Insalata russa: un mosaico di gusto nelle tavole di tutto il mondo

Monica Face
2 minuti

     

    Non so da voi, ma quando arriva Natale a casa mia tra gli antipasti c’è una cosa che proprio non può mancare ed è l’insalata russa. Si tratta di tante verdure cotte e tagliate a dadini, condite con maionese e uova. Io di solito aggiungo del tonno, ma c’è anche chi preferisce il prosciutto. Di questo piatto, diventato una tradizione per le feste, infatti,   non esiste una versione univoca, ma tante varianti regionali e familiari. Ogni tavola natalizia può vantare la sua interpretazione personale. Prima di condividere con voi la mia ricetta dell’insalata russa, soffermiamoci su qualche curiosità storica e poi vediamo come presentarla in modo elegante e raffinato. 

    Oliver: l’insalata russa che in Russia non si chiama così

    Noi la chiamiamo insalata russa, ma nel Paese d’origine viene chiamata Insalata Oliver, in onore del suo creatore. Siamo nella Russia zarista del XIX secolo e lo chef belga Lucien Olivier, che lavora presso il famoso ristorante Hermitage a Mosca, accosta una serie di ingredienti da servire freddi. La versione originale è un piatto sontuoso, contenente ingredienti ricercati e lussuosi come caviale, carne di gallina, e altre prelibatezze, una composizione ben diversa da quella che molte persone conoscono oggi.

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    Con il passare del tempo, la ricetta originale si è persa, ma il piatto ha continuato a evolversi e diffondersi in tutto il mondo, acquisendo nuove forme e varianti. In molti paesi, l’insalata russa si è trasformata in una miscela più accessibile e quotidiana di verdure e maionese, perdendo alcuni degli ingredienti più esclusivi della ricetta originale. Questo processo di adattamento ha permesso all’insalata russa di diventare un piatto amato e apprezzato in diverse culture, mantenendo però un legame con il suo illustre passato e il suo inventore, Lucien Olivier.

    In Italia, ad esempio, è un classico delle feste, mentre in Spagna, è nota come Ensaladilla rusa, e viene servita come tapas. Ha lo stesso nome anche in Argentina e Uruguay, mentre in Germania si chiama Russischer Salat. Ogni paese aggiunge un tocco personale, rendendo questo piatto un vero e proprio mosaico culinario.

    Le varianti

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    Sebbene ogni famiglia abbia la sua versione, l’insalata russa classica combina verdure fresche e sottaceti, insieme a uova e una maionese delicata, arricchita talvolta da tonno, altre da prosciutto cotto. La scelta degli ingredienti varia a seconda delle tradizioni locali e della stagionalità, ma la maionese rimane un elemento imprescindibile che lega tutti i sapori. 

    Essendo una ricetta che si evolve, questo piatto si è adattato anche a numerosi varianti, tra cui quella vegana, a base di verdure e una maionese preparata con latte di soia, olio di semi, succo di limone e un pizzico di senape. 

    Se poi volete dare un tocco di colore alla vostra insalata russa potete aggiungere una barbabietola: quando viene tagliata rilascia il pigmento rosato che si diffonde facilmente in ambienti acquosi, come la maionese. Ne basterà una per cambiare colore e caratterizzare la vostra insalata. Se poi volete aggiungere croccantezza, potete considerare l’idea di inserire ingredienti come semi di girasole tostati o noci tritate.

    Insalata russa: un tocco di classe per una presentazione creativa

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    A giocare un ruolo decisivo, infine, è la presentazione, soprattutto in occasione delle feste: la presentazione dell’insalata russa può elevare questo piatto da un semplice contorno a un elemento centrale della tavola festiva. Ecco alcune idee per servirla in modo originale e accattivante:

    • Bicchierini monoporzione: servire l’insalata in bicchierini trasparenti o in piccole ciotole di vetro può creare un effetto elegante. Questo non solo facilita la distribuzione durante i pasti di gruppo, ma aggiunge anche un tocco di raffinatezza alla presentazione.
    • Coppapasta per forme simmetriche: utilizzate un coppapasta per formare l’insalata in porzioni circolari o quadrate, posizionandole direttamente nel piatto. Questo metodo è perfetto per una presentazione più formale o per un tocco di classe in un buffet.
    • Decorazioni tematiche: a seconda della stagione o dell’occasione, potete usare formine per creare forme tematiche come stelle, alberi di Natale, cuori o fiori. Questo aggiunge un elemento ludico e festivo alla presentazione.
    • Uso di contenitori non convenzionali: presentare l’insalata in contenitori insoliti, come tazze da tè vintage, cestini da picnic in miniatura, piccoli barattoli di terracotta, o magari cestini di pasta sfoglia può aggiungere un tocco unico e personale.

