nutribees ioristoacasa

Piatti sani a domicilio: come ordinare con NutriBees e come funziona la campagna #IORiSTOACASA

Angela Caporale
3

     

    Ordinare cibo salutare a domicilio e, contemporaneamente, sostenere l’Ospedale Sacco di Milano con una donazione: lo si può fare scegliendo il servizio di food delivery healthy NutriBees che, il 10 marzo scorso, ha lanciato la campagna #IORiSTOACASA.
    In queste settimane durante le quali, in Italia e ormai in gran parte dei Paesi europei, è possibile uscire soltanto per necessità, assume ancora maggior interesse e rilevanza l’attività di aziende e piattaforme che consegnano cibo e spesa direttamente a casa.

    Un trend già in crescita in Italia, tant’è che anche secondo i dati del Rapporto Coop 2019, molti italiani avevano in programma di testare i servizi di food delivery proprio quest’anno. Quello che forse non tutti sanno è che esistono diverse start up specializzate nella consegna a domicilio di cibi sani e salutari: un valido aiuto per chi, in questo particolare momento, vuole evitare di fare la spesa frequentemente per rispettare le normative, senza per questo rinunciare ad alimentarsi in maniera varia ed equilibrata.

    Per capire come funzionano questi servizi, abbiamo intervistato Giovanni Menozzi, co-founder di NutriBees (una delle piattaforme che consegna in tutta Italia) che ci ha dato maggiori dettagli su #IORiSTOACASA, campagna ideata a sostegno delle strutture ospedaliere lombarde,messe in seria difficoltà dall’emergenza.

    Nutribees, la piattaforma che porta a casa il cibo sano e gourmet

    nutribees pasti sani

    facebook.com/NutriBees

    La piattaforma NutriBees è stata lanciata nel 2017 ed è frutto dell’idea innovativa di due giovani, Giovanni Menozzi e Mario Villani, entrambi classe 1989, laureati alla Bocconi e con molte esperienze lavorative all’estero. Il meccanismo proposto dalla start up è semplice: portare a domicilio piatti pronti che siano gustosi e salutari.

    Nel menù, infatti, ci sono numerose proposte studiate con il supporto di un biologo nutrizionista, che ripropongono il modello del “piatto unico”. In altre parole, ciascuna vaschetta pronta da scaldare è “completa” perché contiene un cereale integrale, una proteina tra pesce, carne bianca e legumi, e una verdura. Come spiegato sul sito, “i piatti vengono costruiti seguendo le linee guida dell’OMS e i principi della Dieta Mediterranea: utilizziamo olio extravergine d’oliva, cereali integrali, ortaggi di stagione, erbe e spezie ricchi di proprietà antiossidanti e antinfiammatorie.”

    Da qui, anche l’ampiezza della platea a cui si rivolge NutriBees, composta non soltanto persone che desiderano perdere peso, ma anche da chi vuole mangiare sano e non ha tempo per cucinare, da chi desidera un servizio di pianificazione alimentare su misura e da chi ambisce a sentirsi meglio.

    Il primo step, una volta online, è proprio un test personalizzato attraverso cui è possibile mettere a fuoco preferenze, gusti, abitudini ed eventuali allergie e intolleranze. In questa maniera, vengono poi evidenziati i piatti dal menù che rispondono in maniera più precisa alle richieste e agli obiettivi.

    #IORiSTOACASA, l’iniziativa di Nutribees in risposta all’emergenza Coronavirus

    ioristoacasa

    facebook.com/NutriBees

    “Visto il servizio che offriamo”, ci spiega Giovanni Menozzi, “abbiamo pensato che fosse utile rendere NutriBees disponibile per più persone possibili, mettendo insieme un piccolo sconto, la beneficenza, e aggiungendo un dolce in tutte le consegne, come gesto di riconoscenza nei confronti dei nostri clienti.” Questa è, in sintesi, la campagna che ha preso avvio il 10 marzo. Per ogni ordine effettuato su NutriBees, infatti, la start up milanese ha raccolto 1 € da destinare all’Ospedale Sacco di Milano. A distanza di una sola settimana dal lancio dell’iniziativa è già stato possibile effettuare la prima donazione di circa 400 €, e la piattaforma conferma il proprio impegno a portare piatti sani nelle case degli italiani, in tutti i comuni, garantendo la sicurezza di quanto preparato e delle consegne.

    “Siamo sicuri”, continua il co-founder della start up, “che anche le prossime settimane confermeranno il trend e speriamo di raggiungere una donazione di 2.000 €. È il nostro piccolo contributo, perché siamo convinti che sia importante che ciascuno faccia la sua parte.”

