La giungla dei marchi: Igp

Adriana Angelieri

Il marchio di Indicazione Geografica Protetta (IGP) esprime il legame con il territorio di un prodotto agroalimentare.
Esso viene attribuito a quei prodotti che devono una determinata qualità, la reputazione o qualche altra caratteristica alla zona di produzione. Per ottenere questo marchio, almeno una fase del processo produttivo deve avvenire nell’area geografica determinata per legge e il produttore deve seguire regole severe stabilite nel disciplinare di produzione, il cui rispetto è garantito da uno specifico organo di controllo.

Ecco le definizioni equivalenti negli altri paesi europei

Austria g.g.A geschützte geographische Angabe
Belgio IGP Indication Géographique Protégée
Danimarca BGB Beskyttet geografisk betegnelse
Germania g.g.A geschützte geographische Angabe
Grecia ΠΓΕ Προστατευοµενη Γεωγραικη Ενδειξη
Finlandia SMM Suojattu maantieteellinen merkintä
Francia IGP Indication Géographique Protégée
Irlanda PGI Protected Geographical Indication
Italia IGP Indicazione geografica protetta
Lussemburgo IGP Indication Géographique Protégée
Olanda BGA Beschermde Geografische Aanduiding
Portogallo IGP Indicação Geográfica Protegida
Regno Unito PGI Protected Geographical Indication
Spagna IGP Indicación Geográfica Protegida
Svezia SGB Skyddad geografisk beteckning
Ungheria OFJ Oltalom alatt álló földrajzi jelzés

Siciliana trasferita a Bologna per i tortellini e per il lavoro. Per Il Giornale del Cibo revisiona e crea contenuti. Il suo piatto preferito può essere un qualunque risotto, purché sia fatto bene! In cucina non devono mancare: basilico e olio buono.

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