Napoli: arte, storia, colori e sapori

Redazione

Vedi Napoli e puoi muori?Forse non è proprio così dato che questo post è postumo ad un bellissimo week end passato nella capitale partenopea.Personalmente sono affezionatissimo a questa pazzesca città, rumorosa, sgargiante, colorata, non tranquilla e… tutto il resto che si può aggiungere.Le tappe sono quasi obbligate: Galleria Umberto, Piazza del Plebiscito, Palazzo Reale, il castelnovo, Via Caracciolo e dulcis in fundo, la vecchia Napoli.La scelta di cercare un albergo nei pressi del centro storico è stata dettata proprio dalla necessità di passare più tempo possibile nei vicoli e vicoletti tra negozi di rigattiere, di coloratissima e squisita gastronomia tipica e ristoranti e pizzerie storiche.Pranzo a base di…. pizza (guarda un pò) di vari gusti: salsiccia e friarielli, margherita e altre. La scelta è ricaduta sulla pizzeria Sorbillo in via dei Tribunali. Chi la conosce sa di cosa parlo.Dolce e caffè da L.U.I.S.E. e Caffè del Professore in via Roma e poi un’ interminabile scarpinata per negozi e negozietti che effettivamente si è rivelata utile per prepararci alla cena ma distruttiva per le nostre gambe :)Cena a base di pesce da Lombardi e fine serata all’Intramoenia di Piazza Bellini.Ancora una volta ho avuto la conferma che, tra i tanti difetti di questa città, emerge un pregio rilevante: ricettività di buona qualità a prezzi contenuti. Insomma a Napoli con qualche euro si mangia davvero bene e si dorme dignitosamente a dispetto di tante altre città o cittadelle (compresa la mia) dove hai necessità di parecchi euro in più per passare un week end discreto.Il giorno successivo rientrando a Matera abbiamo deviato per Bella (Pz) per pranzare nell’ottima Taverna del Pastore a base di prodotti e piatti tipici della ns. regione.

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