Strano Mestiere Il Giurato Assaggiatore!

Adriana Angelieri

Lo scorso weekend Martino ha fatto da giurato in un concorso gastronomico organizzato dall’Istituto alberghiero di Virgilio Titone di Castelvetrano – Selinunte dal tema ‘Tra mare e terra, viaggio attraverso i sapori e le culture del Mediterraneo’. Alle prese con i piatti creati da tanti giovani studenti aspiranti cuochi, ci racconta com’è andata…GdC: Com’è fare il giurato in un concorso di giovani cuochi in erba? Martino: Mi fa piacere partecipare a questi eventi perchè è un occasione per lavorare assieme a ragazzi molto giovani. Chi, come me, non ha figli, non insegna e non fa un altro lavoro a contatto con i teenagers rischia di perdere di vista il mondo giovanile, o, peggio, di associarlo agli eventi negativi che la cronaca non manca mai di consegnarci come bullismo eccetera. Le buone notizia, si sa, non fanno notizia.Invece per una volta vorrei dare voce a una buona notizia: quella che esistono anche ragazzi come quelli che ho avuto la fortuna di incontrare a Selinunte: bravi, motivati, con un approccio così appassionato alla professione di cuoco. Sono giovanissimi e non so quanti di loro faranno veramente questo lavoro. Ma la passione l’ho vista. Si coglieva concretamente non solo nei piatti che hanno preparato, ma anche nella loro emozione, nella nel loro comportamento in cucina, nei discorsi che abbiamo fatto insieme dopo la conclusione del concorso.GdC: Sembra proprio un quadro roseo e promettente, proprio nessuna nota stonata?Martino: Il lato negativo è la delusione di quelli arrivati ‘quarti’, cioè non piazzati tra i primi tre. Ho visto qualche muso lungo e mi è molto dispiaciuto. Devo dire però che erano più contrariati i loro docenti, i ragazzi hanno accusato il colpo ma l’hanno smaltito anche rapidamente con un passaggio in discoteca.GdC: C’è da imparare sulla gastronomia anche valutando dei ragazzi ancora alle prime armi?Martino: E’ stato molto interessante osservare giovani di varie parti d’Italia e d’Europa lavorare insieme. Lo standard era molto elevato per tutti. Certo, anche se tutti presentavano un’ottima tecnica, non ho potuto fare a meno di farmi colpire da qualche talento con una marcia in più. Qualcuno farà strada, ne sono certo, e gli altri avranno tutto il tempo di raggiungerli.GdC: Com’è ricoprire il ruolo del giudice? Non sembra male assaggiare tanti piatti creati apposta per te con il massimo impegno… Martino: E’ divertente e un po’ faticoso. Pensa che in un lungo pomeriggio da mezzogiorno alle 20, ho dovuto degustare e giudicare 18 piatti di altrettanti concorrenti. Bisogna essere concentrati, anche se c’è un pubblico che ti guarda, e arrivare all’ultimo piatto come se fosse il primo, senza lasciarsi condizionare dalla sazietà. Questo è molto importante. Ma soprattutto in queste occasioni è sempre presente, in sottofondo, lo ‘stress del giudizio’.Si è consapevoli di svolgere un compito che per i ragazzi è importantissimo e bisogna essere assolutamente equi. Si hanno di fronte giovani che si sono preparati per mesi a questo momento e sono carichi di aspettative. Il giudizio deve essere il più possibile sereno, equilibrato e purtroppo severo. Solo così può essere giusto. Non bisogna dimenticare che sono concorsi e vanno premiati i migliori.GdC: Va bene la severità, ma su che parametri ti basi effettivamente per giudicare qual è il risultato migliore di una sfida all’ultimo piatto?Martino: In questo, come in altri concorsi di cucina creativa, ogni giurato esprime giudizi sull’aspetto estetico