Expo visitatori

Le code non fanno paura: record di visite ad Expo

Redazione

Fiumi di gente ai tornelli d’entrata fin dalle prime ore del mattino, code sconfinate ai Padiglioni più gettonati: per il Giappone fino a 5 ore (5 ore!) in fila e gli Emirati Arabi si sono visti costretti a interrompere ogni tanto l’accesso. Per passare avanti qualcuno si è finto disabile e qualcuna, incinta.

Ressa anche per i Paesi in cui solitamente il flusso era stato più scorrevole, attese interminabili a cui si sono sottoposti anche i vip (si mormora che persino Angelino Alfano abbia aspettato diligentemente il suo turno all’entrata del Padiglione Zero per almeno un’ora e mezza).
E infine ancora code, code, code: per le torrette d’acqua, per sedersi sulle panchine, per andare in bagno, per mangiare…  Potrebbe sembrare la descrizione di un incubo, ma per gli organizzatori di Expo queste sono buone notizie: eccoli, infine, i grandissimi numeri.

 

Boom di visitatori Expo: la rivincita estiva

 

Verso i 20 milioni di visitatori

In luglio la cifra di 20 milioni di visitatori Expo, auspicata dal commissario unico Giuseppe Sala per bilanciare i conti, sembrava ancora una chimera, visti i risultati buoni ma non stratosferici dei primi mesi. Ora i dati ufficiali si avvicinano in accelerata verso il traguardo grazie ai numeri record del dopo ferragosto e delle prime settimane di settembre, con un picco di 244.994 presenze registrato sabato 12 settembre  a conclusione di una settimana che ha visto complessivamente 1.114.558 visitatori varcare i cancelli dell’esposizione.
“Per ora la parola ‘successo’ però per me è vietata –  ha dichiarato cauto Sala -. Al momento il numero di ingressi si è stabilizzato durante la settimana, non c’è più un giorno in cui se ne registrano meno, l’unica differenza la può fare il meteo”.

 

File ad Expo

Ultime settimane: il richiamo dei super ospiti e dei concerti gratuiti

Ma non solo il meteo: altri elementi stanno incidendo favorevolmente sull’aumento dei flussi, come ad esempio il biglietto serale a 5 euro anticipato di un’ora (dalle 18 anziché dalle 19), la riapertura delle scuole con il relativo ritorno delle scolaresche, le facilitazioni elargite dall’Inps a pensionati e ai lavoratori basso reddito (biglietto gratuito e sconto Trenitalia del 50%) per tutto il mese d’agosto.

E sul fronte delle attrattive in seno alla kermesse, hanno fatto certamente la differenza le partecipazioni dei very special guests come Michelle Obama, Bono Vox e Sharon Stone, e il ricco palinsesto di eventi, dalle feste nazionali dei padiglioni ai cooking show guidati da chef stellati. Fino al ricco programma di concerti gratuiti che, dopo  aver accolto sul palco dell’Open Air Theatre San Carlo i vincitori dell’ultima edizione  di “Amici” Stash e The Kolors (11 settembre) ed Elisa (13 settembre), proseguirà con altri nomi di sicuro richiamo (Marracash, Guè Pequeno ed Emis Killa il 3 ottobre, Mario Biondi il 13, Davide Van De Sfroos il 17 ed Edoardo Bennato il 24).

Grande attesa infine per il segretario generale delle Nazioni Unite Ban Ki-Moon che visiterà Expo il 16 ottobre accolto dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella.  

 

Il barometro di Expo

Se il successo di una manifestazione si misura anche (e forse soprattutto) dal gradimento che ha suscitato, allora vale la pena segnalare anche i dati forniti dall’ExpoBarometro, un indicatore che registra la social experience quotidiana di Expo. In altri termini, il sistema rileva le reazioni espresse dai visitatori tramite post pubblicati su twitter. L’algoritmo tiene conto della percentuale di post positivi in relazione ai commenti negativi, eliminando dal conteggio i tweet neutri (ovvero quelli di pura divulgazione di eventi o di notizie). Su un range che va da 0 a 100, il sentiment dei visitatori calcolato a partire da giugno si è attestato tra il 62 e l’80 %. Segno che i visitatori hanno gradito, nonostante le code e con buona pace dei numerosissimi – o forse solo rumorosissimi – haters.  

 

Padiglione Italia

 

A giudicare dai numeri dei visitatori Expo sembra essere lontano dal flop tanto temuto. Riuscirà l’esposizione milanese a superare le previsioni e a sforare i famigerati 20 milioni di ingressi?
Se volete contribuire a raggiungere questo traguardo, vi diamo un piccolo consiglio: usate le nostre guide per programmare al meglio la vostra visita, sapere subito dove andare e perdere meno tempo possibile!

 

 

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