Dal 2015 intorno all’olio di palma si è aperto un feroce dibattito e si è creato un vero e proprio caso mediatico, tra allarmismo, grande preoccupazione da parte del pubblico e cambi di rotta delle aziende. Fin dall’inizio, noi del Giornale del Cibo abbiamo seguito con grande attenzione questa vicenda così delicata e complessa, e abbiamo approfondito gli effetti dell’olio di palma sulla salute il parere dell’Efsa (Autorità europea per la sicurezza alimentare) del 2016; che indagassero la questione ambientale legata alla selvaggia deforestazione di vaste aree del sud-est asiatico per far posto alle piantagioni di palme da olio; e che si occupassero della salute, andando a intervistare gli esperti e ricercando i nuovi pareri scientifici e certificazioni.
L’olio di palma è sparito dalle prime pagine dei giornali, e il dibattito sembrerebbe quasi essersi esaurito. Tuttavia, l’interesse dei consumatori è ancora vivo e sono sempre di più quelli che ricercano prodotti alternativi o “senza”. Ed è per questa ragione che torniamo sull’argomento, per ribadire alcuni punti fermi della vicenda, e scoprire insieme cos’è cambiato in questi cinque anni, quali sono le ultime novità – se ce ne sono – sull‘olio di palma e aggiornare le liste dei prodotti privi di questo ingrediente.
L’olio di palma fa davvero male? Il nuovo parere scientifico dell’Efsa
Per capire quali effetti l’olio di palma può avere sulla salute dei consumatori, a suo tempo la nostra redazione si era rivolta al professor Lucio Lucchin, Direttore del Servizio di Dietetica e Nutrizione Clinica dell’Azienda Sanitaria di Bolzano riportando il suo parere medico nell’articolo “Olio di palma sì, olio di palma no”. L’intervistato aveva sottolineato che si trattava di un prodotto non pericoloso, in piccole quantità, ma sconsigliava di eccedere nel suo consumo.
Secondo il rapporto dell’Efsa risalente al 2016, il pericolo di questo grasso tropicale consisterebbe in due contaminanti che si formano durante il processo di raffinazione ad alte temperature (200°): i GE (glicidil esteri degli acidi grassi) e il 3-MCPD, che era stato valutato “potenzialmente pericoloso per i reni e per il sistema riproduttivo maschile”. Il 10 gennaio 2018, però, l’Efsa ha provveduto ad aggiornare il limite di sicurezza, aumentando la dose giornaliera tollerabile (DGT) da 0,8 a 2 microgrammi per chilo di peso corporeo. Invece, non è cambiata la valutazione sui GE, sostanze ritenute comunque genotossiche. Se da una parte l’Efsa ha valutato che l’assunzione di olio di palma non comporta rischi per la maggior parte dei consumatori, all’interno di una dieta bilanciata, dall’altra conferma che esistono potenziali problemi di salute per gli adolescenti, i bambini e i neonati.
La questione ambientale: facciamo un po’ di chiarezza
L’olio di palma è l’olio vegetale più utilizzato al mondo (circa il 35% della produzione), seguito da quello di soia (27%), colza (14%), girasole (8%), arachide, cotone e cocco (6%) e sarebbe prodotto principalmente in Indonesia (53%) e Malesia (32%), anche se la sua produzione si sta allargando ad alcuni paesi africani. In questi anni, secondo l’ultimo report del International Union for the Conservation of Nature (Iucn), migliaia di ettari di foresta pluviale del sud-est asiatico sarebbero andate distrutte per far posto alla coltivazione di palma da olio, minacciando così più di 190 specie tra flora e fauna locali.
In più di un articolo avevamo già parlato degli effetti sull’ambiente e dei nuovi parametri ambientali di questo grasso vegetale e, ancora oggi, la situazione continua a essere piuttosto complessa. Molti ritengono che le alternative potrebbero essere addirittura peggiori per l’ambiente. Secondo l’Unione italiana olio di palma sostenibile, pensare di sostituire interamente la coltivazione dell’olio di palma con colture alternative provocherebbe un consumo di terreno superiore: la palma da olio, infatti, ha una resa media di 3,47 tonnellate per ettaro, quindi 5 volte in più della colza, 6 volte di più del girasole, addirittura 9 volte più della soia e 11 rispetto all’olio di oliva; inoltre, necessita di meno acqua, fertilizzante e pesticidi.
