Ieri sono stato a Bronte (sì la patria del pistacchio) per lavoro. A pranzo i miei colleghi ed io ci siamo fermati in un ristorante proprio fuori paese che non aveva nulla di eccezionale, nulla che lo rendesse degno di una segnalazione, nulla nel menù di particolare che potesse suscitare un nostro interesse. Un’unica eccezione:
Piatto consumato a cena la sera del 27 gennaio scorso presso il Ristorante Pagano di Catania e rifatto oggi a pranzo a casa per me e mia moglie. Un successo, se si pensa che la ricetta l’ho ricostruita a memoriaQuelle che indico sono le dosi per 6 persone anche se ho cucinato per 2.
Chi lo dice che le polpette devono essere solo di carne? Questa variante, con il merluzzo e il tonno, conquisterà tutti, grandi e piccoli.
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la torpedine che in dialetto la chiamiamo tremola,e un pesce che si trova raramente ma una volta era uno dei pesci piu’ poveri ma buonissimo .
L’ennesima versione delle alici in tortiera, ma dalla prima volta che l’ho elaborata non faccio che questa!
E’ buonissimo sia tiepido che freddo. Si serve anche come antipasto.
L’altroieri, sono andato a fare una gitarella a Portogaribaldi, per godermi l’ultimo sole autunnale e sbirciare il lavoro dei pescatori. Proprio quando sono arrivato, saranno state le ore 14 circa, stavano attraccando i pescherecci, di ritorno dalla giornata di lavoro. Giornata che senza dubbio era stata assai profiqua, visto che iniziarono subito a scaricare cassette
Questa ricetta è molto antica ed è un ottimo modo di gustare il pesce azzurro!
Vi propongo una variante buona e colorata alle classiche seppie con piselli, gustose anch’esse ma ormai note al palato!
Piatto tradizionale della cucina spagnola dal forte sapore mediterraneo. La ricetta mi è stata data quest’estate da mia cugina che vive e lavora in Spagna da ormai quasi trent’anni. L’ho provata proprio ieri sera ed è stato un successo. Le dosi sono per 6 persone.
Un piatto unico favoloso, con tanti sapori diversi che insieme legano e creano un connubio particolare tra terra e mare. Provare per credere. (è una mia invenzione quindi devo esaltarla un po’)
Un modo semplice e leggero di gustare il baccalà.
In questo caso, il palamite appena pescato è stato eviscerato direttamente in acqua di mare (così non perde sapore) e affettato con il coltello per ottenere delle belle bistecche alte circa due centimetri. Il gusto del palamite è deciso e saporito e si presta bene anche a cotture in forno o in padella con pomodoro
lo considero un piatto completo, genuino e buono al gusto. Può essere servito come antipasto oppure diventare un ottimo secondo con contorno, a voi la scelta! Una valida alternativa al polpo con patate, un po’ più classico o al carpaccio di polpo, un po’ più lungo nella preparazione.
Tempo di preparazione: 40 minuti.
Piatto fresco, che potete conservare in frigo qualche giorno e adatto ai picnic.
