disimballiamoci

Disimballiamoci!

Adriana Angelieri

Il logo dell'iniziativa disimballiamoci

di Mario Palma.
I rifiuti, si sa, sono da sempre un problema di non facile risoluzione. E i moderni stili di vita dei paesi industrializzati non fanno altro che aumentare la massa di rifiuti da eliminare. Tra le varie questioni da regolare per cercare di risolvere questa situazione planetaria, la riduzione della produzione dei rifiuti a monte resta il primo e fondamentale tema da affrontare. Proprio per far fronte a questo problema, Legambiente ha lanciato una campagna di informazione e sensibilizzazione dal nome Disimballiamoci!
Gli imballaggi costituiscono, infatti, il 60% del volume e il 40% del peso dei rifiuti degli italiani. Questi vengono pagati ben due volte, la prima con la spesa e la seconda quando devono essere smaltiti. Si tratta di montagne di imballaggi che potrebbero essere risparmiati sia alle nostre tasche, sia alla salute del pianeta.

verdura in bustaCerto l’imballaggio ha delle funzioni ben precise, come conservare la qualità, garantire il trasporto e informare sulla composizione e sulla tracciabilità del prodotto. Sempre di più, però, l’imballaggio viene usato in maniera eccessiva come veicolo per attirare l’attenzione del consumatore. Da strumento necessario per il prodotto e per il consumatore, si sta trasformando in materiale superfluo e propagandistico. L’iniziativa Disimballiamoci si concretizza, ormai da diversi anni, fuori dai supermercati, ipermercati e centri commerciali. Qui i volontari di Legambiente cercano di sensibilizzare le catene di distribuzione e i cittadini sull’uso eccessivo delle confezioni, invitandoli a consegnare almeno un imballaggio inutile tra quelli acquistati. Alla fine della giornata, dopo la separazione degli imballaggi, il tutto viene spedito al circuito della raccolta differenziata per il successivo riciclaggio. Perciò, con Disimballiamoci, i volontari di Legambiente intendono dimostrare che è possibile iniziare subito a diminuire i rifiuti, influenzando il mercato con acquisti consapevoli, meno impattanti, che incidono meno sui bilanci degli acquirenti e della collettività.
gli scaffali colmi di un supermercatoL’iniziativa è nata nel 2000, ed è proseguita per quattro anni consecutivi. Dopo uno stop di quattro anni, quest’anno Disimballiamoci è stata rilanciata di nuovo in tutta Italia. La giornata di sensibilizzazione è stata sabato 1 Marzo 2008, e come da consuetudine i volontari hanno incontrato le persone davanti ai supermercati per orientarli verso l’acquisto di prodotti che tengono in conto la salute del Pianeta. Ma l’opera di sensibilizzazione consiste anche nel dare ai consumatori una serie di indicazioni utili per ridurre la produzione di rifiuti. Di seguito proponiamo tutte le informazioni date da Legambiente attraverso i propri volantini:

Imballaggi: conosciamoli meglio

Gli imballaggi costituiscono il 60% in volume e il 40% in peso dei rifiuti urbani. Sono prodotti generalmente con i sei materiali che seguono:
Acciaio: per barattoli, scatolette, bombolette, ma anche coperchi e tappi. Con 19mila barattoli si può fare un’auto, mentre con circa 2,5 milioni di scatolette si realizza 1 km di binario.
Alluminio: si ricava dalla bauxite, con grande dispendio energetico e consumo di suolo. 800 lattine sono sufficienti per produrre una bicicletta, 37 per una caffettiera e 3 per un paio di occhiali.
Cartone: sono tanti i prodotti imballati in scatole di cartoncino riciclato. In un anno ogni italiano getta via una quantità di carta
sufficiente a coprire 5 campi da tennis.
Legno: riciclando le cassette per la frutta o le pedane per le merci si possono realizzare, ad esempio, pannelli per mobili. Con il riciclo di 30 pedane si produce un armadio.
Plastica: la plastica usata è di molti tipi: con il PET si fanno le bottiglie, con il polipropilene (PP) i flaconi, con il PVC i tubi idraulici. Riciclando 20 bottiglie si può confezionare un pile.
Vetro: è riciclabile all’infinito con risparmi energetici notevoli. Il 60% delle bottiglie in Italia è fatto con vetro riciclato.

