una scelta consapevole. Abbiamo intervistato Mattia per conoscere meglio questa realtà.

    pacco carne ecommerce bovì

    Facebook.com/bovi.carne.genuina

    Un e-commerce che garantisce la tracciabilità della carne

    Come spesso accade quando l’innovazione incontra il mondo dell’agricoltura e dell’allevamento, il motore del cambiamento è un’esperienza personale. Anche nel caso di Mattia Assanelli è così, poiché, nel 2012, lavorava come pianificatore della produzione di un’azienda che operava per la grande distribuzione organizzata. “Dal mio punto di vista interno – spiega – ho visto con i miei occhi quanto alcune dinamiche della GDO strozzino la filiera e generino sprechi. Da qui l’esigenza di realizzare, questa volta a partire dall’azienda di famiglia, un progetto che facesse parlare il consumatore direttamente con l’allevatore, riducendo gli sprechi e dando maggior valore al lavoro di qualità”.

    Così è nata Bovì Carne Genuina, una piattaforma di ecommerce che, all’inizio, proponeva semplicemente l’acquisto della “Bovì Box”, ovvero una porzione di 5 oppure 10 kg di carne di manzo assortita che viene poi gestita e organizzata dalla famiglia. “Lo immagino come un ritorno al passato e a vecchie abitudini – aggiunge Assanelli. – Una volta era normale per le famiglie acquistare un capo dall’allevatore e poi conservare in casa i vari pezzi. Non proponiamo di fare lo stesso, ma ugualmente offriamo alle famiglie l’opportunità, con un click, di assicurarsi carne genuina direttamente dall’allevatore”.

    Filiera della carne: tracciabilità e controllo

    “Non si tratta di una semplice macelleria virtuale, ma di una vera e propria piattaforma che mette in contatto allevatori e consumatori”, spiega il creatore di Bovì. Sul sito, infatti, sono disponibili non soltanto i prodotti dell’azienda di famiglia, ma progressivamente sta crescendo la rete di aziende, quasi tutte a conduzione familiare e capaci di garantire la  tracciabilità dei prodotti, che utilizzano Bovì per vendere la carne.

    “Ci siamo resi conto – aggiunge Assanelli – che per poter offrire un prodotto di qualità è necessario mantenere il controllo totale della filiera”. Tutte le aziende da cui si può acquistare dalla piattaforma vengono presentate una a una e aderiscono ai principi etici di Bovì, che prevedono un allevamento rispettoso del benessere animale e la possibilità per il consumatore che lo desidera di visitare l’azienda. 

    allevamento mucche

    Facebook.com/bovi.carne.genuina

    I criteri di inclusione nel progetto di Bovì sono:

    • conoscenza diretta dell’azienda;
    • gestione familiare;
    • estrema cura ai dettagli e alla qualità;
    • attenzione e priorità al benessere animale;
    • se possibile, limitatissimo o nessun uso di antibiotici e altri medicinali.

    Il programma di allargamento della piattaforma di e-commerce è ancora in corso, tuttavia attualmente è possibile acquistare su Bovì carne di manzo, pollame e suino. “La prima a essere stati coinvolta – racconta l’intervistato – è stata l’Azienda Agricola Cordioli Maurizio, che si impegna nell’allevare animali da cortile, unendo tradizioni contadine a tecniche più contemporanee. In seguito, abbiamo introdotto anche altri alimenti utili per la preparazione della carne, come l’olio o le spezie, a da poco anche prodotti da allevamento suino e tagli singoli di carne come la Fiorentina”.

    salumi

    Facebook.com/bovi.carne.genuina

    Trasparenza è metterci la faccia

    Per poter garantire un prodotto di qualità a un prezzo equo, Bovì scommette sulla trasparenza e sul connubio tra tradizione e innovazione. “Sono convinto che la nostra piattaforma sia un prezioso strumento per attuare una disintermediazione tra consumatore e produttore, ristabilendo una relazione che con la grande distribuzione tende a perdersi”. Ciò si realizza attraverso la possibilità di conoscere di persona gli allevatori, grazie alle storie dei prodotti presentati e raccontati nella loro complessità, ma anche utilizzando i social network per mostrare le persone che operano dietro all’e-commerce.

    “Un concetto per noi fondamentale – specifica Assanelli – è proprio quello di metterci la faccia. Sui nostri canali, trovi i nostri volti, quelli delle nostre famiglie e di tutti gli allevatori della rete perché sono convinta che chiunque lavori bene non abbia paura di mostrarsi”. La comunicazione trasparente è, dunque, parte dell’attività per poter garantire e spiegare al consumatore quello che andrà ad acquistare, qual è il suo valore e il perché del prezzo. Piccoli passi fondamentali nell’ottica di una spesa consapevole. 

     

    Conoscevate già questo progetto?

    Passaporto friulano e cuore bolognese, Angela vive a Udine dove lavora come giornalista freelance. Per Il Giornale del Cibo scrive di attualità, sociale e food innovation. Il suo piatto preferito sono i tortelloni burro, salvia e una sana spolverata di parmigiano: comfort food per eccellenza, ha imparato a fare la sfoglia per poterli mangiare e condividere ogni volta che ne sente il bisogno.

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