Bue d’oro

Adriana Angelieri

Valeggio sul Mincio è una piccola città in provincia di Verona famosa per i suoi tortellini. Oltre ai bolognesi (o modenesi, ma questa è un’altra storia) ci sono anche i tortellini di Valeggio, rinomati al punto da essere la specialità di ben 30 ristoranti, in un paese che conta solo 11.000 abitanti, tutti nati grazie alla loro fama. Pare che l’organizzazione e la professionalità dei ristoratori valeggiani sia da Guiness dei primati, per rendersene conto basta partecipare alla “Festa del tortellino” nella seconda metà di giugno, quando sul ponte visconteo sopra il Mincio viene allestita una tavolata per 4500 persone tutte servite contemporaneamente con tonnellate di tortellini.
I tortellini di Valeggio sono un prodotto eccellente per la sottigliezza della sfoglia, per il sapore equilibrato del ripieno e per quel nodo tanto tenue. Buoni al punto da risultare penalizzati da un nome in prestito. Ne meriterebbero uno tutto loro, come “agnolini” o “nodi d’amore”.
Per la degustazione vi consiglio il ristorante il Bue d’Oro, al quale i tortellini devono molto della loro fama.
“È stato il Bue d’oro a fare conoscere i tortellini” mi ha detto la titolare Cinzia Zara “seguito prima dagli altri due ristoranti storici del paese il ‘Lepre’ e l’‘Antica Locanda’ e poi, poco alla volta, da tutti gli altri. Dopo sono arrivati i pastifici artigianali, la sagra e tutto il resto. Ma i tortellini devono gran parte del loro successo a mia nonna Caterina Zara, che nel 1927 trasformò in ristorante la stazione di posta del sevizio a cavalli tra Venezia e Milano”.
Oltre ai tortellini ripieni di carne, vi consiglio di provare i tortelli ripieni di straccone, un formaggio morbido tipico della zona simile allo stracchino. Per i secondi potete orientarvi sui pesci del lago di Garda, la trota e il lavarello, o su quelli di fiume: l’anguilla, il luccio e il cavedano.
Ottimo anche il coniglio disossato e alla brace. Al momento del dessert ricordatevi di chiedere la fantastica crostata di pere e cioccolata.

Siciliana trasferita a Bologna per i tortellini e per il lavoro. Per Il Giornale del Cibo revisiona e crea contenuti. Il suo piatto preferito può essere un qualunque risotto, purché sia fatto bene! In cucina non devono mancare: basilico e olio buono.

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