Baccalà in cassuola
E’ una ricetta che preparava spesso mio padre, io incuriosita da questa ricetta ho voluto cercarne le origini ed ho scoperto che non era di sua fantasia ma originaria prima della Spagna e poi di Napoli.
E’ una ricetta che preparava spesso mio padre, io incuriosita da questa ricetta ho voluto cercarne le origini ed ho scoperto che non era di sua fantasia ma originaria prima della Spagna e poi di Napoli.
A me personalmente le lenticchie non piacciono tanto, cosi ho provato a farle diventare degli gnocchi e sono risultate particolarmente buone.
Difficilmente un piatto diverso da questo sarebbe riuscito a sintetizzare meglio la cucina romana. Che è essenzialmente cucina “povera” ed alla buona , costruita con ingredienti a buon mercato, ma saporiti d’osteria, il luogo dove per tanto tempo le differenze sociali e di censo sono state azzerate. Il colore e il gusto della cucina romana
Non so se questa polenta sia ancora correntemente in uso, ma francamente di fracchiata non avevo mai sentito parlare. Ingredienti decisamente spartani quelli di questa tipica polenta teramana, che riportano alla luce una antica tradizione culinaria, storie di vita agreste e frugale, tipiche del Teramano e degli altipiani del Gran Sasso. Ed è per questo
Tra le cucine montanare quella Valdostana occupa sicuramente il 1° posto. La consapevolezza di una orografia poco adatta all’agricoltura se non nei fondovalle: un paesaggio dominato da vette maestose ma anche segnato da un isolamento dovuto sia al clima rigido sia alla scarsità di vie di comunicazione esigeva ingegnarsi per sfruttare la ricchezza dei pascoli
Stuzzicanti, semplici, dalle intense fragranze mediterranee. La Liguria ci regala questo piatto usando le sue famose erbe aromatiche poiché il territorio, privo di pianure atte allo scopo, non consente allevamenti di bestiame e quindi la dieta dei liguri è stata ed è, per tradizione, “di magro”. E per i corzetti alla polceverasca il discorso non è
Del tutto particolare la gastronomia friulana in cui convivono influenze mitteleuropee, i gusti forti dei monti della Carnia e i profumi mediterranei. La Carnia è una regione meravigliosa. I suoi prati e le sue montagne offrono panorami suggestivi e altrettanti panorami gastronomici, tutti quanti espressione di una realtà culinaria tipicamente contadina. È impossibile non parlare, in
E’ una ricetta della mia zona, la città di Formia. Si prepara soprattutto nel periodo di Pasqua. L’ho assaggiata per curiosità e mi è piaciuta molto. Ho provato a farla e, con queste dosi, sono venute 2 belle trecce.
Terra di contrasti e di forti armonie, la Basilicata o “terra di re” (è questa l’etimologia del nome) ha conservato un forte legame con la cultura agricola e pastorale. Nelle ricette la fanno da padroni i formaggi (molti quelli di pecora), i salumi e le verdure che cucinate in mille forme, sono alla base di
E’ considerata dai liguri come l’uso più antico di cucinare il pesce. Nata da origini popolari e cucinata con il pesce avanzato o comunque con l’ultimo rimasto al pescivendolo prima della chiusura, con questi si cucinava una zuppa semplice e gustosa cui veniva a volte aggiunto lo stoccafisso e anche verdure. Tutto dipendeva dalla relativa
Nella bella e oggigiorno tanto danneggiata città de L’Aquila è considerata una delle specialità caratteristiche. Questa minestra si può preparare con pane a dadini oppure alle volarelle, caratteristici quadrucci di pasta all’uovo che vengono appositamente fritti. Il curioso nome probabilmente proviene dalla particolare leggerezza; infatti quando si friggono sembra addirittura che volino. E’ il piatto
Strano termine dialettale umbro per designare questa ricetta. Sicuramente onomatopeico, che ricorda il rumore della pentola che bolle piano piano. Una volta il lardo era l’unico grasso di base in ogni tipo di preparazione culinaria. Il maiale era il condimento per il pasto di tutti i giorni e l’Umbria in quanto a prodotti di salumeria
Nati dalle mense medievali, venivano preparati probabilmente per recuperare la carne avanzata dal giorno prima. Gli “agnolotti” piemontesi altro non sono che gli arcinoti ravioli. Gli agnolotti variano da provincia a provincia: nel Novarese aggiungono borragine, nel Tortonese il ripieno viene proposto con una salsa a base di aglio e mollica di pane. Nell’Alessandrino si
Parma dà l’idea di città tranquilla e non offre subito l’impatto della sua ricchezza. Ricordata per lo più per il suo mondialmente famoso formaggio, il Parmigiano, appunto, e ci si scorda che ha dato i natali ai Farnesi, al Correggio, al Parmigianino. Al genio di Arturo Toscanini e di Giuseppe Verdi che nacque a poca
La mia idea è di posizionarlo a centro tavola in modo da guarnire la tavola e quindi essere mangiato dai commensali come antipasto.
La zucca appartiene alla grande famiglia delle cucurbitacee. Viene utilizzata non solo in cucina ma anche in cosmesi e medicina. Originaria dell’America Centrale la zucca è in grado di riempire un intero menù, dall’antipasto al dolce poiché molte sono le sue virtù e ogni piatto risulterà gustoso e salutare.
Pasta tipica tradizionale napoletana.
Io e mia moglie cuciniamo questi “piduni” da 40 anni e ogni volta è occasione per invitare figli e parenti.
Amo preparare i dolci perché riportano chi li prepara e chi li assapora al passato..al gioco…ai profumi delle nonne…profumi di casa…di amore!!… e magari avviene solo per un attimo, nel secondo in cui ne senti il profumo o dai il primo morso….ma in quel piccolo secondo sono certa di aver regalato delle emozioni…e dio solo