semine di novembre

Orto fai da te: cosa seminare a novembre

Adriana Angelieri
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    Novembre, a differenza di ottobre, sarebbe in teoria il mese in cui l’autunno non è più protagonista, ma inizia a cedere  il passo all’inverno. Certo, quest’anno le temperature sono più alte del solito ma in previsione di un abbassamento dei gradi, vediamo insieme quali lavori fare nell’orto di questo mese. Poche saranno le semine utili da fare in questo periodo, molti i lavori previsti per la preparazione degli orti al clima più rigido, in modo che siano protette sia le parti aeree che le radici delle piante. Inoltre, in questi giorni sarà utile organizzare i semi per l’orto dell’anno prossimo.

    Vediamo insieme quali sono le semine di novembre e cosa fare nell’orto.

    seminare nell'orto

    shutterstock.com

    Semine di novembre e lavori nell’orto

    A novembre, in semenzaio, è possibile coltivare:

    • insalata da taglio
    • valeriana
    • carote
    • fave
    • cipolle invernali
    • piselli
    • ravanelli

    e far germogliare l’aglio, per poterlo piantare interrandolo, nei vasi o in piena terra, come vedremo a breve.

    Quali bulbi scegliere e come interrarli

    bulbi da piantare in giardino

    OlgaPonomarenko/shutterstock.com

    Novembre però è anche il periodo dell’anno perfetto per interrare i bulbi di fiori, che vedremo fiorire nel tardo inverno o dai primi di marzo. La soluzione migliore è quella di realizzare un mix così composto:

    1. 2 parti di buon terriccio
    2. 1 parte di compost maturo (che avrete raccolto dalla vostra compostiera casalinga)
    3. 1 parte di torba acida
    4. 1 parte di sabbia fine
    5. 1 strato di argilla espansa posto sul fondo del vostro vaso

    Quindi interrate i vostri bulbi a una profondità doppia della loro stessa altezza e riponeteli in un luogo riparato come la vostra nuova serra, ad esempio, ricordando di annaffiarli regolarmente come fossero già piante fiorite ma evitando i ristagni. Dopo 6-8 settimane, spunteranno i germogli, questo significa che sarà il momento per portarli sul vostro balcone, terrazzo o nel vostro giardino o in casa, sempre naturalmente al riparo da gelo e dalle intemperie e dopo aver provveduto anche a pacciamarli abbondantemente con uno spesso strato di paglia.

    bulbi

    Sarycheva Olesia/shutterstock.com

    I bulbi da interrare a novembre? moltissimi, tra cui:

    • Crochi
    • Bucaneve
    • Aconiti invernale
    • Amarillide 
    • Anemone invernale
    • Tupilani
    • Narcisi
    • Allium
    • Giacinti

    Naturalmente, a seconda dello spazio e dei vostri gusti personali.

    Come moltiplicare l’aglio e come seminarlo

    Per moltiplicare e piantare l’aglio, novembre è il periodo perfetto. Ricordatevi anche di pacciamare subito dopo averlo interrato, in modo da proteggere i giovani germogli.

    Ma come procedere? tagliate la parte superiore di una bottiglia di plastica, riciclando il resto, quindi ponetela a testa in giù al di sopra di un piccolo vasetto di vetro o di un bicchiere e al di sopra ancora appoggiate una testa d’aglio biologico con le sue radichette, in modo che queste poggino in acqua. Dopo 2 settimane circa, vedrete spuntare i primi germogli e le nuove radici. A questo punto non dovrete far altro che separare la testa nei singoli spicchi ed interrarli uno dopo l’altro. Ricordatevi di ricoprirli con pacciamatura di paglia, in modo che siano protetti da gelo e freddo.

    Come difendere l’orto dal freddo

    Tre saranno i passi necessari per raggiungere L’obiettivo, ovvero proteggere le piante dal freddo:

    1. munitevi di TNT, tessuto non tessuto, per proteggere le parti aeree delle piante del vostro orto;
    2. recuperate paglia per la pacciamatura, che permette di proteggere l’apparato radicale e lo stesso terreno dalle gelate;
    3. procedete a recuperare una serra per le piante più sensibili al freddo.

    Questi tre utili accorgimenti vi permetteranno di superare i mesi più difficili, evitando i bruschi cali di temperature, tipici soprattutto delle ore notturne.