Insomma, l’olio di palma continua a far discutere e a dividere i consumatori, ma su una cosa tutti, perfino il WWF e gli esperti dell’Iucn, sono d’accordo: boicottare del tutto la produzione e il consumo di olio di palma non è la soluzione, e inoltre s’invitano i consumatori a prestare attenzione al fatto che “senza” non significa necessariamente “sano”.
Lista Delle Merendine Senza Olio Di Palma
Sono parecchie le aziende che hanno deciso di rilanciare il proprio brand facendo a meno di olio tropicale di bassa qualità e adottando una politica palm oil free. Perciò, per vostra comodità abbiamo raggruppato in una lista tantissimi prodotto “senza”, cominciando dalle merendine per la colazione.
Muffin senza olio di palma
Tra i muffin riusciamo a mettere in atto più di un salvataggio. Non includono l’olio di palma tra i loro ingredienti e utilizzano invece olio di semi di girasole i seguenti marchi:
- Bononia Dolci: le Cioppette
- Pam: i muffin al cacao
- Penny Market: i muffin con gocce di cioccolato
- Sarchio: muffin di farro e quelli con gocce di cioccolato.
Torte e tortine senza olio di palma
Se la vostra passione sono sempre state le tortine (o i tortini), tirate pure un sospiro di sollievo, nella lista delle merendine senza olio di palma ci sono anche loro:
- Le tortine con ciliegia e mirtilllo e quelle latte e cioccolato della Coop (linea Club 4-10)
- I tortini da agricoltura biologica firmati Esselunga
- Il tortino al limone farro e quello allo yogurt Kamut della Germinal Bio
- I tortini di farro alla carota e quello al limone del brand La città del sole
- I tortini della linea “BIO” Pam – Panorama
- Tortine con ciliegia e mirtillo e quelle con gocce di cioccolato, semi di lino, chia e curcuma di Misura
- Le Camille Mulino Bianco
- Tortine PiacerSi con frutti rossi e yogurt magro della Conad
- Tortini di farro al cioccolato biologici, Auchan
- Tortine Paradiso classiche (con burro)
- Tortini al farro di Simply
- Minicake con Kamut e mandorle e quello con farro e limone, della linea Biomerenda di Fior di Loto.
I plum cake senza olio di palma
Se non avete il tempo e la voglia di farli da voi, potete sempre affidarvi a questi marchi e andare sul sicuro:
- Plumcake bio, Bononia
- Plumcake con yogurt, Coop
- Plumcake con yogurt, Esselunga
- Plumcake di Kamut Maxicereal e quello di farro del marchio Fior di Loto
- Tutti i plumcake (con yogurt, con gocce di cioccolato, integrali) della Mulino Bianco
- Plumcake allo yogurt di Misura
- I plumcake BuoniCosì con frutta e fibre e quelli senza glutine della linea ZeroGrano di Galbusera
- Plumcake con amaranto e gocce di cioccolato, Probios
- Plumcake di farina integrale del marchio Ecor
- Plumcake con grano saraceno e quello con riso e mais del marchio Sarchio
- I plumcake Probios della linea Break&bio (farro cake e farro cake al cioccolato).
Merendine al cioccolato e creme di cacao palm oil free
Se cercate un’alternativa alla Nutella e volete provare nuovi prodotti al gusto di nocciola, ma anche cacao e pistacchio, la lista delle creme spalmabili in questi anni è aumentata considerevolmente e ce n’è davvero per tutti i gusti:
- Crema alle nocciole e cacao magro della linea Solidal, Coop
- Crema alla nocciola – Pariani
- Gianduja – Maison della nocciola
- Crema alle nocciole – Teo e Bia
- Gianduioso – Leone
- Crema alle nocciole – Baratti & Milano
- Cremadelizia BABBI al cacao, alla nocciola, al pistacchio, al caffè, ai pinoli, ai fichi caramellati.
- Crema cacao e nocciole, Sarchio
- Crema spalmabile Fiat alle nocciole, Majani
- Crema spalmabile alle nocciole e al cioccolato Novi
- Crema di cacao e nocciole biologica, Rigoni di Asiago
- Crema Gianduja, Guido Gobino
- Crema di cacao e nocciole del piemonte Igp – Colzani
- Crema eccezionale e Crema favolosa – Alajmo
- Crema spalmabile – Bardini
- Crema alle nocciole, Esselunga
- La barretta al cioccolato fondente e quella al cioccolato al latte e nocciole prodotto da CerealFit
- La barretta ai cereali con cioccolato e cocco di Hero Muesly
- Le barrette di Fior di Loto
- Le merende Bio cioccolato e riso soffiato del marchio La città del Sole.
