Come mangiare sano risparmiando sulla spesa: i consigli di Lisa Casali
Già da qualche tempo su Il Giornale del Cibo affrontiamo il tema della povertà alimentare, chiedendoci se la scelta di un’alimentazione ricca di grassi e zuccheri, “a buon mercato”, sia da imputare a motivazioni economiche o culturali. Quanto costa mangiare sano e cosa significa? Si tratta di un privilegio riservato solo a coloro che se lo possono permettere o è possibile seguire una corretta alimentazione anche se il budget destinato alla spesa è limitato? Preservare la propria salute e quella dei propri bambini attraverso cibi sani significa obbligatoriamente rivolgersi ad eccellenze alimentari, prodotti biologici e gourmet in negozi specializzati, o ci sono altre opportunità, più democratiche e accessibili? Il dibattito è aperto, anche tra i nostri lettori. In molti, ad esempio, ci avete scritto sottolineando come anche nei discount oggi si possano trovare molti prodotti di qualità e come, basando la propria alimentazione su cereali integrali e legumi, si riesca ad ottenere salute e contemporaneamente risparmio. Tuttavia, molti sono convinti che esista “cibo per ricchi e cibo per poveri”, nonostante, ad esempio, una ricerca inglese di qualche anno fa volta a capire come ridurre gli ostacoli finanziari alla sana alimentazione, abbia dimostrato che mangiare sano costa in media 1€ in più al giorno: un sovrapprezzo accettabile, considerati i benefici in salute a lungo termine. Inoltre, sappiamo che un corretta alimentazione dovrebbe basarsi su frutta e verdura fresche, legumi, il cui prezzo è inferiore rispetto a snack o prodotti pronti. E chi non ha tempo di cucinare a partire dagli ingredienti di base?
Molti studi e commentatori hanno affrontato la tematica da vari punti di vista: 9€ al giorno per mangiare sano? 3€ al giorno per mangiare sano? Ognuno dice la sua.
Quel che è certo è che se la possibilità di accesso a un cibo di qualità è un diritto di tutti, questo vale ancora di più per bambini e adolescenti, la cui corretta alimentazione è un investimento in salute per il futuro, in particolare per prevenire sovrappeso e obesità, patologie a cui abbiamo dedicato la nostra campagna Crescere a tavola. Nel farlo, ci rivolgiamo a tutti, anzi, vogliamo essere d’aiuto in particolare per chi ha meno risorse economiche e meno informazioni, convinti che l’alimentazione dei più piccoli non possa rinunciare alla qualità per ragioni economiche. Quanto costa, dunque, mangiare sano? Per rispondere alla domanda e soprattutto per farmi svelare pratici e utili consigli, mi sono rivolta a un’esperta, Lisa Casali, scienziata ambientale, blogger e scrittrice, la cui filosofia alla quale ha dedicato anche un libro omonimo, si basa sul “Quanto Basta”, ovvero: comprare, cucinare e mangiare il giusto.
Quanto costa mangiare sano? I consigli di Lisa Casali per una spesa intelligente
Quali alimenti non possono mancare
“Sono sostenitrice dell’idea che mangiare sano può anche essere una scelta che fa risparmiare. Naturalmente, perché questo funzioni, occorrono un po’ di organizzazione e pianificazione su cosa la famiglia mangia e mangerà”, introduce l’esperta.
Chiedo, quindi, a Lisa, quali sono i consigli che si sentirebbe di dare alle mamme e ai papà che vogliono curare l’alimentazione dei propri figli: “È molto importante comprare gli alimenti che sono indispensabili per la salute della famiglia”, sostiene la scienziata ambientale. Quali? Innanzitutto, frutta e verdura, tenendo conto delle indicazioni dell’Organizzazione mondiale della sanità che suggerisce di consumare 5 porzioni di frutta e verdura al giorno, da aumentare a 10 porzioni, secondo uno studio condotto dall’Imperial College di Londra. Inoltre, tra gli alimenti che non possono mancare, ci sono i legumi, i carboidrati complessi, ovvero cereali integrali come riso, farro, orzo, e infine i semi oleosi, almeno 30 g al giorno.
Ci rendiamo subito conto che, eccezion fatta per la frutta secca, si tratta di alimenti facilmente reperibili e generalmente economici, che ci permettono di risparmiare, soprattutto se seguiamo i consigli di Lisa Casali per una spesa intelligente.
