Piemonte: le terre dove nasce il barolo

Redazione

di Alexander Màscàl.  Siamo in Piemonte, in provincia di Cuneo, nelle Langhe albesi, sulle colline dove nasce il pregiato vino Barolo e il nostro weekend enogastronomico ci conduce in cerca di questo vino e della sua storia.Qui troviamo una località formata da due agglomerati: Grinzane Cavour e Gallo Grinzane. Basta raggiungere la periferia per essere nella località di Gallo Grinzane, dove a dominare non è un castello, ma la grande insegna della storica azienda Sebaste.Negli anni attorno al 1880, Giuseppe Sebaste era un semplice garzone di pasticciera ad Alba, la capitale langarola. Lasciato il lavoro di garzone si mette in proprio e inventa il torrone piemontese sostituendo le mandorle del tradizionale dolce natalizio con le nocciole. Con un carretto si mette a girare per le Langhe a vendere il prodotto in occasione delle fiere. Nel 1885 fonda il torronificio Sebaste. Nel tempo l’azienda si rinnova continuamente seguendo il progresso e nuovi macchinari sostituiscono l’antica manualità, per fare fronte alle richieste di mercato, ma restando fedele all’antica ricetta.Ma la nostra meta è la "Cantina del Conte" dove ci attendono per le degustazioni.Ritorniamo nel centro di Grinzane Cavour dominato dall’imponente castello costruito tra il XI e il XIII secolo, appartenuto a Camillo Benso Conte di Cavour che qui vi dimorò dal 1832 al 1849 e che lo trasformò in un importante centro di produzione dei vini locali. Attualmente ospita il Museo Etnografico e l’Enoteca Regionale, un prestigioso ristorante e l’interessante Sala delle Maschere, che ospita convegni e incontri, con il soffitto a cassettoni ricoperto da 157 tavolette dipinte. Nel museo si possono vedere ambientazioni del ‘600 e dell’800, la distilleria del ’700, contadinerie da cortile, la bottega del bottaio e altro materiale sulla vita contadina di un tempo.Raggiungiamo la nostra meta. Dietro il castello troviamo la storica “Cantina del Conte”, "creata" da Sergio Pelissero, coadiuvato dalla moglie Severina e dai figli Massimo, Gianfranco e Daniela, trasformata in enoteca, grapperia, bottega di prelibatezze in cui è possibile acquistare i tipici prodotti di Langa. Questa antica cascina di proprietà dei Conti di Cavour fu acquistata da Francesco Pelissero, nel 1921, dalla marchesa Adele Alfieri di Sostegno, nipote del famoso Camillo Benso Conte di Cavour. La struttura comprende una sala dove si può sostare per una degustazione a base di vino, pane e salumi, tome, acciughe, torrone, torte di nocciole e altre prelibatezze locali. Pelissero è anche produttore di vini Dolcetto, Barbera d’Alba, Nebbiolo, Barolo, e di ottime grappe ottenute con la distillazione delle sue uve.Gentile, affabile, sorprenderà anche voi con la sua ospitalità, ma anche con la sua cultura sul vino e sulla grappa! E non sorprendetevi se cuocerà per voi il pane, vi preparerà deliziosi stuzzichini ottimi con i suoi eccellenti vini e vi spiegherà come nasce la vite e come diventa… vino. E’ un libro aperto sull’enologia, non mi stancherei di ascoltarlo, ma l’altra meta è la visita alla loro locanda che si trova a pochi metri dalla “Cantina”. L’ambiente è rustico, caldo e accogliente. Immagino che si possa trascorrere un’indimenticabile notte in questa struttura fine ‘800, recentemente ristrutturata in modo “scenografico”, con camere singole, doppie e suites a disposizione per chi vuole provare l’emozione di dormire sopra letti a baldacchino, in stanze arredate con mobili d’epoca e al risveglio, dalla finestra, ammirare uno stupendo panorama che si estende dai vigneti del Barolo, sino alle Alpi.Il giorno sta per finire e a malincuore lasciamo i Pelissero, ma ci proponiamo di ritornare presto per ascoltare Sergio raccontare storie di… vino e gustare i deliziosi stuzzichini di Severina. 

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