Gialla, bianca, percoca e tabacchiera: ecco le tipologie di pesche più diffuse

Monica Face
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    Ho un ricordo, anzi due che riguardano le mie estati nella casa al mare. Il primo è vedere mio padre che a fine pasto taglia una pesca, la mette nel bicchiere, la innaffia con il vino, rigorosamente bianco, aspetta una decina di minuti e poi se la gusta, sollevando la frutta con lo stuzzicadenti e bevendo subito dopo. Improvvisava così un dolce estivo: la pesca con il vino. L’altro è legato al periodo delle conserve, in cui mia madre si metteva a sbucciare e cuocere qualcosa come 20 o 30 chili di pesche per fare la confettura per tutto l’inverno. Per me che sono golosa di frutta, vedere questo frutto al mercato è semplicemente sinonimo di estate. Perciò oggi vi parlo delle varietà di pesche, suggerendovi, come sempre, qualche sfiziosa ricetta.

    Varietà di pesche: conosciamole meglio

    Se ne trovano da fine maggio ad autunno inoltrato: le più note sono gialle, altre bianche e alcune persino schiacciate. Ecco quali sono le più diffuse varietà di pesche presenti in Italia.

    Pesca gialla

    È il simbolo dell’estate, la più nota, e perchè no, forse anche la più bella. Prende il nome dal colore della sua polpa, di un giallo vivace che tende a scurirsi fino a diventare rosso nelle vicinanze del nocciolo mentre la buccia appare giallo-aranciato. I principali paesi produttori sono Italia, Spagna, Grecia, Marocco, Turchia, Cile e Argentina. Il sapore varia da dolce a lievemente acidulo, con un’elevata succulenza.

    Pesca bianca

    Esternamente è molto simile a quella gialla, con buccia di colore biancastro e decise striature di rosso, mentre la polpa è appunto bianca e filamentosa. Benché sui banchi del mercato si inizi a vedere qualche varietà precoce già a giugno, il periodo di maturazione è tra luglio e settembre. La coltivazione è diffusa in tutte le regioni e particolarmente concentrata in Campania e in Emilia-Romagna, dove la “Maria Bianca” è una della quattro specie a polpa bianca ad aver ottenuto l’IGP.

    Pesca nettarina

    pesca noce

    Alexander Rutz/shutterstock.com

    Detta anche pesca noce, è un frutto nato in Cina e diffusosi poi in Europa e in Asia. Ne esistono di due varietà, una bianca e una gialla, entrambe con la buccia priva delle tipica peluria delle pesche, in quanto rimane liscia e rossa; di sapore la polpa,molto succosa. oscilla tra il dolce e l’acido a seconda della varietà.

    Pesca percoca

    Viene coltivata principalmente nel sud Italia, in particolare tra Campania, Puglia e Calabria ma anche in Emilia Romagna. La caratteristica di questa pesca è di avere la polpa dolce, molto soda e compatta, ben attaccata al nocciolo. È la varietà migliore per realizzare confetture e pesche sciroppate o da gustare a pezzi in un bicchiere con il vino. Tra le differenti varietà, famosa è la Percoca col Pizzo, tipica della zona di Napoli.

    Pesca tabacchiera

    pesca tabacchiera

    Sea Wave/shutterstock.com

    Piccola e leggermente schiacciata, dalla polpa bianca dolce molto più delle classiche pesche sferiche, la Tabacchiera, detta anche Saturnina, è particolarmente diffusa in Sicilia e in Calabria. Rappresenta una tra le varietà più dolci.

    Pesca merendella

    Se vi trovate a trascorrere le vacanze estive tra la Calabria  e la Sicilia, recatevi in un mercato per assaggiare la pesca merendella, tipica di queste zone. Pelle liscia, biancastra tendente al verde, con qualche striatura di rosso, dalla polpa bianca o gialla a seconda della varietà, ma in entrambe i casi molto succosa e dolce. Arriva a maturazione  tra la metà di luglio e agosto: essendo molto delicata, tuttavia, risulta difficilmente trasportabile e per questo ha scarsa presenza nel resto dei mercati italiani.

    Pesca di Bivona

    pesca bivona

    lauro55/shutterstock.com

    Restiamo in zona Sicilia, in particolare Agrigento, dove è molto diffusa la pesca di Bivona, detta anche Montagnola, qualità IGP. Tonda di forma, dalla pelle biancastra screziata di rosso, ha una polpa dolce, soda e succosa.

    Pesca tardiva di Leonforte o settembrina Igp

    Quando pensate che l’estate sia finita e che non si trovano più pesche, ecco che arrivano le tardive di Leofronte, dette settembrine, appunto perchè maturano quasi in autunno. Se il frutto apparentemente sembra essere poco invitante, di forma non perfettamente sferica, il profumo invece vi colpirà, così come anche la polpa gialla, soda e dolce, perfetta per le confetture.

    Pesca di Verona

    Anche in questo caso si tratta di una varietà con marchio IGP, prodotta quindi solo nella zona di Verona, il cui disciplinare indica 22 varietà, rigidamente controllate in base alla pezzatura, colore, grado zuccherino e trasportate in appositi imballaggi per non alterarne le caratteristiche organolettiche. Le diverse varietà sono raggruppate rispetto al periodo di maturazione e suddivise in precoci, medie e tardive.