    Perché e come scegliere una serra da giardino, terrazzo o balcone

    Decidere di approntare una serra nel proprio giardino, o sul proprio balcone, può essere un’ottima idea, per molte ragioni diverse, tra cui:

    • potrete proteggere facilmente le piante più delicate o meno resistenti al clima rigido;
    • potrete seminare in semenzaio protetto;
    • potrete alleggerire la vostra casa da quelle piante che generalmente, nei mesi più freddi, si trasformano in piante indoor.
    serra nel giardino

    MyImages – Micha/shutterstock.com

    Ma come scegliere la serra urbana perfetta? Naturalmente, per essere adatta a giardino o balcone, essa deve rispettare alcune caratteristiche di base, quali per esempio:

    1. resistere a raggi UV, vento, pioggia battente;
    2. possedere una buona traspirazione;
    3. essere facile sia da montare e smontare che da riporre.

    Tenendo presente queste 3 semplici regole, la scelta successiva, riguarderà il dove posizionarla. La soluzione migliore, è scegliere il luogo più caldo, soleggiato e luminoso possibile, inoltre ricordatevi di inserire all’interno di essa, se non ci sono già, dei ripiani o degli scaffali, a seconda della grandezza, così da sfruttare nel miglior modo possibile, tutto lo spazio al suo interno. Infine, come abbiamo detto, la serra sarà un buon luogo dove riporre il vostro semenzaio, in modo che le piccole piantine, siano sempre al riparo da freddo e gelo. In alternativa se è troppo freddo, realizzatelo all’interno della casa, oppure scegliete di riscaldare la vostra serra. Come? Vediamolo insieme. 

    Come riscaldare la serra 

    Se d’inverno, pur avendo a disposizione una serra, molte piante sembrano accontentarsi, altre invece, come quelle tipicamente tropicali, non sono in grado di resistere semplicemente grazie al solo uso di una serra che fa da barriera al gelo. In questo caso, quindi, si può ricorrere ad una stufa per serra, utile a non far scendere eccessivamente la temperatura interna alla serra stessa. Le stufe riscaldanti per serra, non hanno bisogno di corrente elettrica, bensì funzionano a olio di paraffina e si trovano on line e nei garden più forniti. Non sono ecologiche, sia chiaro, in quanto funzionando a paraffina appunto, ma possono risolvere i brevi picchi di gelo che si verificano alle volte in inverno e che rischiano di decimare le vostre piante nell’arco di poche ore. Rappresentano quindi una soluzione momentanea ad un problema momentaneo.

    Ecco quindi che novembre, come abbiamo visto, pur essendo un mese che non permette grandi semine, in realtà risulta essere ricco di lavori da fare. Avere sempre grande cura del proprio orto, anche d’inverno, vi permetterà di ottenere ottimi risultati, una volta che il clima rigido sarà passato, la Natura, state certi, ripagherà la vostra pazienza e la vostra attenzione, dal mese di marzo in poi.

    Ed ora vi state chiedendo cosa portare a tavola con il raccolto di novembre. Che domande? La zucca naturalmente. Un concentrato di dolcezza in grado di soddisfare tutti i palati, quelli golosi per il dolce e quelli che adorano il salato. Ad entrambi dedichiamo questo strepitoso primo piatto a base pasta con zucca, salsiccia e cavolo, ottimo soprattutto se accompagnato da un delizioso dessert autunnale. Che ne dite di questo crumble di mele e zucca?

    Ok ok, in autunno non c’è solo la zucca. Ci sono anche i cachi e le castagne. Ed ecco per voi un super tiramisù alle castagne e 3 irresistibili ricette dolci a base di cachi.

    GLOSSARIO

    • Compostiera, conosciuta anche come biocompostiera, contenitore adatto ad accogliere i rifiuti organici i quali, durante la permanenza nello stesso, vanno incontro al processo di decomposizione aerobica e producono compost, ovvero il concime per le piante.
    • Semenzaio, vivaio protetto che serve a far sviluppare i semi di tutti i tipi di piante per orticoltura o giardinaggio. Spesso composto da un piccolo pezzo di terreno, una cassetta o un vaso dove si mettono a dimora i semi. A differenza della serra, il semenzaio è riscaldato naturalmente dalla luce solare.

    Articolo scritto con il contributo di Carmela Kia Giambrone.

     

    Siciliana trasferita a Bologna per i tortellini e per il lavoro. Per Il Giornale del Cibo revisiona e crea contenuti. Il suo piatto preferito può essere un qualunque risotto, purché sia fatto bene! In cucina non devono mancare: basilico e olio buono.

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