    Con queste idee, la vostra insalata russa non sarà solo deliziosa da gustare, ma anche un piacere per gli occhi, elevando l’esperienza culinaria e rendendo ogni occasione ancora più speciale.

    Come si conserva? 

    Una volta preparata, l’insalata russa deve avere il tempo di riposare per fare in modo che i sapori si amalgamino. Mettetela quindi coperta con pellicola in frigo per almeno tre ore, estraendola almeno 30 minuti prima di servirla. L’insalata russa va  consumata  fresca e, se dovesse avanzare, potete metterla in un contenitore con chiusura ermetica e conservarla in frigorifero per un paio di giorni. Si sconsiglia la congelazione.

    Insalata russa: la ricetta per le feste e non solo

    Sebbene ogni famiglia abbia la sua versione, l’insalata russa classica combina verdure fresche e sottaceti, insieme a uova e una maionese delicata. La scelta degli ingredienti varia a seconda delle tradizioni locali e della stagionalità, ma la maionese rimane un elemento imprescindibile che lega tutti i sapori. Quella che vi lascio è la mia versione, che da sempre riscuote un enorme successo sulla tavola delle feste. 

    Tatyana Malova/shutterstock.com

    Ingredienti per 6-8 persone

    • 400 g di patate
    • 300 g di pisellini surgelati
    • 200 g di carote
    • 150 g di fagiolini
    • 100 g di cetriolini (facoltativo)
    • 2-3 cucchiai di olio
    • 1 cucchiaino di aceto (di più se omettete i sottaceti)
    • q.b. di sale
    • 300 g di tonno
    • 3 uova
    • 8-10 alici sott’olio
    • 8-10 olive nere
    • 8-10 olive bianche 
    • 250 g circa di maionese 

    Procedimento

    1. Lavate e pelate le carote, spuntate i fagiolini e lessateli separatamente. Cuocete anche i piselli surgelati. In un’altra pentola mettete a bollire le patate con la buccia, scolatele quando saranno morbide, e sbucciatele. Mettete le uova in un pentolino e, dal momento del bollore, calcolate 5 minuti, poi spegnete, scolatele e sbucciatele.
    2. Tagliate tutte le verdure in cubetti e raccoglietele in una capiente ciotola. Aggiungete sale, olio, aceto e lasciate insaporire. Aggiungete anche i cetriolini sottaceto tagliati.
    3. Sgocciolate il tonno e mettetelo in un mixer, aggiungendo un paio di cucchiai di maionese. Frullate tutto fino a ottenere una crema omogenea e aggiungetela alle verdure, mescolando accuratamente. Aggiungete metà delle alici sminuzzate, tenendo le altre per la decorazione. 
    4. Mescolate ancora tutto, aggiungendo altra maionese che servirà per tenere insieme l’insalata. Coprite con una pellicola per alimenti e lasciate insaporire in frigo per almeno tre ore. Trascorso il tempo assaggiate per verificare la sapidità e, qualora fosse necessario, aggiungete altro sale e aceto. 
    5. Disponete l’insalata su un piatto da portata, (in occasione di festività potete aiutarvi con dei piatti natalizi), livellate con il dorso di un cucchiaio cercando per quanto possibile di rendere la superficie liscia. 
    6. Una volta data la forma desiderata, affettate le uova e disponete le fettine lateralmente, alternandole con le olive bianche e nere e le alici arrotolate, per creare un gioco di colori contrastanti. Coprite e lasciate riposare in frigo fino a mezz’ora prima di servire.

    E voi, prepate l’insalata russa come antipasto di Natale o avete l’abitudine di farla anche in altre occasioni?


    Credits immagine in evidenza: DronG/shutterstock.com

     

    Di origini napoletane, è nata e vive a Roma. In passato ha collaborato con vari settimanali, tra cui "Di più"; "Di piùTv Cucina"; "RadioCorriere Tv"; "Onda Tv"; "Messaggero Tv". Oggi invece si dedica anima e corpo al suo blog, "Che cavolo cucino, oggi?". Il suo piatto preferito è la parmigiana di melanzane, "perché è un ricordo d'infanzia e perché", dice, "quando aspettavo il mio bambino avevo sempre voglia di melanzane". Nella sua cucina non possono mancare il pane (che prepara in casa) la frutta e il caffè, "perché altrimenti... il pasto non è finito".

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