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6 feste e sagre di dicembre: training culinario natalizio

Adriana Angelieri

Tutti pronti per le maratone culinarie natalizie? No, non ricominciamo con la storia dei buoni propositi, tanto sappiamo tutti come andrà a finire. E lo sapete anche voi: si comincia sempre con Mi dispiace per la lasagna della nonna e per il ragù dello zio, ma io quest’anno devo contenermi, e poi si incappa nei quattro chili di troppo e nell’insalata del pentimento, quella che dal 7 gennaio ci accompagnerà per un massimo di 4 giorni. Dunque, rassegnatevi e ascoltate il nostro consiglio: cominciate il sano training che le feste e sagre di Dicembre, sparse per l’Italia, hanno apparecchiato per voi.
Questa volta ne abbiamo selezionate 6: come il giorno che precederà il pentimento del vostro stomaco.

Scaldiamo i motori e accendiamo gli alambicchi
A Santa Massenza Vezzano, in provincia di Trento, per tener testa ad uno dei Natali più freddi d’Italia, si accendono le grappe. Nessun allarme piromania: stiamo parlando della Notte degli alambicchi accesi, lo spettacolo itinerante che dal 6 all’8 dicembre celebrerà l’arte centenaria della distillazione. Lo spettatore verrà condotto per le strade del paese ed entrerà in possesso dei magici segreti che ruotano attorno all’alambicco. Assisterà a performance video, a canti lirici e infine, senza eccessi (con un contegno da estimatore) alzerà i bicchieri da grappa, magari portando alla mente le sagge parole di Ferdinand Reiber: L’acqua è la prosa dei liquidi, l’alcol ne è poesia.

Ad Asigliano si celebrano i colori del Natale
Vorreste mica perdervi la presentazione della birra al radicchio rosso? O il corso di cucina tenuto dallo chef Alessandro Tannoia, per imparare e sperimentare nuove ricette a base di radicchio rosso di Asigliano? Beh, se non volete rinunciarci vi toccherà arrivare proprio ad Asigliano, dove dal 6 al 9 Dicembre si tiene la sagra del radicchio rosso: degustazioni, memorie e storie sull’ortaggio, una mostra mercato dedicata ai prodotti tipici della zona e tanto altro vi aspettano in quel di Vicenza.

Paura di non trovare un fico secco? Tutti a Carmignano!
C’era una volta l’antica fiera di Carmignano (Prato). E quando usiamo il termine antica, dovete prenderci alla lettera, perché le prime testimonianze risalgono al 1392. In principio era in realtà un grande mercato agricolo in cui si acquistavano i maiali da allevare e si vendevano i famosi fichi secchi di Carmignano. In più di 700 anni però, qualcosa doveva pur cambiare, a partire dal nome che è diventato Autunno con gusto. Ed è così che oggi la fiera, invece dei maialini, ospita eccellenze gastronomiche (tra cui, ovviamente, i fichi secchi all’olio. Quelli non glieli toglie nessuno!), mercatini dell’antiquariato e dell’artigianato, mostre, presentazioni di libri. Infine, naturalmente, degustazioni e cene in agriturismi.

Del cinghiale, non si butta via niente
Del cinghiale, a Suvereto (Livorno), non si butta via niente. Anzi, alla 47esima edizione della sagra che lo vede protagonista, lo assaggerete in tutte le salse. Dal 30 Novembre al 7 Dicembre, la Val di Cornia festeggia i prodotti tipici del territorio e le pecialità della gastronomia locale con degustazioni, mostre artigianali, e con un grande Corteo Storico per le vie del centro storico. Simbolo della sagra: la Grande Cappa, che contiene la griglia in cui bruciano bistecche, rostinciane, polenta arrosto e altre specialità locali. Tanta carne sul fuoco tra le valli toscane…

Santa Lucia arriva a Napoli: il trionfo dello strit food
Ai bambini napoletani, Santa Lucia, di sicuro, non porterà niente. Non che la Santa faccia dei particolarismi, semplicemente il suo territorio di pertinenza è un altro. Questo però non significa che il 13 Dicembre la città se ne stia con le mani in mano, anzi: proprio in questa data quest’anno, per la prima volta, Napoli ospita lo Strit Food festival.
Zeppole, panzarotti, pizzette, taralli e trippa, e ancora: cuoppo di pesce fritto e sfogliatella riccia frolla. Il cibo di strada tradizionale, che ha stregato viaggiatori di tutto il mondo, si unisce a quello extrapartenopeo, ormai accettato e acquisito dalla cucina di strada della città. Questo strano mix vi incuriosisce? Bene, fate una capatina in piazza del Gesù, a Napoli: gustare per credere.

Quanto è barocco il cioccolato…
Se non lo avete mai fatto è il caso di provare: prepararvi al Natale perdendovi tra viuzze barocche grondanti di cioccolato. No, non è una rivisitazione sicula della fiaba di Hansel e Gretel. Stiamo parlando del Chocomodica, l’evento firmato Erochocolate che dal 5 all’8 dicembre addolcirà le strade di Modica (Ragusa).
Quattro giorni di convegni, degustazioni, laboratori e attività culturali per scoprire tutte le sfumature del cioccolato modicano.
Esiste un modo più calorico, per chiudere la rassegna delle feste e sagre di dicembre?

Siciliana trasferita a Bologna per i tortellini e per il lavoro. Per Il Giornale del Cibo revisiona e crea contenuti. Il suo piatto preferito può essere un qualunque risotto, purché sia fatto bene! In cucina non devono mancare: basilico e olio buono.

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