Le torte cosiddette svuota frigo mi hanno sempre molto incuriosita, ma anche lasciata un po’ perplessa per la quantità di calorie che alla fine uno, per forza di cose, si trova a buttarci dentro: un ovetto, qualche rimasuglio di formaggio, avanzi di salame o altri insaccati,…senza considerare naturalmente la base già robusta di suo, come
Molto veloce e buona.
Così lo preparava mia madre. E’ un modo diverso di preparare il coniglio che in Sicilia si prepara quasi esclusivamente alla stimpirata (sostanzialmente all’agrodolce rosolato con carote, cipolla, sedano, patate, peperoni, olive verdi e condito con aceto, zucchero e menta). Io l’ho preparato per il pranzo dell’Epifania.
Una ricetta gustosa e facile da preparare, ottima per un invito e per occasioni speciali.
Questa ricetta me l’ha passata (dopo avermela fatta provare il giorno di Capodanno) mia sorella.
Ieri sera sono tornato dallo studio che erano le 10:00 passate, affamato come non mai, frigo quasi vuoto e famiglia che aveva già cenato. Guardando la TV mi sono fatto un risotto allo zafferano con quello che avevo e, giusto per sperimentare, ci ho messo su una julienne di scorza d’arancia leggermente tostata e delle scagliette
Buona sia calda che fredda, rustica e raffinata allo stesso tempo. Potete servirla come antipasto o secondo.
Un raffinato e semplice primo per le feste.
Piatto quasi unico, saporito. Si può preparare in qualsiasi stagione.
Ricetta povera napoletana menzionata dal caro Edoardo De Filippo. Fujte significa fuggite, è quindi un piatto che sa di mare pur non avendo le vongole.
Piatto tipico della tradizione sarda.
Arrivano le feste e come primo ci vuole un piatto semplice e raffinato, proprio come gli sformatini di riso allo spumante di Sardegna.
Raffinato e allo stesso tempo semplice. Gustoso antipasto o secondo a base di capesante.
(cotzulas de pelligrinu chin arandzu e melagranada) Uno sfizioso e costoso antipasto colorato. Semel in annum licet insanire si potrebbe tradurre così: una volta all’anno si possono fare follie. Cappesante o conchiglie di San Giacomo in sardo sono chiamate cocciula de pellegrinu,cocciula pilligrina,cotzula de pellegrinu o pilligrinu,krokka de pilligrinu.
Ricetta che preparava il mitico Nenè ai tempi dell’università. Ne avevo quasi del tutto perso memoria. Ora che è saltata fuori dai miei appunti di cucina, mi sono affrettato a prepararla con i primi carciofi disponibili sul mercato. Trascrivo le dosi per 6 persone.