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Cos’è e come funziona Agrigenius Vite, il “tutor” 4.0 che aiuta il settore vitivinicolo

Angela Caporale
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    La tecnologia e l’innovazione scendono in campo accanto – e insieme – alle imprese agricole per rendere la filiera più efficiente e più sostenibile. Presentato pochi mesi fa, all’inizio del 2021, Agrigenius Vite è il nuovo servizio di BASF Agricultural Solutions realizzato per il settore vitivinicolo. Ne abbiamo parlato insieme alla dottoressa Chiara Cattaneo, Country Digital Manager di BASF, che spiega come questo software può semplificare la vita dei produttori agricoli, degli enologi e dei tecnici del settore perché consente di monitorare parametri sia meteorologici che legati allo sviluppo della pianta 24 ore su 24, 7 giorni su 7. Scopriamo come.

    Agrigenius Vite, l’agricoltura 4.0 per il vigneto

    Secondo l’Osservatorio Smart Agrifood del Politecnico di Milano, l’agricoltura 4.0 vale oggi 540 milioni di euro, in crescita del 20% rispetto al 2019. Nonostante il Covid-19, infatti, gli investimenti in processi e soluzioni di innovazione tecnologica nel settore agroalimentare non rallentano, a testimonianza del fatto che l’agricoltura in Italia è sempre più smart come evidenziato anche dallo sviluppo di tecniche specifiche per i vari settori come l’olivicoltura di precisione.

    Agricoltura 4.0 significa, infatti, monitoraggio dei mezzi agricoli, impiego di macchinari connessi, ma anche software gestionali sempre più evoluti, tecnologia blockchain e piattaforme intelligenti come, appunto, Agrigenius Vite.

    Si tratta di una soluzione modulata disponibile per desktop e mobile che consente a imprenditori agricoli, piccoli e grandi produttori vitivinicoli ed enologi di raccogliere dati su quanto avviene nelle vigne in qualsiasi momento. Ciò permette, ad esempio, di prevedere lo sviluppo di eventuali problematiche e intervenire tempestivamente e con una maggiore consapevolezza, come ci spiega Chiara Cattaneo.

    In conclusione, Agrigenius Vite non sostituisce l’esperienza sul campo, e in campo, di chi lavora nel settore agricolo, ma è uno strumento utile per migliorare la produttività dell’azienda, rendere la filiera più sostenibile, favorendo un’agricoltura di precisione, e assicurare al consumatore finale un prodotto di qualità superiore.

     

    Conoscevate questa piattaforma?

    Angela, con passaporto friulano e cuore bolognese, vive a Udine e si occupa di giornalismo e comunicazione in ambito culturale e sociale. Ha pubblicato due libri e dal 2016 collabora con Il Giornale del Cibo, dove scrive di sostenibilità, sociale e food innovation. Il suo comfort food sono i tortelloni burro e salvia, per i quali ha imparato a fare la sfoglia, condividendoli ogni volta che ne sente il bisogno.

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