Ci sono cascata anche io: ero convinta che non valesse la pena e che il mio microonde, già molto potente, fosse sufficiente a fare un fritto con poco olio. Pensavo che la friggitrice ad aria fosse una moda passeggera. Ma il mio lavoro consiste anche nello stare al passo con le novità, così ho ceduto e ne ho acquistato una, convinta che dopo qualche utilizzo l’avrei messa in un angolo a prendere polvere.
Ebbene, non solo mi sono ricreduta, ma non riesco più a farne a meno! La friggitrice ad aria è un elettrodomestico nato da una decina di anni, che negli ultimi tempi ha vissuto un vero boom, in particolare per quanto concerne il mangiare sano e il risparmio energetico. Ma quali sono i vantaggi? Quali i costi? E i consumi? Ma soprattutto, la domanda che mi sento fare spesso è: meglio con cestello o a fornetto? Oggi vi racconto tutto quello che c’è da sapere sulla friggitrice ad aria!
Friggere senza olio: come funziona la friggitrice ad aria?
Molti di voi si staranno chiedendo quale magia sia quella che permette di friggere senza l’uso dell’olio! Nessuna stregoneria di Hogwarts, solo l’utilizzo di aria (come un forno ventilato) ad altissime temperature, che riesce a cuocere i cibi con pochissimo olio o addirittura senza.
Grazie alle alte temperature e all’aria calda che circola si riesce a avere una cottura omogenea molto simile, se non identica, al fritto.
Per condire i cibi potete usare:
- spruzzino: esistono appositi attrezzi che consentono di nebulizzare l’olio sugli alimenti, in modo da distribuirlo uniformemente.
- Pennello: versate uno o due cucchiai di olio in una ciotola e poi spalmatelo con un pennellino.
- Cucchiaio e mani pulite: se state cucinando verdure vi suggerisco, dopo averle lavate e affettate, o cubettate, di metterle in una grande ciotola, versare uno o due cucchiai di olio e mescolare con le mani, in modo da distribuirlo in modo uniforme.
I programmi preimpostati
Le friggitrici ad aria hanno dei programmi preimpostati dai quali vi consiglio di partire per poi personalizzarli. Quando preparate le patatine fritte, ad esempio, iniziate con le indicazione che vi vengono date sul display. Noterete che, in base alla quantità e allo spessore con cui avete tagliato le patate, potreste dover modificare i tempi, fino a raggiungere il grado di croccantezza che desiderate. Insomma, questi programmi preimpostati sono pratici ma non definitivi, e solo la vostra esperienza vi farà capire qual è il tempo e la temperatura giusta.
I vantaggi del fritto senza olio
Fino a qualche anno fa, in commercio spopolavano le friggitrici tradizionali. Oltre al fatto che necessitavano di molto olio, uno degli svantaggi era il permanere degli odori del fritto per molto tempo. Con la friggitrice ad aria, invece, questo non succede, il che è sicuramente uno dei vantaggi principali dell’elettrodomestico. Quando si preparano ingredienti particolarmente grassi, come salsicce o pollo, inoltre, il grasso dei cibi scende nella parte inferiore del cestello forato, pertanto il cibo è davvero più sano. Non c’è poi il rischio di cuocere cibi diversi nello stesso olio, e questo è un vantaggio innegabile per la nostra salute.
Non va poi trascurato l’aspetto della sicurezza: la friggitrice ad aria infatti, una volta impostato il timer, si spegne da sola, non brucia i cibi e, naturalmente, l’olio non schizza. Ultimo ma non ultimo, una volta utilizzata è facilissima da lavare: il cestello interno si può mettere direttamente in lavastoviglie, anche se essendo molto facile, io lo lavo direttamente sotto l’acqua con un po’ di sapone per piatti, lasciandolo poi ad asciugare.
Lati negativi: quali sono?
Nessun elettrodomestico è perfetto e anche la friggitrice ad aria ha i suoi lati negativi,
Le dimensioni ridotte sono sicuramente un limite soprattutto per famiglie numerose. Solitamente infatti, soprattutto le friggitrici a cestello, sono piccoline, e vale la pena spendere qualche euro in più per prendere un modello di capienza superiore.
Inoltre, i cestelli sono forati per consentire all’aria di cuocere anche sulla parte inferiore. Ma questo comporta che alcuni cibi rischiano di perdere parte delle loro salse e condimenti liquidi. Per ovviare a questo problema esistono degli stampi appositi, come teglie di carta usa e getta, che hanno il vantaggio di raccogliere il condimento; di contro, però, non consentono all’aria calda di cuocere adeguatamente nella parte inferiore.
Friggitrice ad aria e forno: che differenza c’è?
Visto e considerato che si tratta di una cottura con aria ventilata è lecito chiedersi quali siano le differenze rispetto a un forno.
Se in quest’ultimo bisogna aspettare tra i 10 e i 15 minuti prima che arrivi alla temperatura impostata (i tempi variano anche in base alle dimensioni), con la friggitrice ad aria, invece, potete iniziare subito o, al massimo, vi basterà impostare di cottura 2 minuti a vuoto.
Inoltre i tempi di cottura sono notevolmente inferiori, anche grazie alle dimensioni contenute della friggitrice ad aria.
Nel forno, poi, avete bisogno di una quantità superiore di olio rispetto a una friggitrice, per evitare che i cibi si secchino. Con un forno si ottiene un risultato leggero, ma con la friggitrice potete avere delle patatine effetto scrunck con un solo cucchiaio di olio. Insomma, le cotture sono simili ma non identiche, e la scelta dipende essenzialmente dalla quantità di cibo che state cucinando.
