Sulle tracce delle Fettuccine Alfredo, il piatto (italiano) che ha conquistato l’America

Gabriele Agnelli
2

     

    Oggi andremo a scoprire la storia di una ricetta che ha conosciuto negli Stati Uniti un successo incredibile, diventando uno dei piatti italiani per eccellenza proposti nei menù, successo che però non ha trovato riscontro nella ristorazione del nostro Paese. Al punto da far pensare che si trattasse di un’invenzione “americana” (come gli spaghetti alla bolognese), quando invece deve le sue origini all’Italia al 100%. Parliamo di un piatto la cui preparazione prevede l’utilizzo di soli tre ingredienti: pasta, burro e parmigiano. Sono le famose Fettuccine Alfredo, che come accennato poco fa hanno origine in Italia, a Roma più precisamente.

    Ma come è nata questa ricetta? E perché si chiamano “Alfredo”? Scopriamolo insieme!

    Chi ha inventato le fettuccine Alfredo? La nascita di un grande classico

    Il nome è dato dal suo inventore, Alfredo Di Lelio, e già questo dovrebbe riportare all’attenzione sulle origini italiane del piatto. Quando viene inventata questa ricetta siamo nel 1908 e ci troviamo all’interno della trattoria di sua proprietà che si trova dove oggi sorge la famosa Galleria Alberto Sordi. In quello stesso anno nasce Armando, il figlio di Alfredo, e a seguito del parto la moglie Ines passa alcuni giorni affaticata a causa della nascita del primogenito. Preoccupato per la sua salute, il marito fa di tutto per farle riprendere le forze con cibi nutrienti: ha così l’idea di impastare delle fettuccine e di condirle semplicemente con burro e abbondante parmigiano.

    ristoranteilveroalfredo/facebook.com

    Alla moglie piacciono così tanto che suggerisce di inserirle nel menù del loro ristorante: ecco come nasce questo piatto, realizzato solo con fettuccine sottilissime per una cottura veloce, burro e Parmigiano, preferibilmente giovane e stagionato non più di 16 mesi in modo che a contatto con il burro fuso vada a sciogliersi creando la tipica cremina.

    La fortuna delle fettuccine Alfredo

    La fortuna del piatto arriva qualche anno dopo, nel 1914, grazie all’incontro con due divi di Hollywood dell’epoca, Douglas Fairbanks e Mary Pickford, che assaggiano per la prima volta le Fettuccine Alfredo all’interno del suo ristorante, non lo stesso in cui è nato il piatto, però. Si tratta infatti di un altro locale,  aperto successivamente dallo stesso Alfredo in via della Scrofa, sempre a Roma, che oggi è rinominato Alfredo alla Scrofa. Successivamente, per motivi economici, questo stesso ristorante viene a sua volta ceduto da Alfredo a due suoi camerieri per poi pentirsene e aprirne un altro nel 1950, Il Vero Alfredo, in Piazza Augusto Imperatore (ad oggi i due ristoranti si contendono la paternità di questa famosa ricetta).

    ristoranteilveroalfredo/facebook.com

    Ad ogni modo, tornando ai due attori, una volta assaggiate le Fettuccine Alfredo ne rimangono talmente entusiasti che ne portano il ricordo negli Stati Uniti. Addirittura, in occasione di una seconda visita nel 1927, regalano ad Alfredo due posate d’oro, un cucchiaio e una forchetta, con incisa la dedica To Alfredo the King of the noodles”. Pare che quelle stesse posate Alfredo le usasse per mescolare la pasta insieme al burro e al parmigiano direttamente al tavolo, di fronte al cliente. Grazie alla notorietà della coppia Fairbanks-Pickford aumenta anche la conoscenza delle fettuccine e dello stesso Alfredo negli Usa, tant’è che molte celebrità del mondo dello spettacolo, dello sport e della politica vengono a Roma solo per gustare questa specialità.

    Grazie a ciò le Fettuccine Alfredo sono ad oggi uno dei piatti a base di pasta più diffuso negli Stati Uniti, al punto che lo si può trovare anche tra gli scaffali dei supermercati come sugo già pronto. 

    Le Fettuccine Alfredo negli Stati Uniti

    ristoranteilveroalfredo/facebook.com

    Sembra un piatto particolarmente semplice da preparare grazie alla presenza dei pochi ingredienti che lo contraddistinguono, ma non lo è affatto se si vuole ottenere la giusta cremosità ottenuta da burro e formaggio. Per questo motivo, una volta entrata nella dieta americana, questa ricetta ha subito diverse modifiche, una su tutte l’aggiunta di un terzo ingrediente che ne esaltasse la parte cremosa e che conferisse una consistenza grassa e vellutata: la panna. Sono nate quindi svariate versioni in cui si fa abbondante uso di questo ingrediente combinato ad altri che non hanno niente a che fare con la ricetta originale, come nel caso delle Chicken Alfredo o delle Seafood Alfredo che prevedono la presenza degli ingredienti originali con aggiunta di panna e pollo nel primo caso, e panna e gamberi nel secondo.

    La consacrazione vera e propria di questa ricetta negli Stati Uniti arriva grazie all’industrializzazione e alla grande distribuzione organizzata che permette di trovare i “sughi Alfredo” pronti all’uso in busta o in barattolo, da versare direttamente sulla pasta già cotta, andando così a preferire la praticità alla qualità del prodotto.

    Ma che n’è stato di questa famosa ricetta nel nostro Paese? Per provare le vere Fettuccine Alfredo, preparate solo con burro e parmigiano, ci si può recare in due diversi ristoranti della capitale: Il Vero Alfredo in Piazza Augusto Imperatore e da Alfredo alla Scrofa in via della Scrofa.

    E voi conoscevate la storia di questo piatto? Le avete mai mangiate?

     

    Gabriele è nato ad Abano Terme e vive a Padova. Laureato in Scienze e Cultura della Gastronomia e Ristorazione all'università di Padova, attualmente lavora come Chef de Rang per un rinomato bistrot della provincia patavina. Il suo piatto preferito è la ribollita (ma solo quella di sua mamma). Per lui in cucina non dovrebbero mai mancare la curiosità, la voglia di sperimentare e il rispetto per la materia prima.

    Lascia un commento