- Crema di nocciole e cacao Galamella
- Crema Gianduia Nero, Pernigotti
- Crema spalmabile a base di cacao e nocciole, Venchi
- Crema Nocciola, Lindt
- Crema Gianduia – Caffarel
- Creme spalmabili dell’azienda B.Langhe (con burro di cacao)
- Crema al Cioccolato e Nocciola, Gandola.
Snack e altre merendine senza olio di palma
- Kinder Brioss Frutta, della Ferrero
- Tutti i cornetti Privolat di Misura
- I croissant di Paluani
- Pain d’Épices con miele, segale e crusca di segale del marchio Céréal
- I minicake normali biologici e quelli di Kamut biologici, Ki-group
- Tutti i prodotti Loacker
- Il Pan Brioscè e i Panini al Latte prodotto della linea Mulino Bianco
- I Müesli Snack della Rapunzel
- Lo snack “2 ore senza fame” e “4 ore senza fame” della Rilevo
- Minigrissini HappiVi della Vitavigor
- Cracker Magretti e al mais della Galbusera
- Pan goccioli, della Mulino Bianco
- Taralli lunghi di Barletta, Terre d’Italia
- Tarallini classici, Di Leo.
Pancarrè e fette biscottate senza olio di palma
- Fette biscottate al Kamut di Germinal Bio
- Pane ai 5 cereali, Conad
- Fette biscottate di farro bio, Grondona
- Fette biscottate integrali, Probios
- Fette biscottate rustiche grano duro Cappelli con uvetta, Verde & Bio
- Fette biscottate di farro a basso tenore di grassi, Verde & Bio
- Fette biscottate rustiche di farro con olio extravergine di oliva, Verde & Bio
- Vivibio: Fette biscottate di farro
- Fette biscottate integrali a basso contenuto di sodio, Spighe & Spighe
- Fette biscottate integrali e al kamut, Spighe & Spighe
- Fette biscottate classiche e Equilibrio Fette biscottate integrali, Esselunga
- Pane morbido ai 6 cereali e Pane morbido con farina integrale, Esselunga
- Piadina sfogliata di orzo e quinoa, Ki-Group
- PanFiocco e pane integrale di Roberto
- Fette biscottate classiche Gentilini
- Panini al cioccolato, Nuvolette della Morato
- Fette biscottate Panmonviso, linea iposodica
- Panetti ai grani antichi italiani, Novalesi
- Pan Bauletto ai cereali e soia, Mulino Bianco
- Fette biscottate Misura, fibre extra
- ViviBio: gallette di riso al cioccolato al latte
- Fette biscottate ai cereali, Conad.
Biscotti senza olio di palma
- Tutti i biscotti del brand Artebianca
- Biscotti integrali senza zucchero della linea BioJunior di Germinal Bio
- Biscotti Farro riso germogliato, Biscotti Frutti di bosco Avena, Biscotti Frutti Rossi, Biscotti GOJI, Biscotti integrali Avena, Germinal Bio
- Biscotti KAMUT e orzo tostato, Biscotti KAMUT gocce di cioccolato, Germinal Bio
- Biscotti Mela Farro, Biscotti Prugna e fibre, Biscotti Tè verde, Germinal Bio
- Granfetta del Benessere di Buitoni
- Carabel al burro di Campiello
- I biscotti della linea BuongiornoBio, i Fior di riso e i frollini del marchio La finestra sul cielo
- Biscotti Osvego, Marie e Novellini della Gentilini
- Biscotti Pavesini classici e al caffè – Pavesi
- I frollini integrali – Primia
- Biscotti cacao e Biscotti secchi assortiti, NaturaSì
- Altri cereali senza glutine – Biscotti grano saraceno, Probios
- Altri cereali senza glutine – Biscotti miglio e cacao, Probios
- Break&bio – Farro novellino biologico, Probios
- La via del grano – Biscotti ai 3 cereali biologici, Probios
- La via del grano – Frollini con cacao e gocce cioccolato, Probios
- Colazione assortita di frumento e di kamut, Verde & Bio
- Re Novellino, Verde & Bio
- I biscotti ColCuore prodotti da Galbusera
- Biscotti Meglio così della linea “Buoni così”, Galbusera
- Biscotti Riso su riso, con riso, cioccolato e scorza d’arancia (e olio di mais), Galbusera
- Frolli PiùIntegrali con grani antichi (e olio di girasole), Galbusera
- Frollini ZeroGrano, Galbusera
- Tutti i frollini di Alce Nero
- Mix di cerali croccanti e riccioli di cioccolato, Gran Cereali
- I Biscocereali croccanti al cioccolato Nutri Grain della Kellogg’s
- Frollini integrali Viviverde, Coop
- Biscotti Doemi all’olio extravergine di oliva
- Biscotti Latte Maremma
- Frolletti integrali di Forno Battistini
- Frollini integrali con farina di farro, Conad.
