Foodspotting

Foodspotting: social network ad alto tasso #foodporn

Redazione

Ognuno ha il suo passatempo preferito. C’è chi ama il birdwatching, chi il foodspotting. C’è chi armato di binocolo osserva gli uccelli, chi armato di smartphone, forchetta e appetito, colleziona scatti di prelibatezze in giro per il mondo. Gli “avvistatori di cibo” (così si può tradurre il termine foodspotter) sono i membri della community online Foodspotting, un sito e un’app che dal 2010 a oggi ha raccolto ricette, consigli, indirizzi di ristoranti, trattorie, chioschi e pub di tutto il mondo.

 

Come funziona?

 

Foodspotting come funziona

 

Basta poco per capire che su questo social network non c’è spazio per foto di gattini o per meme. Le uniche immagini che vi troverete sono foto di piatti gustati dagli utenti. Se anche voi amate il #foodporn e non resistete alla tentazione di scattare una foto prima di addentare ciò avete nel piatto, allora siete nel posto giusto. Più che consigliare un ristorante, qui si consiglia il cibo. E ovviamente l’aspetto visivo la fa da padrone.  Avviando l’applicazione, o collegandovi al sito web, infatti, la prima cosa che vedrete sarà una mappa arricchita dalle foto dei piatti che potrete trovare nelle vicinanze. E scorrendo la mappa vi ritroverete a fare un viaggio virtuale nelle specialità culinarie dei diversi Paesi, saziando per lo meno i vostri occhi.

 

Il cibo va condiviso

 

Foodspotting condivisioni

 

Ovviamente, sono proprio gli utenti che contribuiscono ad arricchire la mappa, condividendo i propri scatti #foodporn; votando e salvando i propri cibi preferiti e quelli che si vogliono assaggiare; pubblicando guide dei loro piatti e ristoranti preferiti. Tutto ciò permette di guadagnare distintivi e popolarità nella community di foodier. Giusto per saziare il proprio ego, dopo essersi saziati nel vero senso della parola.

 

Specialità culinarie tra virtuale e reale

 

Foodspotting guide

 

Foodspotting vi tornerà utile se siete in viaggio o state per partire. Grazie alle guide pubblicate dagli utenti, alla funzione di ricerca e alla geolocalizzazione vi permetterà di stilare prima l’elenco di tutte le delizie che semplicemente devono essere assaggiate durante la vostra vacanza e di scoprirne altre di cui non avere mai sentito parlare.

Proprio con questo spirito, lo scorso anno è stato pubblicato “The Foodspotting Field Guide”, una raccolta dei 75 piatti più particolari e rappresentativi della cultura culinaria dei diversi Paesi. Pubblicato in Italia da Terre di Mezzo, con il titolo “Cacciatori di ricette e giramondo”, il libro rappresenta un taccuino di viaggio, più che una raccolta di ricette: un diario dedicato a chi vuole scoprire i sapori del mondo, con tanto di spazio dove annotare le proprie considerazioni. Tra i 75 piatti da trovare e assaggiare prima di morire, l’Italia è rappresentata dal Cacio e pepe (permettetemi di dissentire), accanto alle escargot, all’okonomiyaki giapponese, le tagine del Marocco e altri piatti più o meno noti (avete idea di cosa sia lo Smørrebrød?)

Sul sito di Foodspotting li trovate tutti. Fateci sapere quanti ne avete assaggiati!

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