I sogni segreti di walter mitty: recensione film

Giuliano Gallini

il protagonista beve un caffè

Anno 2013; regia di Ben Stiller; genre: commedia.

TRAMA: Walter Mitty (Ben Stiller) lavora nell’archivio fotografico della storica rivista “Life” e rimane molto spesso “incantato” a sognare a occhi aperti avventure che non ha mai avuto il coraggio di vivere da quando suo padre è morto lasciandogli la responsabilità di provvedere alla madre (Shirley MacLaine) e alla sorella (Kathryn Hahn). Quando la proprietà decide di chiudere la rivista cartacea e di trasferirla online, Walter sarà costretto a inseguire per mezzo mondo il fotografo (Sean Penn) che deve firmare l’ultima copertina del giornale e a fare i conti con i propri sentimenti per la bella collega Cheryl (Kristen Wiig).

SCENA: Forse non tutti gli spettatori lo hanno notato, ma il cibo costituisce un importante filo conduttore delle avventure di Walter Mitty. All’inizio del film, infatti, Walter si reca in ufficio nel giorno del suo compleanno e lì lo attende la sorella con la torta che la madre ogni anno prepara al figlio: una squisita torta “clementina” guarnita da una cupola glassata con una corona di mandaranci canditi. Così, al lavoro Walter s’imbatte nel suo nuovo capo, un giovane e aggressivo manager chiamato a sfoltire il personale, che lo ribattezza con sarcasmo “uomo torta”. Lo stesso dolce ha un ruolo centrale anche nel seguito del film, quando il protagonista si trova a viaggiare tra la Groenlandia e l’Afganistan. Al rientro negli Stati Uniti, Walter viene prima lungamente trattenuto dalla polizia e poi accolto in aeroporto da un nuovo amico (che aveva conosciuto solo per telefono), il quale gli propone di mangiare insieme uno degli speciali “dolcetti alla cannella” serviti nell’area ristoro dello scalo: il “dolcetto” si rivela un maritozzo di proporzioni “americane” che i due gustano commentandone la stupefacente bontà: “è come eroina glassata”.

COMMENTO: Come molti film realizzati oltreoceano, I sogni segreti di Walter Mitty è una pellicola che cerca di incontrare il gusto di molti tipi diversi di pubblico. Il film di Ben Stiller è un remake aggiornato al XXI secolo della celebre commedia Sogni proibiti (1947) con Danny Kaye, e miscela con sapienza culinaria le giuste dosi di comicità, romanticismo e avventure intercontinentali. Il cibo svolge una funzione determinante nell’amalgamare tutti questi ingredienti, in quanto simbolo di relazioni affettive e mezzo per crearle. In particolare, i dolci rappresentano il conforto domestico e le coccole materne (la torta clementina) o la trasgressione che ci si può concedere dopo diciassette ore di interrogatori della polizia aeroportuale (il maritozzo alla cannella). Rispetto alla madre oppressiva del film con Danny Kaye, quella del Walter di Ben Stiller ha un ruolo più positivo, anzi risolutivo, nella trama del film, ma di più non è il caso di rivelare a chi non lo avesse ancora visto. La scena del dolcetto in aeroporto sancisce infine la svolta che il protagonista è riuscito a dare alla sua vita di sognatore passivo e introverso: al termine di questa sequenza, sotto l’effetto dell’“eroina glassata”, il nuovo amico di Walter gli rivolge quasi una dichiarazione d’amore descrivendolo come un’Indiana Jones contemporaneo, stiloso come il cantante degli Strokes. Dev’esserci più di una ricerca di mercato che guida i produttori americani a inserire nelle loro opere almeno una scena in cui si mangiano dolci: hanno ragione, i dolci piacciono praticamente a tutti, e rendono memorabili alcuni momenti in apparenza secondari di questo film!

 

Scrittore di romanzi, lettore appassionato ed esperto del mondo del cibo e della ristorazione. Crede profondamente nel valore della cultura. In cucina non può mancare un buon bicchiere di vino per tirarsi su quando sì sbaglia (cosa che, afferma, a lui succede spesso).

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