Di dubbio in dubbio approdiamo al dilemma europeistico e interrazziale. Come non trasformare l’ospitalità il prevaricazione sadica di chi è diverso da noi? Ospitare dovrebbe voler dire accogliere senza opprimere, abbracciare senza comprimere, trattenere senza legare. Tutte le volte che siamo padroni di casa diventiamo anche autori di un habitat psicologiconel quale l’altro, se non
Dizionario del bravo lessatore La lessatura è la più diffusa e facile di tutte le tecniche di cottura, ma solo finché non si prende in mano un libro di cucina. Da quel momento le cose si complicano, soprattutto dal punto di vista del linguaggio. Ecco un micro-dizionario per bollire senza equivoci. A freddo. Si dice
Questo vuole essere un articolo tecnico, perdonate la pedantaria ma è necessaria vista la delicatezza dell’argomento. Il fritto è periodicamente condannato e assolto ad alcune condizioni. Vale quindi la pena approfondire. La frittura è la cottura di un alimento in un grasso caldo, secondo uno dei seguenti tre procedimenti: Per immersione (o all’onda). Lo strumento è
di Martino Ragusa L’olio extra vergine d’oliva della DOP ‘Terre del Chianti Classico’ è un olio dal carattere deciso – in Toscana non poteva essere diversamente – e adattissimo a una cucina di carni e ortaggi. Ho anche avuto la fortuna di trovare un giovanissimo olivicoltore della specie degli ‘entusiasti’, un’evenienza che mi riempie sempre
Possedere la tecnica di un umido significa padroneggiare mezza gastronomia italiana e un pezzo consistente di quella internazionale, tanto è diffusa questa preparazione… Imparate a fare un umido e per prodigio saprete fare anche il brasato, lo stufato, il gulasch, lo spezzatino, lo stracotto, le preparazioni “affogate” e parecchi sughi per la pasta. In più,
di Silvia Salomoni. La prima e fondamentale caratteristica da cercare sull’etichetta di un prodotto è la sua data di scadenza. Sempre senza farsi prendere troppo dal panico sul crinale giorno più, giorno meno, ma ricordando che – per legge – è vietata la vendita dei prodotti che hanno una data di scadenza già dal giorno
E’ un pesce che presenta diverse dimensioni. Può raggiungere i 10 kg di peso e i 60 cm di lunghezza, ma la forma è sempre la stessa: il corpo ovale e leggermente allungato è ricoperto interamente da grosse squame, il dorso è curvo, la bocca è piccola, ma fornita di denti aguzzi, ideali per triturare
di Martino Ragusa. L’anguilla è un pesce a forma di serpente che vive sia in acque dolci che in acque salate. Deposita le sue uova nel mar dei Sargassi, nell’oceano Atlantico e successivamente la corrente del golfo trasporta le larve fino alle foci dei fiumi in Europa. Nella prima fase del loro sviluppo le anguille
di Martino Ragusa. Per raccontarvi cosa sia l’aceto balsamico dovrò fare un appello speciale alla vostra attenzione. È una storia un po’ complicata, ma se pensate che una boccetta da 100 cc con in etichetta il termine “aceto balsamico” può costare da 2 a 70 euro, capite che l’argomento può interessare sia il vostro palato
di Martino Ragusa. L’Erbaluce di Caluso, altrimenti detto Albaluce, è il primo vino bianco piemontese ad aver ottenuto la denominazione d’origine. Storicamente, è stato menzionato per la prima volta già nel 1606, in un libro di Giovan Battista Croce. È ottenuto dalle uve del vitigno a frutto bianco Erbaluce, coltivate in una ristretta zona viticola
di Martino Ragusa. Alberello sempreverde chiamato anche lauro, ha foglie aromatiche di consistenza coriacea. Nell’antichità classica l’alloro era sacro ad Apollo e con le sue foglie intrecciate venivano incoronati i poeti, i generali, i geni, i saggi e gli atleti vittoriosi. Oggi finisce più spesso in testa ai laureati e nelle tasche degli aspiranti tali:
di Martino Ragusa. Esistono in natura quasi 1000 diverse specie appartenenti al genere “Salvia”, ma quella che viene comunemente chiamata così è – scientificamente parlando – la Salvia officinalis (cosiddetta perché apprezzatissima in erboristeria già dai tempi degli Egizi). Si tratta di una pianta aromatica che ha l’aspetto di un piccolo arbusto sempreverde, diffusa allo
di Martino Ragusa. Il bitto è uno dei più aristocratici formaggi italiani “inventato” intorno all’anno mille da clan celtici che si rifugiarono sulle Alpi Orobiche dopo che i romani li cacciarono dalla Pianura Padana. Esperti mandriani, i celti cercarono la valle più adatta all’allevamento del bestiame e la individuarono in quella del fiume Bitto. Ma
di Martino Ragusa. Il pesce con il record della bruttezza è detto anche coda di rospo e appartiene alla famiglia dei Lofidi. Ha un corpo massiccio, molto largo in prossimità della testa, tonda, leggermente schiacciata e provvista di numerose appendici spinose. Si fa più stretto via, via fino ad arrivare alla coda. La pelle è
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