certificazione mense biologiche

Al via il sistema di certificazione delle mense biologiche scolastiche

Elena Rizzo Nervo

Il Ministero delle Politiche Agricole e Forestali ha presentato il sistema pubblico di riconoscimento e certificazione delle mense biologiche scolastiche.

L’emendamento alla manovra economica per istituire le mense bio era stato annunciato lo scorso maggio dal Ministro Maurizio Martina, il quale aveva definito il provvedimento “un risultato importante che si inserisce nella nostra strategia per promuovere modelli agroalimentari più sostenibili e garantire ai nostri figli un’alimentazione più sana anche nelle scuole”.
Ora sono stati definiti anche i criteri e le regole condivise per ottenere la certificazione e il sistema sarà operativo dal prossimo anno scolastico.

Vediamo, allora, in che modo vengono definite e regolate le mense scolastiche biologiche.

Certificazione mense biologiche: i marchi e i criteri di premialità

mense biologiche

Fonte: politicheagricole.it

L’Italia è ormai da tempo punto di riferimento per il biologico in Europa e nel mondo, con oltre 1,8 milioni di ettari coltivati e più di 70mila operatori.

All’interno di questo panorama positivo, la certificazione delle mense biologiche ribadisce l’impegno, dichiarato dal Ministro, di favorire e promuovere modelli agricoli e alimentari sostenibili.

Ma come funziona il sistema pubblico di certificazione delle mense biologiche?
Innanzitutto, si tratta di iter volontario da parte delle scuole. I criteri di classificazione si basano sulle percentuali di materie prime di origine biologica e su alcuni requisiti fissati.

Sostanzialmente, i marchi che identificheranno le mense biologiche certificate sono le eurofoglie, ovvero il logo europeo di garanzia dei prodotti biologici, che potranno essere d’oro o d’argento.

marchio mensa bio

Fonte: politicheagricole.it

Marchio oro

Come specificato sul sito del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali, per ottenere la certificazione di mense biologiche con il marchio d’oro, quello dell’eccellenza, le percentuali di bio in peso e per singola tipologia di prodotto dovranno essere:

  • frutta, ortaggi, legumi, prodotti trasformati di origine vegetale (escl. succhi di frutta), pane e prodotti da forno, pasta, riso, farine, cereali e derivati, olio extravergine: 90%
  • uova, yogurt e succhi di frutta: 100%
  • prodotti lattiero-caseari (escl. yogurt), carne, pesce da acquacoltura: 50%.

Marchio argento

Diversamente, per ottenere il marchio d’argento, le scuole dovranno utilizzare materie prime di origine biologica nelle seguenti percentuali minime, in peso e per singola tipologia di prodotto:

  • frutta, ortaggi, legumi, prodotti trasformati di origine vegetale (escl. succhi di frutta), pane e prodotti da forno, pasta, riso, farine, cereali e derivati, olio extravergine: 70%
  • uova, yogurt e succhi di frutta: 100%
  • prodotti lattiero-caseari (escl. yogurt), carne, pesce da acquacoltura: 30%.

Premi per la lotta allo spreco e prodotti locali

Il sistema di certificazione delle mense biologiche scolastiche prevede criteri di premialità anche per le scuole che riducono gli sprechi alimentari e utilizzano prodotti del territorio, favorendo la filiera e coinvolgendo i produttori agricoli biologici locali.
In particolare, le stazioni appaltanti inseriscono nei bandi di gara, tra gli altri, i seguenti criteri di premialità:

  • impegno a recuperare i prodotti non somministrati e a destinarli ad organizzazioni non lucrative di utilità sociale che effettuano, a fini di beneficenza, distribuzione gratuita agli indigenti di prodotti alimentari, in linea con quanto previsto dalla legge Gadda, come spiegato sulla piattaforma iononsprecoperché
  • percentuale di utilizzo di alimenti biologici prodotti in un’area vicina al luogo di somministrazione del servizio per ridurre l’impatto ambientale. L’area di produzione è considerata vicina se si trova in un raggio massimo di 150 km.

Soddisfazione dal mondo biologico

bimbi orto

Per FederBio – la federazione nazionale che raggruppa le organizzazioni della filiera biologica e biodinamica – la certificazione delle mense biologiche scolastiche rappresenta un passo storico, per più motivi, illustrati dal presidente Paolo Carnemolla: “innanzitutto la ricerca scientifica è concorde nel ritenere che l’alimentazione dell’infanzia debba essere il più possibile libera da residui delle sostanze chimiche di sintesi utilizzate nell’agricoltura convenzionale. Ma indica anche la scelta strategica di investire nello sviluppo dell’unica agricoltura in crescita nel nostro Paese: l’anno scorso sia il numero delle aziende biologiche che le superfici risanate dai pesticidi sono aumentati del 20%”.

Se per molti la certificazione delle mense scolastiche biologiche è una scelta giusta, non mancano le preoccupazioni riguardo all’applicazione di questo sistema, sia in termini economici, sia organizzativi, dal momento che nella ristorazione pubblica le competenze sono divise tra molti enti, senza considerare i criteri inseriti negli appalti.

Un Fondo per ridurre i costi e per l’educazione alimentare

Per quanto riguarda la sostenibilità economica delle mense biologiche certificate, come già annunciato a maggio, il Ministro Martina ha confermato in questi giorni che “con l’obiettivo di ridurre i costi a carico degli studenti e delle famiglie e realizzare iniziative di informazione e promozione nelle scuole, abbiamo istituito un fondo stabile nei prossimi anni che contribuirà a rendere più accessibili i servizi e a proseguire le azioni di educazione alimentare iniziate con la stagione di Expo Milano”.

Non rimane che vedere se l’iniziativa avrà successo e come si attiveranno le scuole a partire dal prossimo anno scolastico.

“Agricoltura e alimentazione sono due frontiere decisive del nostro futuro, soprattutto quando insieme possono crescere a partire dalle scuole e dai nostri ragazzi. Perché come abbiamo imparato in questi anni: ciò che mangiamo è ciò che siamo”, ha dichiarato il Ministro dell’Agricoltura.

E voi cosa ne pensate? Sareste favorevoli alla certificazione per le mense biologiche nelle scuole dei vostri figli? A proposito di ristorazione scolastica, potrebbe interessarvi l’articolo in cui vi raccontiamo la situazione mense nel nostro Paese, tra sfide e nuove opportunità.

Giornalista pubblicista, Elena è nata a Bologna, dove vive e lavora. Per Il Giornale del Cibo si è sempre occupata di attualità, sana alimentazione e sostenibilità. Il suo piatto preferito é il Gâteau di Patate, "perché sa conquistare tutti, unendo gusto e semplicità". Per lei in cucina non può mancare una bottiglia di vino, "perché se c'è il vino c'è anche la buona compagnia".

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