del piatto, l’accostamento dei colori, la piacevolezza al palato, gli aspetti tecnici (cottura, sapidità, uso delle spezie, temperatura). Ovviamente la creatività, l’aderenza al tema proposto e l’originalità della sua interpretazione.Qualche notizia sul concorsodi Antonio Barone.In occasione della celebrazione del proprio anniversario di costituzione, l’IPSSAR (Istituto Professionale per i Servizi Alberghieri e Ristorazione) Virgilio Titone di Castelvetrano – Selinunte, ha organizzato il Concorso del Decennale dell’Istituto intitolato ‘Tra mare e terra, viaggio attraverso i sapori e le culture del Mediterraneo’, con la collaborazione tecnica dell’Itinerario Culturale del Consiglio d’Europa – La Rotta dei Fenici.Il concorso svoltosi nei giorni 11 e 12 Marzo 2009 ha visto la partecipazione di 16 Istituti Alberghieri provenienti da Italia, Spagna e Francia, nello specifico: Lanzo Torinese (TO), Arma di Taggia (IM), Salsomaggiore (PR), Castelfranco Veneto (TV), Riccione (RM), Senigallia (AN), Rosignano Solvay (LI), Fiuggi (FR), Bari, Paola (CS), Messina, Palermo ‘Cascino’, Sciacca (AG), Erice (TP), Santa Pola (Comunidad Valenciana), Bastia (Corsica).I ragazzi selezionati dagli istituti partecipanti si sono sfidati nei tre intensi e divertenti concorsi di Ricevimento (dal titolo L’addetto al front office, promotore del proprio territorio), Cucina (intitolato Il pesce azzurro incontra l’olio d’oliva) e SalaBar (denominato Agrumi forever). Le prove si sono svolte presso l’Hotel Admeto di Marinella di Selinunte e la sede dell’IPSSAR di Castelvetrano. Le Giurie delle tre sezioni del Concorso sono risultate molto qualificate ed hanno contribuito al successo della manifestazione. I Presidenti delle Giurie sono stati rispettivamente: Camillo Degli Esposti per il Concorso di Ricevimento, Martino Ragusa per il Concorso di Cucina e Salvatore Arcidiacono per il Concorso di Sala Bar.E’ stato molto interessante vedere come giovani non ancora maggiorenni hanno affrontato le rispettive prove con grande professionalità e capacità creativa, cimentandosi in compiti che nel mondo del turismo sono quotidianità ma in cui occorre mettere tanto cuore. L’amore per la propria attività è stato proprio l’elemento distintivo che ha accomunato gli oltre 100 partecipanti seguiti con molta attenzione da docenti e dirigenti accompagnatori. Sullo sfondo la profonda mediterraneità che ha ispirato i giovani nelle varie prove.Hanno vinto per la cronaca Amedeo Beretta dell’IPSSAR di Riccione con il piatto dal titolo ‘Quel che il mare ci offre’ nel Concorso Cucina; Giada Tribuzio dell’IPSSAR di Fiuggi nel Concorso Ricevimento; Martina Cerin dell’IPSSAR di Castelfranco Veneto (TV) con il cocktail ‘Sweet Heaven’ nel Concorso Sala Bar-cocktail. Ma desideriamo segnalare i piazzamenti nel Concorso cucina di Abraham Perez Llorente dell’I.E.S. di Santa Pola – Alicante (Spagna) e di Luigi Delia dell’IIS di Messina, distanziati ognuno dall’altro di solo 1 punto; il 3° posto di Jean Baptiste Paoli del Lycèe Scamaroni di Bastia nel Concorso Ricevimento ed i piazzamenti nel Concorso di Sala Bar di Maria Ragusa dell’IPSSAR Cascino di Palermo con il cocktail ‘La Rotta dei Fenici’ e di Règis Albertini del Lycèe Scamaroni di Bastia.

Siciliana trasferita a Bologna per i tortellini e per il lavoro. Per Il Giornale del Cibo revisiona e crea contenuti. Il suo piatto preferito può essere un qualunque risotto, purché sia fatto bene! In cucina non devono mancare: basilico e olio buono.

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