Pasqua in Provenza: la couve crestoise, una torta dalla forma unica

Giulia Ubaldi
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    La Provenza è una terra ricca di tradizioni, in particolare nei piccoli paesi in occasione delle festività. Qui, infatti, si mantengono vive abitudini antiche, legate e credenze e rituali secolari. Una di queste è la preparazione della couve, una torta a forma di nido di gallina che si mangia come dolce il giorno della Domenica delle Palme, in particolare nella città di Crest. Ve ne parliamo ancora una volta grazie alla pasticceria francese Murielle Bubin-Chevaye, che vi avevamo già presentato per raccontarvi di un’altra famosa eccellenza francese, i macarons.

    Pasqua in Provenza: le tradizioni culinarie

    Come anticipato, in Provenza esistono tantissime tradizioni gastronomiche legate soprattutto ai giorni festivi. Ad esempio, in occasione della Vigilia di Natale, si preparano ben 13 dolci diversi con cui viene imbandita tutta la tavola. Un numero non a caso, ma con un significato religioso ben preciso, legato a Cristo e ai dodici apostoli durante l’Ultima Cena. Si tratta di un vero e proprio rito che avviene il 24 dicembre sera: si apparecchia con tre tovaglie bianche, in modo da dare più rilevanza ai colori dei tredici dolci; poi si dispongono tutti i dessert insieme nello stesso momento, secondo un ordine preciso che cambia da famiglia a famiglia.

    Ma ora non è tempo di Natale ma di Pasqua, e le tradizioni sono altre! In primis non manca quella di far andare i bambini nei giardini per raccogliere le uova di cioccolato: “a loro viene raccontato che è stato il din don delle campane delle chiese che, suonando avanti e indietro, hanno cosparso uova di cioccolato. Ma in realtà sono state nascoste dai genitori! Mi ricordo ancora quando da piccoli facevamo a gara di corsa con i miei fratelli per chi ne prendeva di più!” ci racconta Murielle. Il pranzo tradizionale della domenica di Pasqua inizia con l’insalata Pascale come antipasto, a base di pomodori, uova sode, acciughe, cipollotti, e olive nere. Poi si prosegue con il classico agnello, condito con aromi del giardino come timo, rosmarino e alloro, e servito insieme a verdure novelle quali carote, cipolle e peperoni. Il venerdì precedente, invece, si servono pesce e verdure rigorosamente accompagnate dall’aïoli, una salsa fatta di aglio, maionese e olio di oliva di cui vi avevamo già parlato. Per il giorno delle Palme, la domenica che precede quella di Pasqua, si mangiano sempre legumi, in particolare ceci. E come dolce pasquale la couve crestoise!

    ludilabel.com

    La couve crestoise, la torta pasquale provenzale a forma di nido di gallina 

    La couve è un dolce provenzale tipico del periodo pasquale. In passato veniva mangiato in tutto l’entroterra della Provenza, mentre oggi si trova praticamente quasi solo nella città di Crest, per questo prende il nome couve crestoise e non è molto conosciuto, anche dai francesi stessi.

    Si tratta di una sorta di “biscottone”, come ci dice Murielle, preparato con una pasta frolla e profumato con arancia candita o scorza di limone. Quello che lo caratterizza maggiormente e rende unico è la forma: i bordi dell’impasto, infatti, vengono intrecciati per creare l’effetto del nido di gallina; al centro del dolce, vengono riposte alcune palline d’impasto. Il significato di questo dolce è infatti quello di rappresentare la gallina con i suoi pulcini, quindi la rinascita, anche perché couve in francese significa “covare”.

    Solitamente veniva mangiato la Domenica delle Palme a fine pasto, servito con una pallina di gelato, una macedonia di frutta o un bicchiere di Clairette de Die, un vino frizzante con vivaci note fruttate solitamente prodotto con metodo ancestrale. Dunque, ora non vi resta che provare a preparare la ricetta della couve di Murielle!

    Ricetta della couve crestoise

    Per seguire questa ricetta, vi consigliamo di guardare bene la foto della couve preparata da Murielle, perché come dice lei è più difficile a dirsi che a farsi!

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    Ingredienti 

    • 300 g di farina
    • 90 g di zucchero
    • 100 g di burro morbido
    • 1 uovo
    • 60 g di scorza di arancia candita
    • 1 cucchiaio di fior d’arancio

    Procedimento 

    1. Mescolate il burro con lo zucchero, aggiungete l’uovo, la scorza di arancia, il fior di arancio e la farina.
    2. Stendere il tutto fino a raggiungere uno spessore di circa 1,5 cm, mettendo da parte un po’ d’impasto per la gallina, i pulcini da posizionare sopra e la treccia del bordo.
    3. Con l’impasto messo da parte formate una pallina grossa come una ciliegia da posizionare in mezzo alla torta e poi circa altre cinque o sei più piccole da disporre poi intorno.
    4. Fate anche un budino lungo da dividere in tre per fare una treccia da posizionare sui bordi della torta.
    5. Ora spennellate la superficie due volte con un uovo sbattuto con una punta di miele, poi bucherellare la superficie con i rebbi di una forchetta e tenete in frigorifero per qualche ora o tutta la notte.
    6. Successivamente cuocete in forno caldo a 210 °C per circa 20/25 minuti.

    Allora, vi abbiamo fatto venire voglia di preparare un dolce diverso per questa Pasqua? E sulle vostre tavole invece che cosa non manca mai durante il periodo pasquale?

    Antropologa del cibo, è nata a Milano, dove vive e scrive per varie testate, tra cui La Cucina Italiana, Scatti di Gusto, Vanity Fair e le Guide Espresso. Il suo piatto preferito sono gli spaghetti alle vongole, perché per lei sono diventati un'idea platonica: "qualsiasi loro manifestazione nella realtà sarà sempre una pallida copia di quella nell'iperuranio". Nella sua cucina non mancano mai pistilli di zafferano, che prima coltivava!"

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