Taleggio

Taleggio D.O.P.: una bontà che stupisce ad ogni morso

Adriana Angelieri

Profumo intenso, con aromi di frutta secca, nocciole e persino tartufo. Di cosa stiamo parlando? Del taleggio, naturalmente. Ma non di un taleggio qualsiasi, bensì del Taleggio D.O.P. Un gusto intenso e un sapore inimitabile che derivano dal caratteristico microclima, creato dalle correnti di aria boschiva e dalla presenza di una microflora naturale sviluppatasi nel tempo.  Ma anche da un processo di salatura, in alcuni casi  fatto ancora a mano, durante il quale le forme vengono girate e lavate periodicamente, per tutto il periodo di stagionatura.

Dettagli che ancora oggi fanno la differenza…

 

Taleggio D.O.P. Cademartori: quando il formaggio racconta il territorio

Quando si parla di un D.O.P., più che di un formaggio si racconta la storia di un territorio. Una storia che alcune aziende sono ancora in grado di raccontare con tecniche di lavorazione consolidate e la stessa dedizione tramandata da generazioni.

Il Taleggio D.O.P Cademartori è uno di questi fortunati esempi: viene prodotto ancora oggi come un tempo, con un fermento lattico dedicato, e stagionato all’interno delle grotte naturali dello storico stabilimento di Introbio, nel cuore della Valsassina, in Lombardia.

Taleggio Cademartori DOP

Come dicevamo,  è un formaggio a Denominazione d’origine Protetta (D.O.P.) e, come da disciplinare, può essere prodotto e stagionato unicamente in alcune zone della Lombardia, Piemonte e Veneto. Quale luogo migliore dunque della Valsassina, un ambiente incontaminato ricco di fitti boschi e racchiuso in un incavo di terra ai piedi del massiccio montuoso delle Grigne!

 

Le sfumature di sapore del Taleggio D.O.P. Cademartori

Il suo gusto tipico e leggermente aromatico, può presentare delle differenze a seconda del periodo di stagionatura: un taleggio giovane esprimerà tutta la sua dolcezza e delicatezza, mentre uno più maturo avrà un sapore più deciso e pungente.

Per mantenere inalterate le straordinarie proprietà di questo gustoso formaggio, è bene conservarlo in frigorifero avvolto con un telo umido traspirante, per fare in modo che la crosta rimanga morbida e il formaggio non perda la tipica consistenza.

La sua straordinaria versatilità in cucina lo rende adatto ad essere consumato da solo, magari abbinato alla frutta fresca, al miele, alle confetture, oppure utilizzato come ingrediente speciale in tantissime ricette. Per provare i migliori abbinamenti e le ricette più gustose visitate www.cademartori.it.

Redazionale a cura di Cademartori

 

Adriana è Responsabile di Redazione e Social Media Manager per Il Giornale del Cibo dal 2016. Siciliana di origine, si è trasferita a Bologna per i tortellini e per la sua carriera. Unendo la sua grande passione per l'alimentazione alle competenze nei progetti editoriali, si dedica alla guida del team redazionale e alla creazione di contenuti che garantiscano ai lettori un'informazione chiara, utile e accurata. Oltre che per i tortellini, il suo cuore batte per i risotti, di ogni tipo, purché fatti bene! Il profumo del basilico e l'olio buono sono gli ingredienti che non possono mai mancare nella sua cucina.

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