    “Ci auguriamo che questa iniziativa possa essere di supporto a tutte quelle persone che, per vari motivi, possono avere bisogno di un servizio come il nostro in un momento come questo”, aggiunge ancora Menozzi insieme all’altro fondatore di Nutribees, Villani. “Può essere una scelta fatta non soltanto per sé, ma anche per gli altri. Pensiamo, per esempio, ai figli che possono ordinare i piatti pronti per i genitori anziani, aiutandoli così a non uscire di casa e proteggersi.”

    #IORiSTOACASA prevede, oltre alla donazione alle strutture ospedaliere lombarde, anche una sorpresa omaggio in qualsiasi ordine (pensato per addolcire queste giornate difficili) e uno sconto. Utilizzando il codice IORISTOACASA è possibile risparmiare 10 € alla settimana su una pianificazione di almeno tre settimane nell’ottica, come ribadiscono i fondatori, di rendere questa opzione accessibile a più persone.

    Come funziona l’ordine su NutriBees

    Vediamo, a questo punto, come funziona l’ordine su NutriBees. Ci sono, infatti, modalità diverse che si possono adattare alle esigenze personali. Il percorso più naturale è quello che parte dal test sulle proprie abitudini alimentari e porta alla sottoscrizione di un abbonamento per ricevere a casa un numero compreso tra 5 e 12 pasti per una, due o tre settimane di fila. I costi variano in base alla quantità di prodotti acquistati (mentre i piatti hanno tutti lo stesso valore), e si possono scegliere fino a un massimo di tre piatti per tipo. Ad esempio, si può sottoscrivere un abbonamento con 6 piatti per due settimane, scegliendo tre Canederli allo speck con erbe di campo e patate e tre Buddha Bowl di grano saraceno e avocado a un prezzo totale di 64,94 € alla settimana, corrispondente a circa 10 € a pasto.

    Esiste anche un’opzione che permette di risparmiare in media 1 € a pasto ed è l’abbonamento “Flexi”. In questo caso, l’opzione si rinnova automaticamente ogni settimana, fino a un’eventuale disdetta o sospensione. Inoltre, è possibile anche fare un ordine “libero”, senza aver effettuato il test e scegliendo semplicemente dal menù i piatti preferiti.

    Ricevere, conservare e riscaldare

    consegna nutribees

    facebook.com/NutriBees

    NutriBees è un servizio attivo in tutta Italia, le confezioni vengono consegnate il martedì (ordinando entro il giovedì precedente) e il giovedì (completando l’ordine al massimo la domenica precedente). Per garantire la sicurezza della consegna, viene utilizzato un packaging di polistirolo e ghiaccio per mantenere la temperatura controllata e, come anticipano i founder, si stanno vagliando soluzioni ancor più eco-sostenibili.

    Le confezioni di cibo vanno riposte in frigorifero entro 72 dalla preparazione, e si possono conservare fino al 20 giorni a una temperatura compresa tra 0° e 4°C, tranne quando indicato diversamente sulla confezione.

    Prima di essere consumati, i piatti vanno scaldati per circa 3 minuti in forno a microonde, forno statico oppure in padella. Ovviamente, a meno che non si tratti di un piatto freddo o ci siano indicazioni differenti specificate caso per caso. Tutti i passaggi e gli ordini vanno fatti online, tuttavia ci sono anche dei numeri di telefono da contattare per poter ottenere assistenza direttamente o via WhatsApp.

    Le spedizioni vengono gestite attraverso i principali corrieri attivi in Italia. A questo proposito, chiediamo a Giovanni Menozzi se NutriBees ha attuato delle misure di controllo straordinarie per garantire la sicurezza e la salute sia di quanto consegnato sia dei lavoratori. “Nelle nostre cucine rispettiamo tutti gli standard di sicurezza alimentare previsti dalla legge e ci atteniamo scrupolosamente alle indicazioni. Non c’è di cui preoccuparsi”, risponde. “Contemporaneamente, stiamo monitorando le iniziative attuate dalle aziende con cui collaboriamo per la distribuzione: sono loro, infatti, a fornire i dipendenti di guanti e mascherine, nonostante i problemi di reperimento. In ogni caso, i pacchi sono sigillati e possono essere consegnati anche senza obbligo di firma nella tutela della salute di tutti.”

    Voi avete mai provato questo servizio?

     

    Passaporto friulano e cuore bolognese, Angela vive a Udine dove lavora come giornalista freelance. Per Il Giornale del Cibo scrive di attualità, sociale e food innovation. Il suo piatto preferito sono i tortelloni burro, salvia e una sana spolverata di parmigiano: comfort food per eccellenza, ha imparato a fare la sfoglia per poterli mangiare e condividere ogni volta che ne sente il bisogno.

    Lascia un commento