Italia ad Expo

Italia ad Expo: eccellenze inimitabili, identità inconfondibili

Redazione

Ogni Paese partecipante ad Expo Milano 2015 ha un suo Padiglione, ovvero un edificio, di solito architettonicamente molto bello e originale, che rappresenta, sotto molteplici punti di vista, il paese stesso. Alla nazione ospitante, invece, non è stato dedicato un singolo spazio espositivo per un singolo edificio ma l’intero Cardo, l’asse Nord-Sud secondario del sito espositivo. I 350 metri del viale si sviluppano dalla Lake Arena, a nord, fino all’Open Air Theatre, a sud. Percorrendo questo sentiero troverete come primo edificio Palazzo Italia, un’elegante struttura bianca di circa 13.000 metri quadrati; segue una zona nord dedicata alle Regioni italiane, il Padiglione dell’Unione Europea, Piazza Italia con il Padiglione della Regione Lombardia, ubicato all’incrocio con il Decumano, e, infine una zona sud dedicata alle imprese del made in Italy e a Coldiretti.  

 

La Lake Arena e l’Albero della Vita

 

Lake Arena

Il tema della partecipazione italiana ad Expo Milano 2015 è “Vivaio Italia”, ed è proprio all’interno di questa grande metafora del vivaio che è stata pensata da Orgoglio Brescia, un consorzio di imprese locali, la grande struttura in legno e acciaio alta 37 metri che costituisce l’Albero della Vita. La Lake Arena si trova a nord del sito espositivo ed è uno dei quattro punti cardine agli estremi del Cardo e del Decumano; con i suoi 90 metri di diametro è il più grande spazio aperto dedicato ai visitatori.

Circondato da gradinate e da circa 100 alberi disposti su tre file concentriche, da questo grande bacino d’acqua sboccia quello che, più che un albero, assomiglia ad un grande fiore che, ogni ora, regala emozionanti spettacoli fatti di giochi di luce, effetti speciali, fuochi e musiche. Di giorno, si possono ascoltare cinque brani italiani contemporanei particolarmente significativi, mentre la sera gli spettacoli sono accompagnati da “Tree of Life Suite”, coinvolgente brano appositamente composto dal Maestro Roberto Cacciapaglia.

 

Vivaio Italia

 

Palazzo Italia
Proseguendo verso sud, il primo Padiglione che si incontra è Palazzo Italia, il cuore dell’intero spazio espositivo del Padiglione Italia, destinato a rimanere anche nel periodo post-expo. Il progetto è stato concepito dallo studio Nemesi, seguendo il concetto ispiratore del direttore creativo Marco Balich: quella dell’Italia come Vivaio di energie nuove.

La potenza del Saper Fare
Palazzo Italia accoglie al suo interno una mostra sull’identità italiana. L’esposizione, molto coinvolgente ed interessante, si sviluppa su tre piani. Il primo piano è dedicato alla Potenza del saper fare: 21 italiani raccontano storie di professionalità e innovatività: idee originali che hanno permesso a questi personaggi di trovare soluzioni facendo impresa.

La potenza del futuro
Il secondo piano è dedicato alla Potenza della bellezza: passando attraverso la stanza degli specchi si potranno ammirare 21 panorami e 21 capolavori architettonici italiani. Infine, l’ultimo piano è dedicato alla Potenza del limite, inteso non come ostacolo ma come sfida e incentivo a dare il meglio, e alla Potenza del futuro.

Vivaio Italia
Inoltre, è stato ricostruito, con l’aiuto dell’Orto Botanico di Padova, un vivaio che raccoglie 21 piante rappresentative delle regioni italiane: la biodiversità è infatti la caratteristica allo stesso tempo più peculiare e più affascinante dell’Italia. Nel Bel Paese, la biodiversità non si esprime però solamente in termini di peculiarità naturali ma anche di differenze culturali e gastronomiche; ecco perché, all’interno di Palazzo Italia si può ammirare anche una rappresentazione dei più grandi e tradizionali mercati ortofrutticoli d’Italia.

 

L’Italia delle Regioni e dei Territori: le eccellenze italiane

La zona Nord del Cardo, dopo Palazzo Italia, è dedicata alle Regioni e ai territori italiani. Incontrerete quindi, per esempio, uno spazio dedicato alla Regione Campania, uno riservato alla Regione Abruzzo, uno per l’Umbria. Ogni Regione Italiana esporrà, per un minimo di una settimana fino ad un massimo di sei settimane, le proprie eccellenze agricole e enogastronomiche e presenterà il proprio pensiero sul tema di Expo Milano 2015, Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita. Infatti, uno degli scopi del Padiglione Italia è valorizzare le eccellenze italiane, la varietà, la ricchezza e la biodiversità dell’Italia.

Non solo, lungo il Cardo vengono anche presentati il concetto di filiera corta e di sostenibilità. Uno spazio è infatti dedicato alla più grande organizzazione agricola italiana ed europea che esprime le eccellenze delle filiere di prodotto della dieta mediterranea.  Inoltre, uno spazio è stato dedicato anche all’eccellenza del vino. Il Padiglione del Vino, curato da Vinitaly, si sviluppa su due piani: al piano terra, il visitatore si troverà immerso in un’esperienza sensoriale del prodotto, esperienza che vedrà coinvolto principalmente l’olfatto.

Il gusto e la vista saranno invece i due sensi che verranno sollecitati al primo piano. Questo spazio è stato organizzato per Regioni, ciascuna delle quali propone le proprie eccellenze in termini di produzione vinicola; il visitatore potrà assaggiare vini di ogni regione italiana, guidato dai consigli di esperti sommelier. Quindi, per esempio, se vi recate nella sezione dedicata alla Campania potrete concedervi un fruttato bicchiere del miglior Falanghina; se siete amanti del rosso, la destinazione sarà invece sicuramente la Sicilia per gustare un robusto DOC Malvasia delle Lipari; se amate le bollicine, allora un brioso Prosecco di Conegliano-Valdobbiadene in Veneto sarà la vostra scelta.

 

Il pane: The Golden Ear

Il titolo scelto dall’Unione Europea per la sua partecipazione ad Expo Milano 2015 è Coltivare insieme il futuro dell’Europa per un mondo migliore. L’Unione Europea quindi presenta l’alimento principe e comune a tutti i cittadini europei: il pane. Nutrire il pianeta però vuole dire molto più che occuparsi solamente di alimentazione: per coltivare il mondo serve anche sostenibilità, ricerca e sviluppo. La simbiosi fra innovazione e tradizione è raccontata in maniera metaforica attraverso la storia di Sylvia, scienziata, e Alex, agricoltore.

E voi, avete già visitato il Palazzo Italia e le altre strutture del Cardo? Tra i sapori e le bellezze che caratterizzano la nostra identità, cosa vi ha resi più orgogliosi?

Lascia un commento