caffè filtro

Caffè filtro, caffè all’americana o caffè americano? Origini, differenze e gusto

Carmela Kia Giambrone
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    Esiste mille e una versione di caffè. In Italia, poi, è una vera e propria istituzione, e sono sostanzialmente due i modi con cui si realizza questa bevanda, la la classica moka o la macchinetta espresso. Da qualche anno, però, si sente parlare anche di altra tipologia: oggi infatti parleremo del caffè filtro, anche conosciuto come caffè all’americana, molto diverso invece del caffè americano. A differenza di quelli a cui siamo abituati, il caffè filtro viene preparato seguendo un procedimento definito, come scopriremo. Ecco quindi tutto ciò che avete sempre voluto sapere su questa preparazione e non avete mai osato chiedere in questo articolo perfetto per tutti i coffee-addicted!

    Caffè filtro: cos’è e come si fa?

    Il metodo di preparazione del cosiddetto caffè filtro o all’americana è uno dei processi più semplici e antichi. Dobbiamo infatti fare un salto indietro nel tempo nella Germania all’inizio del secolo scorso, per giungere all’origine della percolazione, ovvero il procedimento di produzione di questa bevanda tanto amata in tutto il mondo e all’invenzione e successiva commercializzazione dei comodissimi filtri in carta, che diede un seguito all’introduzione della vendita della bevanda stessa.

    caffè filtro percolazione

    adamwilbert/shutterstock.com

    La percolazione consiste nella discesa senza pressione del liquido sulla polvere, dovuto alla forza di gravità: non c’è quindi una compressione esterna.  L’acqua calda viene fatta gocciolare delicatamente sulla miscela di caffè, la quale, posizionata su di un supporto coperto da un filtro in carta, permette al liquido che vi passa attraverso di percolare, appunto, cioè di cadere nella tazza sottostante. Per fare tutto questo ci si può affidare naturalmente a una macchinetta ad hoc. Nel passaggio, l’acqua porta con sé tutti i componenti idrosolubili in esso contenuti, regalando così un caffè più delicato rispetto a quello a cui siamo di norma abituati noi italiani.

    Caffè filtro vs caffè americano: quali sono le differenze?

    Il caffè filtro, o all’americana, non è il caffè americano. Nel nostro Paese, infatti, spesso vengono usati in maniera analoga questi due termini, ma in verità stiamo indicando due tipi di caffè molto diversi.

    caffè americano

    Elena Talberg/shutterstock.com

    Il caffè americano non è altro che un caffè espresso molto lungo ottenuto grazie a un’aggiunta copiosa di acqua a 100°C. Le sue origini sono nostrane, dato che tradizionalmente il caffè americano è nato in Italia ad uso e consumo dei turisti d’oltreoceano in cerca di un caffè “simil-all’americana”.

    Il caffè all’americana, invece, è proprio la bevanda che viene preparata negli Stati Uniti e in molte parti del Nord Europa: differente metodo, differente bevanda.

    I segreti per fare un caffè all’americana perfetto

    Il caffè filtro necessita di piccoli trucchi e accorgimenti per una buona realizzazione e di una piccola macchina (o come vedremo, una caraffa) per la sua preparazione. Vediamo quali sono.

    caffè filtro procedimento

    Cookie Studio/shutterstock.com

    La scelta del caffè

    Per preparare un ottimo caffè filtro oltre allo strumento giusto, è bene scegliere con attenzione il caffè, meglio se di miscela totalmente arabica con una tostatura delicata e una macinatura media.

    La macchinetta per il caffè filtro

    La macchina per il caffè filtro usa la tecnica dell’infusione: il filtro va posto asciutto, quindi si aggiunge il caffè in polvere e si fa partire la macchina. Il filtro viene inumidito ed inizia la discesa di acqua calda (calda e non bollente!). Il contenitore sottostante, di solito una brocca in vetro pyrex, raccoglie il caffè all’americana che può quindi essere servito e consumato.

    La caraffa in pyrex e inox

    Esistono poi, per chi non ama gli elettrodomestici, anche delle caraffe in vetro pyrex e in acciaio inox che permettono di preparare il caffè all’americana mediante infusione e filtraggio manuale, come si farebbe per una classica tisana. A voi la scelta.

    La scelta della tazza

    In conclusione, non dimentichiamo che, come per ogni cibo e bevanda, anche l’occhio vuole la sua parte e per gustare un ottimo caffè filtro o all’americana anche la tazza ha la sua ragione. Scegliete una classica mug ampia, la vostra preferita e gustate immediatamente il vostro caffè filtro!

    Infine, ricordiamo che, benché il caffè all’americana contenga meno caffeina se paragonato a un classico caffè espresso, ma ovviamente questo viene meno se si conteggia il volume triplo (se non quadruplo) che ne viene consumato per tazza.

    Insomma, anche nel nostro Paese negli ultimi tempi abbiamo iniziato ad amare il caffè filtro, benché la battaglia da vincere sia quella contro la forza e il carattere del nostro sacro espresso, che spesso fa etichettare il caffè all’americana come una pessima bevanda blanda e dal lieve carattere. Niente di più sbagliato, è solo diversa, tutto qui! Voi avete mai provato il caffè filtro?

    Carmela è nata a Bergamo e vive poco lontano da Milano. È una giornalista e si occupa da molti anni di alimentazione naturale, autoproduzione, ambiente e sostenibilità, tematiche che tratta anche nel suo blog equoecoevegan.it. "Adoro l’hummus di ceci e le patate, sotto ogni forma possibile", dichiara, mentre gli elementi che non devono assolutamente mancare in cucina per lei sono il coraggio ed un buon frullatore ad immersione, "perché l’improvvisazione necessita certo di idee ma soprattutto di strumenti pratici da utilizzare".

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