Fai piatti innovativi o piatti scarabocchiati?

Adriana Angelieri

Chi è convinto di fare cucina creativa dovrebbe chiedersi se per caso non faccia cucina raffazzonata. Che è davvero tutta un’altra cosa. Per molti basta avere in casa un po’ di granella di pistacchio, una confezione di Filadelfia, un mazzetto di rucola, 4 pomodori pachino, la glassa al balsamico, una busta di salmone e un pacco di riso Venere per sentirsi autorizzati a portare a tavola un piatto di cucina sicuramente estemporanea ma senza alcun diritto di chiamarsi creativa. A questo proposito, si può azzardare unparagone con la pittura. Si sa che un profano che vede un quadro cubista di Picasso spesso commenta: quella cosa lì la sa fare anche un bambino. Per arrivare a saper dipingere come un bambino Picasso ci ha messo una vita e ha dovuto dipingere alla perfezione opere figiurative. Lo stesso è per la cucina creativa. Per fare quella vera, bisogna conoscere e sapere praticare alla perfezione la cucina tradizionale.  Viceversa è cucina raffazzonata. Uno scarabocchio gastronomico.

Adriana è Responsabile di Redazione e Social Media Manager per Il Giornale del Cibo dal 2016. Siciliana di origine, si è trasferita a Bologna per i tortellini e per la sua carriera. Unendo la sua grande passione per l'alimentazione alle competenze nei progetti editoriali, si dedica alla guida del team redazionale e alla creazione di contenuti che garantiscano ai lettori un'informazione chiara, utile e accurata. Oltre che per i tortellini, il suo cuore batte per i risotti, di ogni tipo, purché fatti bene! Il profumo del basilico e l'olio buono sono gli ingredienti che non possono mai mancare nella sua cucina.

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