Cum Grano Salis

La rubrica contiene gli editoriali di Giuliano Gallini, Responsabile progetti speciali per CIRFOOD, su eventi, notizie e argomenti di particolare importanza per il mondo dell’alimentazione e della cultura gastronomica. Piccoli saggi d’opinione che spaziano dal rapporto inscindibile tra il cibo e i suoi aspetti culturali, alla sostenibilità ambientale, passando dai temi più complessi e delicati della legalità alimentare. Recensioni di eventi artistici e cinematografici si accompagnano infatti a riflessioni su fatti di attualità alimentare, per ribadire un concetto caro al magazine e all’editore: cultura, genuinità e legalità sono i capisaldi di uno stile di vita e alimentare all’insegna della salute e della sostenibilità.
ribasso dei prezzi rapporto agromafie 2018

Le gare della ristorazione pubblica nel 6° Rapporto Agromafie

  La scorsa settimana è stato pubblicato il 6° Rapporto Agromafie, redatto dalla Fondazione “Osservatorio sulla criminalità nell’agricoltura e sul sistema agroalimentare” di COLDIRETTI, presieduto da Gian Carlo Caselli in collaborazione con Eurispes. A Palazzo Rospigliosi a Roma in centinaia hanno assistito all’evento di presentazione dei dati, alla presenza dei ministri Bonafede e Salvini, del

cultura umanistica

La cultura è un fattore propulsivo di libertà?

  Nell’articolo pubblicato il 24 luglio “Le élite non leggono: perché la cultura è così sottovalutata?”, mi lamentavo del prevalere delle culture anti-intellettuali – che considerano inutili (e spesso da svillaneggiare) i libri, la letteratura, lo studio della storia e di altre materie umanistiche, la frequentazione dei musei, l’arte cinematografica e così via – su

le elite non leggono

Cultura e formazione umanistiche per tornare competitivi

  Ci sono sempre state culture (anche in questo caso si chiamano così) anti-intellettualistiche. L’intellettuale, il lettore, il frequentatore di musei, teatri, cinema è da queste culture considerato un benestante nullafacente, un arrogante parassita che guarda il popolo vero, quello che gli sistema le perdite del lavandino, con aria di superiorità e sufficienza. Egli (l’intellettuale)

il discorso del cibo

Cibo e cultura, un legame indissolubile

  Spesso nei miei interventi parlo di cultura, di libri, di lettori, di biblioteche. Che cosa c’entrano con il cibo? Come i cavoli a merenda? No, se si pensa che il cibo è cultura. È una delle maggiori fonti di identità di un popolo, insieme alla lingua. La sua produzione è un atto culturale complesso

italiano sotto attacco

Italiano, oh povero italiano

    Tempo fa nell’articolo “Dillo in italiano”, abbiamo parlato con orrore della moda di sostituire l’italiano con l’inglese, soprattutto nella comunicazione economica ma non solo. Purtroppo al comando ci sono quaranta-cinquantenni con la pancetta e tempie imbiancate, residuati degli anni delle “tre i” e inevitabilmente nostalgici di quei tempi. Speriamo che i giovani ne

la rivoluzione delle api

100 parole per La rivoluzione delle api

    Leggendo “La rivoluzione delle api” di Monica Pelliccia e Adelina Zarlenga mi sono sentito ignorante quanto mai. Ma sono andato avanti fino alla fine, vincendo il senso di umiliazione che a ogni pagina mi diceva: scapperai ancora davanti a un’ape? Spruzzerai di nuovo quel veleno per farla scomparire dalla tua terrazza? Hai capito

Perché i manager dovrebbero leggere di più

    Leggo su un vecchio articolo di pagina 99 a firma di Benedetta Fallucchi, che i manager non leggono libri.  Per la precisione, il 43% dei dirigenti aziendali italiani non legge nemmeno un libro all’anno. Chi legge si limita a saggi di economia (pochi, comunque). La narrativa per i manager è noiosa o inutile.

