I “cannaruzzuna r’o jurnataru” (variante autunnale)

peppe57
Il termine cannauruzzuna in Sicilia indica i rigatoni grossi mentre il termine jurnataru indica il bracciante agricolo che lavorava a giornata. Questo piatto unico veniva consumato in genere la sera, a fine giornata,e ne esistono (o almeno così io ricordo) due varianti: quella più sostanziosa che veniva preparata in autunno e precisamente in periodo di raccolta delle olive, e quella più fresca ma non per questo più leggera che si preparava per le sere d'estate soprattutto al tempo della mietitura o della raccolta delle olive. Da bambino, in campagna insieme a mia nonna, aspettavo il momento il cui i jurnatari, uomini e donne, consumavano quel pasto in comune tutti seduti ad una tavolata apparecchiata nel baglio (cortile) di casa a cui prendevamo posto anche mia nonna ed io. Quella che ora suggerisco è la variante autunnale.
Nessuna valutazione
Preparazione 2 ore
Tempo totale 2 ore
Portata Primi asciutti
Cucina Italia
Porzioni 4 persone

Ingredienti
  

Istruzioni
 

  • Con una forchetta ridurre la ricotta in poltiglia e sbattervi dentro le tre uova. Fate appassire con la sua stessa acqua di vegetazione la cipolla tritata quanto più sottile possibile.
  • Una volta appassita da essere quasi cremosa, incorporarla nella ricotta. Infine bucherellare con uno stuzzicadenti la salsiccia e metterla in una padella a bordi alti coperta di acqua e farla bollire per circa 20 minuti in maniera che perda il grasso in eccesso ed abbia una sommaria cottura.
  • Ultimata questa operazione, tagliare la salsiccia a tocchetti ed incorporarla alla ricotta. Una volta lessata la pasta la si sciorina in un grande contenitore e la si rimescola con il condimento spolverando il tutto con formaggio grattugiato e pepe nero.
  • La si può consumare subito o passata in forno per qualche minuto. A casa mia si utilizzava il cosiddetto tianu che è una grossa teglia di terracotta.
  • Ora si può usare tranquillamente una normale pirofila.