Questa volta tocca al Lazio presentarci una zuppa che ricorda un po’ l’acquacotta. Il territorio da dove deriva è l’attuale agro pontino, ma fino all’inizio del secolo scorso era un territorio acquitrinoso/paludoso e malarico e quindi scarsamente popolato: quasi esclusivamente pastori e carbonai. Ma con la bonifica (circa 1930) il terreno più fertile ha dato
Nati dalle mense medievali, venivano preparati probabilmente per recuperare la carne avanzata dal giorno prima. Gli “agnolotti” piemontesi altro non sono che gli arcinoti ravioli. Gli agnolotti variano da provincia a provincia: nel Novarese aggiungono borragine, nel Tortonese il ripieno viene proposto con una salsa a base di aglio e mollica di pane. Nell’Alessandrino si
Parma dà l’idea di città tranquilla e non offre subito l’impatto della sua ricchezza. Ricordata per lo più per il suo mondialmente famoso formaggio, il Parmigiano, appunto, e ci si scorda che ha dato i natali ai Farnesi, al Correggio, al Parmigianino. Al genio di Arturo Toscanini e di Giuseppe Verdi che nacque a poca
La zucca appartiene alla grande famiglia delle cucurbitacee. Viene utilizzata non solo in cucina ma anche in cosmesi e medicina. Originaria dell’America Centrale la zucca è in grado di riempire un intero menù, dall’antipasto al dolce poiché molte sono le sue virtù e ogni piatto risulterà gustoso e salutare.
E’ una ricetta che ho conservato fin da bambina. L’avevo trovata su un giornale e l’ho sempre cucinata per mia figlia. A volte la preparo anche con uova di oca.
Il migliaccio napoletano è un dolce tipico carnevalesco della tradizione campana, è il re del martedì grasso. L’origine del nome affonda le proprie radici nel passato, quando le massaie preparavano questo dolce con la farina di miglio, un cereale molto umile che, in epoca moderna, è stato sostituito dalla semola di grano duro. Uno degli
Personalmente amo la carbonara e odio l’odore dell’uovo. Proprio per attenuarlo questa cosa, ho aggiunto il succo del limone (non troppo, altrimenti ammazza il sapore della pancetta…).
Il Cappone Ripieno fa parte della nostra tradizione natalizia. Anche in passato, sia l’alta borghesia che le famiglie più modeste, hanno sempre avuto la tradizione di cucinarlo il giorno di Natale riempiendolo di quanto fosse disponibile. Addirittura ogni famiglia agiata di Milano, allevava ben 4 capponi rispettivamente da mangiare a San’Ambrogio, a Natale, a Capodanno
Le Pappardelle, tipica pasta all’uovo ormai diffusa in tutta Italia, sono la versione tosco-romagnola delle tagliatelle Emiliane. Infatti l’impasto è esattamente lo stesso, la stessa ricetta. Una cosa molto importante è dare l’aspetto “ruvido” alle pappardelle, quindi sarebbe meglio lavorare l’impasto con il tipico mattarello di legno e non usare la macchina della pasta per
Questi squisiti biscotti di prato chiamati anche oggigiorno “cantucci” si usa gustarli per tradizione con il vinsanto del chianti doc a fine pasto. Si possono conservano a lungo se riposti in scatole di latta, rappresentando un valido dessert per ogni occasione. Oggigiorno si trovano in commercio non soltanto con le mandorle, ma anche con il
Compila il form e iscriviti ora alla newsletter de Il Giornale del Cibo. Riceverai ogni giovedì una selezione degli articoli, delle ricette e degli eventi più rilevanti della settimana sul mondo del food e dintorni.