Ovvero Filetto di maiale con composta di mele grammy smith aromatizzata al rosmarino e strudel croccante di rape e lardo.A dispetto del nome lunghissimo 🙂 è un piatto molto semplice da preparare e gustoso con una giusta armonia di sapori e consistenze, il sapido, il dolce, il piccante, l’amaro e il croccante.
Per la verità, nel ricettario di Giacomina – Tata storica di casa di mia Moglie, nella quale si dedicò per quasi una vita alla cura di una persona disabile – in quel ricettario, dicevo, questo piatto è nominato come Ripieno di carne tout court. Ve lo dico, perchè questa notazione serve a datare in qualche
Questa è una mia versione del piatto simbolo di Fulvio Pierangelini, pluristellatissimo chef e patron del ristorante il Gambero Rosso di San Vincenzo, ridente cittadina sulla costa Tirrenica in provincia di Livorno. Come tutti i piatti famosi, la leggenda narra che nacque per caso in un giorno di chiusura del ristorante con l’arrivo improvviso di
L’ideale per cuocere le patate con la buccia sarebbe sotterrarle nude e crude nella cenere calda con sopra un po’ di brace nel caminetto o in un braciere hanno tutto un profumo e un sapore particolare, ma per chi non dispone di cenere calda può ricorrere al forno di casa.
Sotto un albero, sul tavolo di pietra, nei grotti e nei ritrovi rustici, come nelle tavernette private del territorio alpino e prealpino bi o tri partisan è d’obbligo d’estate ogni tanto trascorrere una serata o un pomeriggio festivo, con amici o parenti in allegre tavolate. Io nella ricetta cito alcuni ingredienti canonici che possono essere
Questo antipasto o appetizer essendo abbastanza sostanzioso può sostituire il primo piatto, specialmente se accompagnato da crostini di pane, o pezzi di pane Carasau.
Questa ricetta è leggermente diversa da quella di Martino, è più saporita perchè le verdure sono cotte direttamente in forno. Io ritengo che sia il vero erbazzone reggiano perchè è da generazioni che nella mia famiglia si mangia così. Ne esistono però tante varianti nella provincia di Reggio Emilia, e probabilmente saranno tutti i veri
Emmentaler RöstiCome il rösti alla bernese (senza latte). Alla fine, adagiare sul rösti una fetta sottile di formaggio Emmentaler e coprire la padella per poco tempo. Quando il formaggio comincia a fondere, passare il rösti su un piatto e servirlo immediatamente.
Ricetta di Orsagiuliva….se migliorasse il tempo in questo inizio di Primavera, e trovando l’elemento principe di questo piatto a prezzi abbordabili e non simili a quelli del caviale mitusò, vi rendereste conto di quanto sia squisita questa facile preparazione.
Una ricetta semplicissima per fare il coniglio, di sicura riuscita e sopratutto buona.L’accompagnamento in contorno con un risotto fatto con gli stessi fegatini del coniglio è eccezionale e rende il piatto visivamente molto gradevole.
Carissimi visto che oggi mi sento particolarmente “sadico”vi propongo un antichissimo piatto gallurese (SS),oggi fiore all’occhiello di parecchi ristoranti scic della “costa” (Smeralda) ma alle nostre latitudini Helvetiche realizzabile solo dai fortunati pollice verde che con sudore e lacrime coltivano un proprio orticello (lacrime …. quando come capita ogni tanto a me, ti “fregano”gli ortaggi
Il titolo completo e’ “Insalatina di farro con funghi pioppini e piatella pisana con cannolo di pane toscano al lardo pestato .In questa insalatina tiepida il Farro tipico della Garfagnana e’ accompagnato alla piattella pisana un fagiolo bianco tipico delle nostre zone molto simile al cannellino anche se leggermente piu’ piccolo e piatto appunto. I
Ricetta antica della zona più a nord della Toscana, la Garfagnana, profonda valle del fiume Serchio in provincia di Lucca.In questa valle la coltivazione del farro è tradizionale da sempre, ed è proprio da questa area geografica che una quindicina di anni fa questo straordinario cereale ha ripreso vigore commerciale.Questa ricetta mi è stata passata
Questa zuppa delle zone interne e montuose della Sardegna, con gli stessi ingredienti base,o con giunte diverse, la si prepara ovunque si producono castagne, essendo una volta un piatto invernale di sopravivenza delle popolazioni prealpine e dell’ appennino.
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