un gentiluomo a mosca

100 parole per Un gentiluomo a Mosca

    “Un gentiluomo a Mosca” è un romanzo dello scrittore americano Amor Towles edito da Neri Pozza nel 2017, cui voglio dedicare il mio “100 parole” di oggi. La rivoluzione russa è giovane, siamo nel 1922, e il Conte Rostov viene condannato – per la sua appartenenza a una classe sociale corrotta – agli

pil italia

Il Pil dell’Italia e le bugie del mainstream

  Adesso ci dicono che la Spagna sta sorpassando l’Italia. Come reddito procapite! E pare non solo la Spagna: presto ci supererà anche, udite udite, la Slovacchia! Ma negli ultimi anni ci hanno lavato il cervello con l’Italia è ripartita, siamo dei grandi, il pil dell’Italia aumenta: e invece stavamo solo raccogliendo le briciole della

il maestro e margherita

100 parole per Michail Bulgakov

Continuando la mia passeggiata tra i classici non potevo non incontrare “Il Maestro e Margherita” di Michail Bulgakov. Chi non lo conosce? Ebbene: se non lo conoscete correte a leggerlo e mi ringrazierete. Fantastico, veloce, profondo, divertente: indimenticabile. Il Destino è orchestrato dal Diavolo in persona, aiutato dal suo Gatto, che nel pirotecnico inizio ne

economia delle mance

Ancora sui rider, sullo sfruttamento e sulle mance

    Abbiamo già parlato dei rider, che ogni tanto tornano sulle prime pagine dei giornali perché le forme di sfruttamento che subiscono sono sempre più insopportabili. Tuttavia, li vediamo ancora girare con quei tipici scatoloni a zainetto sulle spalle, a cavallo di biciclette le più vecchie, attraversare strade polverose e rumorose, salire su marciapiedi,

100 PAROLE PER JAMES JOYCE

Non sono tanto sadico da consigliarvi di leggere o di riprendere in mano l’Ulisse di James Joyce. Ci sono però dei passaggi in questo testo fondamentale della letteratura del novecento che sono meravigliosi, che è bello sentire risuonare nel nostro animo, e che sono anche divertenti. Ulisse di Joyce: la colazione di Mr. Bloom che

il visionario

L’innovazione dovrebbe essere (anche) al servizio della giustizia sociale?

    C’è un personaggio che spesso fa capolino sui notiziari (chiamo così tutto ciò che veicola notizie, informazioni, balle, che sia sulla carta stampata, sul web o al bar vicino a casa) è che è immancabilmente definito come “Il visionario”. È naturalmente uno degli uomini più ricchi del mondo, ha cominciato a far soldi con Pay

vladimir nabokov

100 parole per Vladimir Nabokov

Se volete moltiplicare le vostre energie potete seguire il consiglio di Vladimir Nabokov. Nel suo più famoso romanzo, il protagonista Humbert Humbert cerca di reggere alla passione per una minorenne con un cocktail a base di gin e succo di ananas. Vladimir Nabokov e il suo “Lolita”: un romanzo irresistibile “Lolita” è un romanzo del

il paradosso dell'economia digitale

“Emergenti, ma sfigati”, ovvero il paradosso della nuova economia digitale

Continuo a saccheggiare vecchi numeri di pagina 99 dove trovo sempre punti di vista originali e informazioni che reggono alle mie verifiche. Roberta Carlini ci racconta di una ricerca inglese sulle classi sociali, che analizzando sette strati di reddito disegna un’immagine realistica della società. Negli altri paesi non sarà proprio come in Inghilterra ma ci

francesco permunian

100 parole per Francesco Permunian

Francesco Permunian è uno dei maggiori scrittori italiani. Per molti anni quasi disconosciuto, recentemente ha avuto importanti riconoscimenti. Credo però che ancora in pochi, dei già pochi lettori di romanzi in circolazione, lo abbiano letto: e allora gli faccio un poco di pubblicità! Francesco Permunian: ironia pungente e descrizioni magistrali Consiglio in particolare “Dalla stiva

Povertà alimentari, povertà culturali

  Recentemente abbiamo parlato di povertà alimentare in Italia e si è acceso un ampio e interessante dibattito. Lo riprendo commentando un recente articolo apparso su Il Post che riporta i risultati di una ricerca nella quale si afferma che “le famiglie più povere mangiano peggio, e preferiscono cibi meno salutari ma non a causa

bohumil hrabal

100 parole su Bohumil Hrabal

  Cari lettori de Il Giornale del Cibo, insieme alla redazione ho pensato di offrirvi il venerdì cento parole per un consiglio di lettura, o per un buon film, in vista del week end. Mi piacerebbe che commentaste le 100 parole per costruire un gruppo virtuale di lettura e cinema, con cui scambiarci opinioni e

la retorica del futuro

Fermate il futuro

  Anche se ho una certa età, non ho nostalgia del passato. Sono curioso del cammino dell’umanità, non mi fanno paura i cambiamenti, continuo a guardare avanti anche se a volte mi sento ridicolo perché penso a progetti il cui orizzonte è spesso oltre la mia aspettativa di vita. Per dirne solo una: a sessantatré