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Come degustare il gelato artigianale? I 5 passaggi fondamentali

Angela Caporale
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    A chi non piace il gelato? In Italia praticamente a nessuno, tant’è che c’è una gelateria ogni 1.000 abitanti circa. Un densità pressoché da record che ci dice molto della passione per questo amatissimo dolce estivo, e non soltanto. Sapevate che esistono anche dei veri e propri percorsi di degustazione del gelato pensati sia per professionisti che per semplici appassionati? Non è un caso che workshop di questo tipo vengano proposti nel cuore della Penisola, a due passi da Bologna, dove è stato inaugurato il primo Museo dedicato alla storia del gelato di cui abbiamo parlato insieme alla curatrice, Luciana Polliotti.

    Grande passione per il gelato, soprattutto quello artigianale, si traduce spesso anche in una grande curiosità. Per questo abbiamo chiesto di spiegarci come si riconosce un buon prodotto e come realizzare una piccola degustazione in casa a Gianpaolo Valli, senior instructor della Carpigiani Gelato University, l’ente di formazione nato in seno al museo che offre percorsi formativi professionali per gelatieri e per semplici appassionati.

    La degustazione sensoriale del gelato artigianale: come funziona?

    Il gelato artigianale, a differenza da quello industriale, è caratterizzato da processi produttivi specifici che fanno sì che si debba consumare più velocemente. Come ci spiega Valli, è spesso legato a ingredienti deperibili e, se da una parte si è costretti a tempi di consumo più rapidi, dall’altra permette al gelatiere di esprimersi con creatività, cambiare il menu più volte durante l’anno e sperimentare assecondando la stagionalità degli alimenti.

    La degustazione del gelato porta a una vera e propria analisi sensoriale dello stesso e viene svolta seguendo uno schema rigido che deve tenere conto di diversi parametri, dall’intensità del colore alla cremosità e molto altro. Solitamente si svolge coinvolgendo più persone, anche a livello amatoriale, e vengono presentati più prodotti allo stesso gusto. Ad esempio, a dieci persone differenti vengono fatti assaggiare cinque tipi di cioccolato diversi. Passo dopo passo – seguendo gli step che ci spiega l’istruttore – si pone l’attenzione su aspetti differenti e si va a comporre la propria personale analisi.

    L’interesse verso il mondo del gelato artigianale è in crescita, e la Carpigiani Gelato University per questo ha da tempo arricchito l’offerta formativa con percorsi brevi per appassionati. Il workshop di degustazione, ad esempio, dura due ore e permette di ampliare e approfondire gli aspetti che il maestro Valli ci ha anticipato. Se, invece, vogliamo provare a casa, ricordiamo il consiglio: partire da un gusto che piace. Saremo più sensibili alle differenze e riusciremo ad esercitare meglio il nostro palato gourmand!

     

    Avete mai provato a degustare il gelato?

    Passaporto friulano e cuore bolognese, Angela vive a Udine dove lavora come giornalista freelance. Per Il Giornale del Cibo scrive di attualità, sociale e food innovation. Il suo piatto preferito sono i tortelloni burro, salvia e una sana spolverata di parmigiano: comfort food per eccellenza, ha imparato a fare la sfoglia per poterli mangiare e condividere ogni volta che ne sente il bisogno.

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