Friggitrice ad aria: cestello vs sportello, quale scegliere?
Al momento dell’acquisto delle friggitrice ad aria, il grande dilemma è scegliere il modello. A questo proposito è bene cercare di evidenziare vantaggi e svantaggi delle due principali tipologie in commercio: a cestello e a sportello.
Friggitrice ad aria a cestello
La forma classica della friggitrice è quella con cestello, ideale per famiglie di 2/3 persone. Tra i vantaggi, c’è quello di essere poco ingombrante, facile da pulire e più economica, con cestelli che vanno da 3 a 6 litri. Se ne scegliete una di questa tipologia, cercate un modello che faccia circolare l’aria anche nella parte inferiore, che consentirà una cottura più uniforme e con un potenza superiore a 1700 W.
Lo svantaggio del modello a cesto è la temperatura, che si ferma a 200°C, e il fatto che potete cuocere un solo alimento alla volta (anche se esistono dei marchi dotati di due cestelli). È bene sapere che delle friggitrici a cestello si possono acquistare separatamente teglie per preparare sformati, lasagne o parmigiana.
Friggitrice ad aria con sportello “a fornetto”
Negli ultimi anni sono comparsi sul mercato modelli di friggitrice ad aria più grandi, con sportello, anche detti a fornetto. Ideali per famiglie di 4 o più persone, queste friggitrici, hanno due o più ripiani, con teglie estraibili e lavabili in lavastoviglie, che consentono di cuocere più pietanze contemporaneamente. Alcuni modelli prevedono la presenza di un cestello rotante (ad esempio per la cottura delle patate) e di uno spiedo. La temperatura raggiunge i 230 °C e come molti forni, lo sportello è trasparente e questo vi permette di seguire lo stato della cottura. Lo svantaggio, oltre al costo superiore rispetto a quelle a cestello, è un maggior ingombro e una resistenza che è presente solo nella parte superiore, il che rallenta leggermente i tempi.
Friggitrice ad aria: per quali preparazioni è utile?
Posto che cucinare con poco olio fa bene, che l’effetto scrunck mette allegria, che è bellissimo portare a tavola il fritto senza per questo avere l’odore per tutta casa, che il risparmio è notevole perché la cottura si raggiunge in tempi più veloci, bisogna comunque ricordare che la friggitrice ad aria non consente di fare proprio tutto.
Va bene, anzi benissimo, per molti tipi di verdure come patate, melanzane, stick di zucca e zucchine, alcuni tipi di carne, tra cui pollo, bocconcini panati, o il pesce da arrostire, come un trancio di salmone o il favoloso fritto di pesce.
Ma ricordiamoci che ci sono alcuni cibi che hanno bisogno di un certo grado di umidità che la friggitrice non consente: penso ad esempio ai piselli in umido o alle verdure in foglia che hanno bisogno di essere sbollentate. Se è vero infatti che questo elettrodomestico può facilitare la cottura velocizzando tempi e risparmiando sulla bolletta, in generale la domanda che dovete porvi è: questo alimento lo cucinerei in forno? Se la risposta è no, desistete dal farlo anche in friggitrice, perché rischiereste di trovarvi con un piatto secco.
La capienza
Ora che abbiamo definito le differenze tra cestello e fornetto soffermiamoci sulla capienza, che viene solitamente espressa in litri: spesso una capienza di 4,5 litri è idonea per una famiglia di 2-3 persone, una di 6.3 litri per nuclei di 4-5 persone e così via. La mia esperienza è che si tratta di misure sottostimate e che, se si vuole evitare di fare più cotture, è bene prenderne una più capiente. E se cucinate spesso per più di 4 persone salite di litraggio perché rischiereste di dover fare più cucinate, perdendo più tempo e, di conseguenza, consumando più energia.
Fritto mio, quanto mi costi? Il consumo energetico di una friggitrice ad aria
Come per ogni elettrodomestico, i costi della friggitrice ad aria variano da modello a modello e il prezzo di partenza cambia in base alla capienza ma soprattutto al wattaggio.
Riguardo i consumi, inoltre, secondo alcune stime recenti la friggitrice sembrerebbe essere fra gli elettrodomestici che consumano più energia elettrica: il suo fabbisogno energetico è stimato tra 1,4-1,6 kW/h, con un costo pari a circa 0,70 euro per ogni ora di utilizzo.
Potreste essere attratti da un modello trovato in offerta a un prezzo apparentemente molto basso, che però ha una capacità minima e una potenza di 1200W. Un voltaggio troppo basso infatti vi farà rallentare i tempi di cottura, andando anche a incidere sui consumi e quindi sui costi in bolletta.
Preferite invece modelli con potenza superiore alle 1700W, che potrebbe avere un iniziale costo più alto ma che vi farà poi risparmiare in termini di tempo e denaro.
Appena comprata ho voluto fare una prova. Ho tagliato delle melanzane a dadini e le ho distribuite in parti uguali nella friggitrice e nel forno a microonde, che è già più veloce rispetto al forno tradizionale, azionando la funzione “fritto”. Ho impostato in entrambi 18 minuti, controllando di tanto in tanto come andavano le rispettive cotture. Arrivata a 14 minuti ho spento la friggitrice perché avevo raggiunto il risultato, mentre per il microonde ho dovuto proseguire di ulteriori 6-7 minuti, arrivando pertanto a circa 25 minuti di cottura. La prova effettiva che il risparmio di tempo si traduce anche in risparmio energetico e, di conseguenza, di costi sulla bolletta.
E voi, cosa cucinate nella friggitrice ad aria? Raccontateci nei commenti qual è la vostra ricetta preferita.
Articolo scritto con il contributo di Elisabetta Pacifici.
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