    Ricette con le pesche

    Ora che abbiamo individuato alcune tra le più comuni tipologie di pesche, entriamo nel dettaglio di qualche sfiziosa ricetta per gustarle al meglio.

    Sbriciolata alle pesche

    sbriciolata alle pesche

    Pixel-Shot/shutterstock.com

    Per realizzare questo dolce non avete bisogno di grandi elettrodomestici, ma vi basteranno le vostre mani, anzi, meglio ancora, solo le dita.

    Ingredienti per 8 persone

    • 500 g di pesche gialle
    • 300 g di farina
    • 70 g di zucchero
    • 100 g di burro
    • 1 uovo
    • 1 bustina di lievito per dolci
    • 1 pizzico di sale
    • q.b. di zucchero a velo

    Procedimento

    1. Fate ammorbidire il burro. Sbucciate le pesche, tagliatele in pezzi e mettetele in una ciotola con un paio di cucchiai di zucchero. A parte, in una capiente ciotola, setacciate la farina, unite l’uovo, lo zucchero rimasto, il lievito e un pizzico di sale. Iniziate a mescolare con un cucchiaio, unite il burro ammorbidito e impastate con la punta delle dita. L’impasto infatti non dovrà essere compatto, ma… sbriciolato, appunto!
    2. Prendete una tortiera con l’apertura a cerniera e rivestitela di carta forno. Distribuite 2/3 dell’impasto sul fondo cercando di coprire tutta la superficie, sistemandolo in maniera uniforme in modo che l’impasto sia alto almeno un centimetro. Con la punta del pollice schiacciate il bordo che deve rimanere più compatto.
    3. Distribuite le pesche uniformemente su tutta la superficie, quindi, versate la rimanente parte dell’impasto a pioggia fino a coprire tutta la frutta.
    4. Infornate a forno caldo a 180° C per 25 minuti, poi estraete e lasciate freddare. Trasferite delicatamente su un piatto da portata, sollevandola con la carta forno. Una volta poggiata, eliminate la carta forno. Spolverizzate con zucchero a velo e servite.

    Sformatini alle pesche

    sformatini alle pesche

    Africa Studio/shutterstock.com

    Piccoli e deliziosi, questi sformatini alle pesche sono perfetti per un fine pasto goloso.

    Ingredienti per 4 persone

    • 4 pesche percoche
    • 60 g di zucchero
    • 2 uova
    • 1 pizzico di sale
    • q.b. di zucchero a velo

    Procedimento

    1. Per prima cosa, lavate e asciugate le pesche, privatele della buccia e tagliatele in pezzi grossolani, tranne una che vi servirà per la decorazione finale. In una capiente ciotola versate lo zucchero, le uova e sbattete leggermente fino a rendere spumoso. Inserite poco sale, mescolate e infine unite la polpa di pesca.
    2. Amalgamate bene e versate il composto in 4 stampini imburrati. Infornate a forno caldo a 180° C per almeno 35 minuti. A cottura ultimata, sformate, spolverizzate con zucchero a velo e decorate con la pesca rimasta e tagliata in fettine, mettendone due o tre su ogni pirottino.

    Bibita alla pesca percoca

    bibita alla percoca

    Ekaterina Kondratova/shutterstock.com

    Dissetante e gustosa allo stesso tempo: con la pesca percoca potrete prepare un’ottima bibita da tenere in frigo.

    Ingredienti per 4 persone

    • 4 pesche percoca
    • 1 limone
    • 4 cucchiai di zucchero
    • 1 l di acqua
    • qualche fogliolina di menta

    Procedimento

    1. Per prima cosa, sbucciate le pesche e tagliatele in pezzi grossolani, tranne una. Mettetele nel frullatore con il succo di limone, lo zucchero e un bicchiere di acqua. Azionate e frullate tutto. Trasferite il composto in una brocca da un litro e aggiungete altra acqua.
    2. Unite l’ultima pesca, lavata, tagliata in fettine sottili con la buccia. Coprite e mettete in frigo a raffreddare. Al momento di bere, servite mettendo qualche pezzo di pesca anche nel bicchiere e decorando con qualche foglia di menta.

     

    Anche a voi l’arrivo della pesca su banchi del mercato fa pensare all’estate? Quali varietà preferite e come consumate questo gustoso frutto? Scrivete e fateci sapere.

    Di origini napoletane, è nata e vive a Roma. In passato ha collaborato con vari settimanali, tra cui "Di più"; "Di piùTv Cucina"; "RadioCorriere Tv"; "Onda Tv"; "Messaggero Tv". Oggi invece si dedica anima e corpo al suo blog, "Che cavolo cucino, oggi?". Il suo piatto preferito è la parmigiana di melanzane, "perché è un ricordo d'infanzia e perché", dice, "quando aspettavo il mio bambino avevo sempre voglia di melanzane". Nella sua cucina non possono mancare il pane (che prepara in casa) la frutta e il caffè, "perché altrimenti... il pasto non è finito".

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