- Frollini di kamut e frumento Biointegral – Sottolestelle
- Frollini ai mirtilli – VitAvena
- Biscotti e frollini di Fior di Loto
- Frollini di grano sareceno con gocce di cioccolato fondente – Esselunga
- Biscotto biologico – Humana
- Savoiardi – Dolciando
- Biscotti senza zuccheri aggiunti – Corsini
- Tutti i biscotti del brand Sarchio
- Biscotti Fatti in casa, Cavesi, Savoiardi, Vivisano e I Caserecci – Di Leo
- Frollini con farina di riso e cacao, Conad
- Frollini con latte scremato Conad (con olio di mais)
- Tutti i biscotti e i frollini del brand Ecor
- Biscotti Pepy-ta, Giuly Cookies, Raggi di Sole, Candy Spice, Green Lady e Ghilty del marchio Mondo di Laura
- Novellini senza lievito, Céréal (olio di girasole)
- Frollini senza lievito, Céréal (olio di girasole)
- Matt Nutre Merenda, biscotti farciti cioccolato bio (olio di girasole)
- Lazzaroni: My Love, con gocce di cioccolato e farina di mais (con olio di girasole)
- Lazzaroni: I Sorrisi del Mattino (con olio di girasole)
- Frollino integrale da agricoltura biologica, Pam – Panorama (con olio di girasole)
- Il Viaggiator Goloso, frollini alla panna (con burro)
- Tutti i prodotti dell’azienda B.Langhe (con burro di cacao).
Alternative all’olio di palma: olio di colza e olio di girasole sono sicuri?
Oggi, su sempre più prodotti leggiamo l’etichetta “palm free oil free” e che vengono utilizzati altri oli vegetali considerati “alternativi”, in particolare quello di colza e girasole. Su Il Giornale del Cibo ci siamo occupati anche di questi grassi vegetali, per offrire al lettore degli approfondimenti sulle loro caratteristiche e gli eventuali rischi.Per questo motivo e su richiesta dei nostri lettori, abbiamo deciso di fare degli approfondimenti dedicati anche a questi altri grassi di origine vegetale per fornire informazioni sulla loro provenienza, salubrità e sostenibilità ambientale.
Sulla tematica della sostenibilità, abbiamo intervistato Lorenzo Barbanti, docente di agronomia dell’Università di Bologna, il quale è andato ad analizzare come la palma da olio, a livello di economicità e produzione industriale, sia imbattibile; inoltre, se la coltivata correttamente, non crea particolari problemi ed è possibile, anzi, un olio di palma sostenibile. Invece, sulla tematica della salute, c’è da chiedersi se le alternative siano realmente sicure. Per esempio, una delle questioni su cui la comunità scientifica si è divisa è: l’olio di colza fa male all’organismo umano? Da una parte, Giovanni Lercker, docente di Gestione e analisi della qualità dei prodotti agroalimentari alla scuola di Agraria all’Università di Bologna, sostiene che l’olio di colza, anche conosciuto come olio di canola, non rappresenti rischi per la salute dei consumatori perché contiene meno acidi grassi polinsaturi. Dall’altra, però, Antonio Chicone, un nutrizionista, è scettico: infatti, questa varietà è coltivata e prodotta principalmente in Canada, in India e Pakistan, paesi dove ci sono meno restrizioni sugli Ogm; quindi, la maggior parte dell’olio di colza sarebbe Ogm ed è comunque frutto di lunghi e complessi processi di raffinazione che andrebbero a peggiorarne la qualità.
Prodotti senza olio di palma: altre liste
Su richiesta dei nostri lettori abbiamo creato altre tre liste di prodotti senza olio di palma divise per categoria merceologica:
- Fette biscottate senza olio di palma
- Latte in polvere per neonati senza olio di palma
- Crackers senza olio di palma
Se volete aiutarci a trovare gli alimenti immuni e far crescere la lista delle merendine senza olio di palma, inviate una foto dell’etichetta del prodotto a redazione@ilgiornaledelcibo.it