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Frutta e verdura che non ti aspetti direttamente a domicilio: Babaco Market

Angela Caporale
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    Era maggio 2020 quando, nel pieno del primo lockdown per via del Covid-19, muoveva i primi passi Babaco Market, start up italiana che porta a domicilio frutta e verdura fresca ma considerata non adatta ad altri canali di distribuzione. Prodotti che per alcuni sono troppo brutti, ma che invece sono al 100% sicuri per il consumo. In due anni, Babaco Market ha “salvato” ben 500 tonnellate di frutta e verdura, e dalla Lombardia si è esteso anche in Piemonte ed Emilia-Romagna. Il successo della start up sta nella capacità di coniugare la ricerca di alternative sostenibili da parte dei consumatori, meglio se direttamente a domicilio, con l’esigenza dei produttori di non sprecare tanti alimenti. Ne abbiamo parlato con Francesca Mori, Marketing Manager di Babaco Market.

    Babaco Market, la start up anti spreco che porta la frutta “brutta” a domicilio

    Il 2020 è stato un anno di profondi cambiamenti anche nell’ambito delle scelte di consumo degli italiani. Come ha fotografato anche il Rapporto Coop realizzato insieme a Nomisma, i consumatori oggi sono molto più sensibili alle questioni ambientali, ricercano prodotti locali e green, che rispettino il Pianeta e i lavoratori. Allo stesso tempo, è esploso il settore dell’e-grocery, ovvero il commercio online di prodotti alimentari, che è cresciuto del 139% tra il 2019 e il 2020, confermando il trend positivo anche nell’anno successivo.

    Babaco Market risponde a queste esigenze con un servizio di consegna a domicilio di box di frutta e verdura fresche e made in Italy, ma non soltanto. Punta anche alla riduzione degli sprechi. Come ci aveva raccontato anche Camilla di Bella Dentro, ogni anno in Italia vengono buttate tonnellate di cibo di qualità perché non corrisponde ai criteri estetici della grande distribuzione. Questi prodotti vengono, invece, recuperati dalla rete di Babaco e finiscono nelle case dei consumatori.

    In due anni, Babaco ha collaborato con più di 100 aziende agricole in tutta Italia. Il servizio è attivo in oltre 300 comuni italiani nelle provincie di Milano, Monza e Brianza, Varese, Torino, Bologna, Parma, Modena Reggio Emilia, Bergamo, Brescia, Pavia, Novara e Como. Sono state 100.000 le persone che, in totale, hanno ricevuto almeno una delle box di Babaco, 100% plastic free. L’idea è che ogni dettaglio della box, dal contenuto al packaging, sia coerente e sostenibile, dimostrando nei fatti come sia possibile compiere scelte alimentari più ecologiche.

     

    Il futuro di Babaco Market vedrà l’estensione del servizio anche in altre Regioni del Nord Italia a partire dal Veneto, ma anche l’ampliamento del catalogo offerto agli abbonati e ai consumatori. Nel frattempo, ci raccontano come l’azione anti spreco già abbracci tutta la Penisola, dalle ciliegie del Piemonte alle zucchine liguri fino alle pesche in Emilia-Romagna, le puntarelle e i broccoli pugliesi e arance, mandarini, clementine e pomodori dalla Sicilia.

    Conoscevi Babaco Market?

    Passaporto friulano e cuore bolognese, Angela vive a Udine dove lavora come giornalista freelance. Per Il Giornale del Cibo scrive di attualità, sociale e food innovation. Il suo piatto preferito sono i tortelloni burro, salvia e una sana spolverata di parmigiano: comfort food per eccellenza, ha imparato a fare la sfoglia per poterli mangiare e condividere ogni volta che ne sente il bisogno.

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