Anche se sei single, cucina per te!

Adriana Angelieri

Mi piace cucinare, ma non per me. Per una persona sola non ne vale la pena!’. Troppo spesso sento ripetere questa frase e sempre con un forte rammarico.

Tra persone separate, divorziate, vedove, anziane, cuori solitari e studenti fuori sede, quelli che si nutrono in solitudine sono tantissimi e spesso vivono in condizioni psicologiche ed esistenziali svantaggiate.Non cucinare significa alimentarsi soprattutto o esclusivamente con salumi, formaggi, scatolette, pane in eccesso, cibi pronti e junk food di vario genere.Sono pasti monotoni, freddi, ipercalorici, sbilanciati, per niente consolatori e deprimenti dal punto di vista gastronomico. Se sei un persona sola, probabilmente hai delle difficoltà in più.

Almeno cucina per te, non fare il cornuto bastonato.

Siciliana trasferita a Bologna per i tortellini e per il lavoro. Per Il Giornale del Cibo revisiona e crea contenuti. Il suo piatto preferito può essere un qualunque risotto, purché sia fatto bene! In cucina non devono mancare: basilico e olio buono.

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