Mamma e figlia che mangiano frutta

Il piacere del cibo sano secondo la Gen Z

Angela Caporale
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    Hanno tra i 18 e i 27 anni, sono nati tra il 1997 e il 2007, usano la tecnologia da quando sono bambini e vantano abitudini peculiari, diverse da quelle delle generazioni precedenti. Stiamo parlando dei ragazzi e delle ragazze della Generazione Z, spesso abbreviata semplicemente in GenZ, i cui gusti e abitudini si distinguono in maniera netta rispetto ai predecessori; proprio per questo, iniziano ad essere oggetto di studi e indagini. Decifrare, infatti, bisogni e interessi dei giovani è fondamentale per capire in che direzione si evolverà la società, compreso il mondo del food, e la GenZ a questo proposito dimostra di avere le idee chiare. Tra queste l’attenzione alla sostenibilità, la preferenza per un cibo fresco e genuino e una (rinnovata?) passione per la frutta, come emerge da un recente studio condotto dall’Istituto Piepoli commissionato da Cso Italy, Assomela, Aci e Fruitimprese.

     

    Il fascino della frutta per la GenZ, tra gusto e salute

    Gruppo di giovani ragazzi che mangia frutta a tavola

    DavideAngelini/shutterstock

    Un primo spunto di riflessione sul tema della connessione tra giovani e cibo arriva anche da una ricerca di grande interesse condotta da Ipsos per l’Osservatorio CIRFOOD DISTRICT nel 2023, il rapporto della GenZ con il cibo. “La maggioranza, circa il 71%, segnala un rapporto difficile, soprattutto nella relazione cibo e salute” – ha dichiarato Enzo Risso, Direttore scientifico di Ipsos e prof. di Audience studies all’Università La Sapienza di Roma, che ha poi aggiunto – “Gli aspetti che caratterizzano la Generazione Z sono molteplici: la tendenza alla polarizzazione, per cui nel rapporto col corpo si ritrovano il necessariamente sottopeso e il tranquillamente curvy. Inoltre, cresce l’attenzione al naturalismo e alla semplicità nella relazione con il cibo, così come i dati mostrano una generazione che ama molto stare fuori casa e per cui il cibo è uno strumento conviviale, dove in passato lo erano solo la birra e il vino”.

    La ricerca di un equilibrio tra gusto e salute è un aspetto chiave per molti giovani. Secondo l’indagine Cso-Istituto Piepoli, infatti, il 47% dei GenZ ha espresso il desiderio di migliorare le proprie abitudini alimentari, mentre il 42% dei giovani tra i 14 e i 20 anni e quasi la metà di coloro che hanno un’età compresa tra i 20 e i 26 anni afferma di consumare frutta regolarmente, quasi ogni giorno.

     

    L’ortofrutta rappresenta un’immagine positiva e sana per oltre il 70% dei giovani, e non c’è da stupirsi: frutta e verdura sono i protagonisti di uno stile di vita equilibrato, e i ragazzi e le ragazze ne sono consapevoli. Tuttavia, nonostante i numerosi benefici per la salute, la verdura sembra avere un po’ meno appeal rispetto alla frutta: solo il 34% dei giovani la consuma regolarmente. 

    Tra cibo e salute ci sono (spesso) i social

    Giovane donna che mangia una macedonia

    Pixel-Shot/shutterstock

    Secondo la ricerca, la comunicazione gioca un ruolo cruciale nel promuovere il consumo di ortofrutta tra la GenZ. Poiché il 22% che definisce questi prodotti “non molto trendy”, esiste molto spazio per le aziende del settore e per le istituzioni, che possono cogliere questa opportunità di comunicare in modo più efficace e coinvolgente. Un esempio potrebbe essere quello della campagna Potatoes forever! dell’Unione Europea che, in Italia, ha coinvolto anche giovani influencer e content creator proprio per raggiungere i ventenni. Le campagne di comunicazione rivolte alla GenZ, infatti, non possono prescindere dall’impiego dei social media, dal linguaggio e dai canali che sono più familiari ai giovani d’oggi. Rendere più “trendy” mangiare frutta e verdura è un obiettivo raggiungibile sì, ma con uno stile leggero, divertente e sdrammatizzante. Una sfida non da poco per aziende, brand e istituzioni.

     

    Un altro elemento di rilievo, emerge ancora dal rapporto, riguarda il coinvolgimento di testimonial autorevoli. Sportivi, influencer, personaggi dello spettacolo possono essere delle voci persuasive che ispirano i giovani a fare scelte alimentari più sane, anche sfruttando promozioni, campagne o codici sconto. È importante, infatti, un dato ulteriore emerso dall’indagine, ovvero che il 20% dei giovani riduce il consumo di frutta a causa dei prezzi elevati. Per questo, è essenziale rendere l’ortofrutta accessibile a tutti, dimostrando che mangiare bene non deve essere un lusso.

     

    In un contesto sociale in cui la salute e il benessere sono sempre più importanti, soprattutto tra i più giovani, il consumo di frutta e verdura gioca un ruolo fondamentale nel garantire uno stile di vita sano e equilibrato. Con una comunicazione mirata e il supporto  di testimonial autorevoli, diventa possibile ispirare le nuove generazioni e indirizzarle verso scelte alimentari più consapevoli, contribuendo così a un futuro più sano e sostenibile per tutti.

     


    Immagine in evidenza di: PV productions/shutterstock

     

    Passaporto friulano e cuore bolognese, Angela vive a Udine dove lavora come giornalista freelance. Per Il Giornale del Cibo scrive di attualità, sociale e food innovation. Il suo piatto preferito sono i tortelloni burro, salvia e una sana spolverata di parmigiano: comfort food per eccellenza, ha imparato a fare la sfoglia per poterli mangiare e condividere ogni volta che ne sente il bisogno.

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