Eco-shopping: il decalogo per no acquistare rifiuti:

bottiglie di plastica1. Utilizza le borse di tela al posto degli shoppers in plastica che sono realizzati dai residui del petrolio.
2. Acquista verdura e frutta sfusa e non quella confezionata nelle vaschette di plastica. Fai lo stesso con gli affettati, le carni e i formaggi.
3. Bere l’acqua del rubinetto aiuta a ridurre i rifiuti. Pensa a quante bottiglie di plastica in meno da buttare via!
4. Acquista le ricariche e i prodotti concentrati e salva spazio: gli imballaggi sono più piccoli, più leggeri e progettati per migliorare il trasporto delle merci, diminuendo le emissioni inquinanti e climalteranti in atmosfera.
5. Scegli i prodotti confezionati in imballaggi riciclati o facilmente riciclabili, come quelli mono-materiale.
6. Evita i prodotti con imballaggi voluminosi e inutili, pensati solo per attirare l’attenzione dei consumatori.
imballaggi degli snack7. Evita i prodotti usa e getta come piatti e bicchieri di plastica. Se proprio non puoi farne a meno, scegli quelli in plastica biodegradabile.
8. Nei supermercati italiani comincia a diffondersi la vendita alla spina di detersivi, detergenti e di alimenti come pasta, cereali e farine. Risultato: riutilizzi lo stesso contenitore, produci meno rifiuti e risparmi. Chiedi al direttore del tuo supermercato di attrezzarsi!
9. Scegli i prodotti con la margherita europea (Ecolabel), il marchio di certificazione ambientale concesso ai prodotti che nel loro ciclo di vita producono un minor impatto ambientale.
10. Acquista le confezioni famiglia al posto delle monodose e produrrai meno rifiuti.

E quelli che ho comprato? Li avvio a riciclo e combatto l’effetto serra:

logo del riciclo• Riciclare ci permette di risparmiare energia, di non utilizzare risorse naturali e di diminuire le emissioni di gas serra.
• In 10 anni di attività il CONAI – Consorzio nazionale imballaggi ha garantito un risparmio di 33 milioni di tonnellate di CO2.
• Riciclando 1 kg di carta si compensano le emissioni di CO2 che un’auto di piccola cilindrata produce per percorrere 9 km.
• Avviando a riciclo 1 lattina di alluminio si risparmia l’energia necessaria a tenere accesa 3 ore una TV da 14 pollici.
• Riciclando 1 t di PET si immettono in atmosfera 140 Kg di CO2 equivalente contro i 2.600 Kg derivanti dalla produzione dal petrolio.
• Con il riciclaggio di 1 t di acciaio le emissioni in atmosfera si riducono del 65%.
• Riciclando 1 t di vetro si risparmia il 48% di energia.

Consigli utili

A casa:
imballaggio di plastica• Differenzia i rifiuti seguendo le indicazioni del tuo Comune.
• Se hai un giardino o un grande balcone, utilizza gli scarti organici e quelli verdi per fare del compost per i tuoi fiori.
• Riutilizza – per quanto possibile – i contenitori per usi diversi.
• Smaltisci in modo corretto i rifiuti pericolosi come le batterie esauste delle auto e delle apparecchiature elettriche ed elettroniche o gli oli minerali usati dalla tua auto o moto.
• I blister dei farmaci scaduti vanno conferiti nell’apposito contenitore che trovi in farmacia; le scatole e i bugiardini in quello della carta.
• Non gettare nel cassonetto i rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche, ma utilizza il servizio di raccolta del Comune.

In ufficio:
• Usa sempre la carta riciclata per la fotocopiatrice.
• Fai le fotocopie fronte-retro.
• Usa le stampe o le fotocopie sbagliate per prendere appunti.
• Rivolgiti ad aziende che recuperano i toner per stampanti e fotocopiatrici ed acquista le ricariche.
• Fai la raccolta differenziata della carta.
• Se proprio vuoi bere acqua minerale, ricorri ai contenitori alla spina evitando le bottiglie di plastica

Siciliana trasferita a Bologna per i tortellini e per il lavoro. Per Il Giornale del Cibo revisiona e crea contenuti. Il suo piatto preferito può essere un qualunque risotto, purché sia fatto bene! In cucina non devono mancare: basilico e olio buono.

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