“Quando facciamo la spesa dobbiamo fare attenzione a non comprare alimenti che non useremo”. Quindi, se sappiamo già che durante la settimana avremo degli impegni, per cui non saremo sempre tutti a casa a consumare i pasti, dobbiamo tenerne conto, per non comprare prodotti in eccesso, soprattutto frutta e verdura che rischiano di deperire velocemente. “Il mio consiglio è di fare sempre una lista della spesa intelligente, da preparare prima, incrociandola con gli impegni settimanali di tutta la famiglia”. Abbiamo visto come mangiare in famiglia, condividendo almeno un pasto della giornata, faccia bene ai bambini, dal punto di vista psicologico e della socializzazione. Lisa Casali suggerisce di preparare anche la lista della spesa insieme, come un momento di famiglia: “con questo approccio già si evita di comprare il superfluo, si ha una buona riduzione della spesa e quindi si risparmia”.
Dove e come comprare
La blogger, da sempre attenta anche alla sostenibilità ambientale e alla lotta allo spreco alimentare, mi racconta poi del suo esperimento “Quanto Basta”, ovvero di quando ha deciso di vivere per un mese con un budget destinato al cibo di 10€ a settimana, a Milano, riscoprendo il valore profondo del cibo: “sono riuscita a mantenere l’impegno, comprando frutta e verdura e tutti gli altri alimenti indispensabili per la salute, tra quelli che le altre persone non avrebbero scelto, ovvero prodotti in offerta, scontati a fine giornata, a scadenza vicina, alimenti freschi leggermente ammaccati o appassiti che purtroppo vengono messi da parte”. Infatti, il consumatore di fascia medio-alta vuole solo prodotti esteticamente belli e perfetti, mentre, come sottolinea Lisa Casali “molta frutta e verdura che vengono scartate, sono in realtà ancora buone e commestibili e non hanno nulla di meno dei prodotti apparentemente più attraenti, anche in termini di gusto”. Questa modalità di “spesa alternativa” è molto interessante per chi desidera mangiare e risparmiare – conclude l’intervistata – ed è praticabile in molti supermercati o “luoghi del lusso”, dove si tende a scartare tanto, molto di più che nei mercati contadini o biologici, che sono più sensibili e abituati alla vendita di ortaggi anche con leggeri difetti.
Infine, Lisa Casali mi racconta che anche la tecnologia può aiutare, infatti esistono un paio di app gratuite che segnalano quali sono i negozi e i supermercati vicini che hanno prodotti in promozione, in base ad una lista di alimenti di interesse: “consiglio, ad esempio, Last Minute Sotto Casa e MyFoody” .
Cosa cucinare
Sapere come utilizzare le parti di frutta e verdura che vengono erroneamente considerate “scarti”, permette di mangiare sano, risparmiando e senza rinunciare alla qualità. Infatti, come conferma la scienziata ambientale, “mediamente scartiamo il 50% della frutta e della verdura che compriamo, per cui alla fine spendiamo il doppio e mangiamo la metà. Invece, bucce e gambi, sono commestibili, ricchissimi di fibre e antiossidanti e permettono di utilizzare il 100% del prodotto, semplicemente con qualche accortezza, ovvero sapendo come trattarli, attraverso tagli particolari o l’uso dell’estrattore”. Qualche esempio di parti utilizzate da Lisa in cucina? Buccia della zucca, foglie esterne del finocchio e del carciofo, gambo degli asparagi, baccelli di fave e piselli…a questo punto non potevo non chiederle di suggerirci qualche ricetta appetibile anche per i piccoli di casa!
Salute dei bambini, risparmio, lotta allo spreco alimentare: 4 ricette dal blog di Lisa Casali
Con Lisa ho scelto 4 ricette dal suo blog, con cui potrete fare incetta di verdure, legumi e cereali integrali, da proporre ai vostri figli in maniera originale. Valutate voi come modificare qualche ingrediente in base alla stagionalità e se togliere aglio e peperoncino nelle versioni per bambini. Buon appetito!
- Polpettone di ceci e baccelli, inserito in questo menù pasquale anti-spreco
- Spaghetti con foglie di cavolfiore e briciole di pane
- Pizza di lenticchie e ortaggi
- Involtini di bietola.
In conclusione di questa bella chiacchierata su “quanto costa mangiare sano”, Lisa Casali ci tiene a condividere con Il Giornale del Cibo un ultimo consiglio: “se non sei abituato a mangiare tanta frutta e verdura e altri alimenti semplici, freschi e sani, rischi di non saperli utilizzare e, quindi, di generare molto spreco, anche economico. Per questo consiglio di dedicare sempre un po’ di tempo a pianificare i pasti della settimana. La prima volta risulterà un’operazione faticosa e lunga, ma presto avrete creato una lista di menù da poter riproporre ciclicamente e vi accorgerete di quanto sia un accorgimento utile, per risparmiare tempo e denaro”.
Io ho provato e devo dire che funziona! Voi cosa ne pensate?