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Le Radici Dei Sapori: Cucina Dominicana

Adriana Angelieri

La Repubblica Dominicana è un Paese particolarmente ricco di sapori: la cucina dominicana, come la sua gente, affonda le radici in un mix di culture differenti che danno origine a piatti fatti di ingredienti semplici, ma che permettono di assaporare tutto il gusto del Caribe. La varietà di sapori della cucina dominicana è ricca come la sua storia e – come la sua gente – è il risultato della combinazione di differenti culture e influenze.

I piatti tipici dominicani sono un mix della cucina indigena dei Tainos, della tradizione gastronomica spagnola e africana. Più recentemente, si sono aggiunte anche le influenze della cucina haitiana, cocola (il termine dominicano indica genericamente la popolazione di origine afro-antillana), araba e cinese. Da questo meltin’ pot di culture, tradizioni, ingredienti e sapori discende una gastronomia varia e appetitosa, tutta da gustare.

Diretto discendente del suo omonimo spagnolo, il sancocho è forse il piatto più noto della cucina latinoamericana: a metà tra una zuppa e uno stufato, si prepara nelle grandi occasioni utilizzando carne bovina, a cui vengono aggiunti yucca (tubero simile ad una patata dolce), patata, platano (la banana verde impiegata in molti modi in questa cucina), coriandolo e altri aromi che lo rendono così particolare e davvero squisito.

La bandera è il piatto che non può mai mancare sulla tavola dominicana: si compone di riso bianco, fagioli (generalmente neri o rossi) e carne, il tutto servito nello stesso piatto. Si tratta di un piatto semplice ma gustoso, vera espressione della cucina dominicana.

Il moro è invece un insieme di fagioli, riso e carne stufata. La sua variante, moro de guandules con coco è tipica delle regioni a nord del Paese e combina il gusto delicato della noce di cocco alla presenza dei guandules, una specie di piccole fave verdi dal sapore inconfondibile.

Il locrio è un classico della cucina creola dominicana e somiglia molto alla celeberrima paella spagnola, di cui è sostanzialmente il cugino caraibico: a questo delizioso riso vengono in genere accompagnati gamberoni, gamberi, aringhe, sardine e merluzzo.

L’asopao è una zuppa la cui versione base viene preparata con riso, pollo, pomodoro e un pizzico di coriandolo. Ne esistono molte varietà, più o meno pregiate e ricercate, a seconda degli ingredienti scelti, i dominicani lo consigliano come il migliore ricostituente dopo una lunga notte di ballo e di festa.

Altro piatto per veri golosi è il pica pollo. Questa espressione indica semplicemente dei pezzi di pollo fritto, ma il segreto della loro bontà e del particolare sapore è nella preparazione: un’ottima farina per l’impanatura, una frittura al punto giusto per la croccantezza e l’aroma dell’origano dominicano.

I tostones sono complemento e contorno fondamentale nella cucina dominicana. Si tratta di fette di platano verde fritte, condite con un pizzico di sale e in qualche caso aceto e aglio. Il risultato finale è piuttosto simile per sapore e consistenza alle nostre patate fritte.

Gli yaniqueques sono lo stuzzichino più tipico del paese: un impasto di farina di grano, bicarbonato, acqua e sale. Il nome deriva dalla storpiatura dell’anglosassone Johnny Cakes, biscotti di origine statunitense il cui nome arrivò nella zona di Samanà insieme agli schiavi neri degli Stati Uniti e delle Antille e da qui si diffuse, nella sua variante salata, in tutto il Paese.

I bollitos de yuca sono un altro delizioso stuzzichino: palline di yucca fritte in padella. Normalmente sono ripiene di formaggio, ma sulle spiagge si trovano anche ripiene di polpa di granchio.

Le empanaditas di yucca simili a bollitos, hanno però la forma di una piccola empanada (una mezzaluna parente dei nostri panzerotti) e ripiena di carne. Vengono insaporite, a piacere, con origano, cumino o menta.

Immancabili poi le insalate: quella dominicana tradizionale è composta di lattuga e pomodoro ma si realizzano praticamente con tutte le verdure che si desiderano.

La cucina dominicana possiede anche una grande varietà di dolci e dessert. I più noti sono il dulce de leche, comune a tutta l’area caraibica e all’America Latina nelle sue varianti anche aromatizzate, il dulce de coco (una crema di latte e cocco, tipica della zona sud della Repubblica Dominicana) e il majarete, un dessert leggero, simile a un budino, fatto con farina di mais, latte di cocco, zucchero, cannella e vaniglia in polvere.

Contributo a cura dell’Ente del Turismo della Repubblica Dominicana.

Adriana è Responsabile di Redazione e Social Media Manager per Il Giornale del Cibo dal 2016. Siciliana di origine, si è trasferita a Bologna per i tortellini e per la sua carriera. Unendo la sua grande passione per l'alimentazione alle competenze nei progetti editoriali, si dedica alla guida del team redazionale e alla creazione di contenuti che garantiscano ai lettori un'informazione chiara, utile e accurata. Oltre che per i tortellini, il suo cuore batte per i risotti, di ogni tipo, purché fatti bene! Il profumo del basilico e l'olio buono sono gli ingredienti che non possono mai mancare nella sua cucina.

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